Hamilton e i rivali storici
Sono diversi i piloti che hanno dovuto fare i conti con questa tenuta che ha fatto di lui un grande della F1, a cominciare da Felipe Massa. Emblematico in questo senso il GP di Singapore del 2011: in curva Hamilton tocca la Ferrari del brasiliano squarciandone la gomma posteriore. Lewis rientra ai box, cambia il musetto e riprende la corsa piazzandosi al 5° posto, quella di Massa di fatto, finisce li. Nel paddock a fine gara la tensione è alle stelle, manca poco perché i due arrivino alle mani di fronte alle telecamere della BBC. Situazione simile a quella che poi vedremo in Azerbaigian, sei anni più tardi, quando al 19° giro Hamilton, al comando e dietro alla safety car, decide di rallentare bruscamente per compattare il gruppo alla ripartenza. Vettel non riesce a frenare in tempo e finisce per tamponarlo. Il tedesco non ci sta: si affianca ad Hamilton e sterza verso di lui rifilandogli una ruotata. Manovra che poi verrà punita dai commissari di gara con dieci secondi di penalità.
A battere il campione inglese ci provano tutti, e alla fine a spuntarla è chi decide di giocare con lui ad armi pari: Max Verstappen. Nel 2021, dopo una stagione scandita da una serie di incidenti con i due piloti protagonisti, è tempo del Gran Premio di Monza. A metà gara i due si ritrovano fianco a fianco all’ingresso della prima variante: Verstappen vede Lewis uscire dai box e prova a passarlo. Nessuno dei due alza il piede all’uscita dalla curva e la Red Bull finisce sopra la Mercedes, con Hamilton salvato dall’Halo. A fine gara i due non se le mandano a dire: è solo l’epilogo di una stagione giocata a viso aperto con tutti i mezzi possibili e che vedrà Verstappen per la prima volta campione del mondo. La fine di un’era? Sarà la pista a dirlo, nel frattempo Lewis è pronto a questa nuova sfida che porta il colore del sangue, quello che Hamilton proverà a sputare per dimostrare a tutti, ancora una volta, il campione che è.