Elkann: "Ferrari questione personale, mi impegno con i tifosi per tornare a vincere in Formula 1"

Un discorso diretto al cuore di tutti i Ferraristi, prima ancora che agli investitori: le parole del presidente che ha inaugurato il Capital Markets Day 2025

Un discorso che parla al cuore dei tifosi, prima ancora che agli investitori. John Elkann, presidente della Ferrari e amministratore delegato di Exor, ha inaugurato il Capital Markets Day 2025 con parole che riaffermano un legame viscerale tra passione, responsabilità e futuro. “L’impegno è la forza motrice di Ferrari”, ha dichiarato di fronte a una platea internazionale, ma rivolgendosi idealmente ai milioni di Ferraristi sparsi nel mondo. Le sue parole arrivano in un momento cruciale anche sul piano sportivo: in Formula 1, Charles Leclerc e Lewis Hamilton occupano rispettivamente la quinta e la sesta posizione nella classifica piloti, con 173 e 125 punti, mentre la Ferrari è terza nel mondiale costruttori con 298 punti, lontana dalla McLaren capolista a quota 650. Un distacco pesante, ma non definitivo, che fa da sfondo alle riflessioni del presidente: un richiamo alla tenacia e alla coerenza, valori che il Cavallino non ha mai smesso di incarnare. “Ferrari non è solo un’azienda – ha ribadito Elkann – è una forza vitale e irrefrenabile.” Un messaggio che unisce pista e fabbrica, cuore e mente, passato e futuro.

“Mi impegno nei confronti dei Ferraristi”

John Elkann ha scelto parole che sembrano rivolte direttamente a chi vive la Ferrari come una fede:Mi impegno nei confronti dei nostri amati Ferraristi, che ci affidano i loro sogni. Mi impegno nei confronti dei nostri fedeli tifosi, che sono ansiosi di vederci vincere in Formula 1 come già stiamo facendo nelle gare di endurance”. Un messaggio che profuma di benzina e orgoglio, con il presidente che cita il trionfo alla 24 Ore di Le Mans, conquistato per il terzo anno consecutivo, sancendo la conquista definitiva del trofeo. “Lo abbiamo fatto nostro per sempre”, ha detto con un sorriso che sa di rivincita e visione. È il segnale che la Ferrari non ha intenzione di fermarsi: le vittorie nell’endurance non sono un ripiego, ma un avviso al mondo della Formula 1. A Maranello si lavora per tornare al vertice anche lì, con la stessa determinazione che da settant’anni alimenta i sogni dei tifosi del Cavallino.

L’impegno come filosofia: un giuramento personale

“Che sia ben chiaro: questa per me è una questione personale.” È una frase che pesa, quella di Elkann, perché separa i discorsi di circostanza dal senso di appartenenza. Il presidente parla di un impegno che non è solo gestionale, ma esistenziale. “Mi impegno in qualità di presidente, di azionista di maggioranza, e soprattutto nel nome di una passione che per me dura da tutta una vita: quella per Ferrari.” Un’idea di leadership fondata sull’identità e non solo sui numeri. Elkann non cita la Ferrari come azienda, ma come “forza vitale e irrefrenabile”. In un’epoca in cui tutto corre, la Ferrari resta simbolo di una continuità fatta di valori: dedizione, unicità, talento. L’obiettivo non è solo vincere, ma rappresentare un modo di pensare e costruire. E per un Ferrarista, sentir dire dal presidente che la Ferrari è “una questione personale” equivale a sentirsi parte di una famiglia, non di un brand.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Ferrari

Tradizione e futuro: la Ferrari elettrica nel solco di Enzo

Durante l'evento, Elkann ha presentato anche la nuova Ferrari elettrica, il modello che debutterà nel 2025, rispettando le tempistiche previste. “La sua architettura è rivoluzionaria – ha spiegato – con quattro motori elettrici indipendenti che garantiscono un controllo attivo su ogni ruota e un’agilità senza precedenti, in linea con il Dna Ferrari.” Una sfida che guarda al futuro senza rinnegare le radici. L’elettrico, per Maranello, non è un compromesso ma un nuovo linguaggio. Elkann lo descrive come “un’esperienza di guida unica, frutto del nostro impareggiabile know-how in materia d’integrazione dei veicoli”. È la risposta di Ferrari a chi teme che l’innovazione possa snaturarne l’anima. In realtà, la transizione è coerente con ciò che Enzo Ferrari insegnava: il progresso non si teme, si guida. E così, anche nell’era delle batterie e del silenzio, la Ferrari promette emozioni. Diverse, ma sempre Ferrari.

La M-TECH Alfredo Ferrari: formazione, tradizione e visione

Un altro annuncio che ha acceso l’orgoglio dei tifosi è stato quello della M-TECH Alfredo Ferrari, il nuovo polo formativo all’avanguardia che sorgerà a Maranello e aprirà le porte nel 2029, anno del centenario della Scuderia. “Fornirà conoscenze tecniche per una nuova era, formando e ispirando nuove generazioni di ingegneri, tecnici e innovatori”, ha spiegato Elkann. Il nome non è casuale: unisce “Maranello”, “Tecnologia” e “Alfredo Ferrari”, omaggio al padre, al fratello e al figlio del fondatore. È la concretizzazione di una filosofia che non separa mai passato e futuro. “La M-TECH spianerà la strada alle innovazioni del futuro nell’interesse dell’intera Motor Valley, ha aggiunto il presidente, sottolineando che il sapere è la benzina del progresso. Per chi tifa Ferrari, sapere che il Cavallino continua a formare talenti è garanzia di continuità: non si difende la leggenda, la si costruisce ogni giorno, in aula e in pista.

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Una crescita costruita sulla passione e sull’eccellenza

Ferrari non è mai stata solo un sogno, ma una realtà industriale capace di reinventarsi. Elkann lo ha ricordato snocciolando numeri che raccontano una storia di solidità e visione: 41 nuovi modelli sportivi in dieci anni, 883 brevetti depositati, di cui 144 solo nel 2025, e una forza lavoro raddoppiata – da 3.000 a circa 6.000 dipendenti – in meno di un decennio. “Dal 2015 abbiamo investito 6,5 miliardi di euro in spese in conto capitale, gettando le basi per la nostra crescita e il nostro futuro”, ha detto il presidente, ricordando anche i dieci anni dalla quotazione in Borsa. Una Ferrari più grande, ma non più distante. Il motto che Elkann ha scelto per spiegare questa filosofia è Festina Lente, “affrettati lentamente”. Ogni passo è ponderato, ogni crescita calibrata. Perché la vera potenza del Cavallino non è la velocità fine a sé stessa, ma la capacità di andare lontano senza mai smarrire la rotta.

“Continueremo a investire, a innovare e a costruire”

Il discorso si è chiuso con una promessa che sintetizza lo spirito Ferrari: “Continueremo a investire, a innovare e a costruire. Continueremo ad attrarre e a formare persone straordinarie e a dare prova, anno dopo anno, dell’unicità Ferrari.” Parole che suonano come un testamento industriale ma anche come un manifesto sportivo. “Ferrari non ha mai scelto la strada più facile, bensì quella più significativa”, ha detto Elkann, e i tifosi sanno cosa significa: lottare sempre, anche quando sembra impossibile. È la stessa filosofia che ha reso il Cavallino leggenda sulle piste e simbolo nel mondo. Oggi, con l’elettrico alle porte e la Formula 1 che resta l’obiettivo più alto, la Ferrari guarda avanti senza tradire se stessa. “È una missione che portiamo avanti insieme – ha concluso – e una responsabilità che ci assumiamo con orgoglio.” Il rosso non scolorisce: si rinnova, come la passione di chi lo tifa da sempre.

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Un discorso che parla al cuore dei tifosi, prima ancora che agli investitori. John Elkann, presidente della Ferrari e amministratore delegato di Exor, ha inaugurato il Capital Markets Day 2025 con parole che riaffermano un legame viscerale tra passione, responsabilità e futuro. “L’impegno è la forza motrice di Ferrari”, ha dichiarato di fronte a una platea internazionale, ma rivolgendosi idealmente ai milioni di Ferraristi sparsi nel mondo. Le sue parole arrivano in un momento cruciale anche sul piano sportivo: in Formula 1, Charles Leclerc e Lewis Hamilton occupano rispettivamente la quinta e la sesta posizione nella classifica piloti, con 173 e 125 punti, mentre la Ferrari è terza nel mondiale costruttori con 298 punti, lontana dalla McLaren capolista a quota 650. Un distacco pesante, ma non definitivo, che fa da sfondo alle riflessioni del presidente: un richiamo alla tenacia e alla coerenza, valori che il Cavallino non ha mai smesso di incarnare. “Ferrari non è solo un’azienda – ha ribadito Elkann – è una forza vitale e irrefrenabile.” Un messaggio che unisce pista e fabbrica, cuore e mente, passato e futuro.

“Mi impegno nei confronti dei Ferraristi”

John Elkann ha scelto parole che sembrano rivolte direttamente a chi vive la Ferrari come una fede:Mi impegno nei confronti dei nostri amati Ferraristi, che ci affidano i loro sogni. Mi impegno nei confronti dei nostri fedeli tifosi, che sono ansiosi di vederci vincere in Formula 1 come già stiamo facendo nelle gare di endurance”. Un messaggio che profuma di benzina e orgoglio, con il presidente che cita il trionfo alla 24 Ore di Le Mans, conquistato per il terzo anno consecutivo, sancendo la conquista definitiva del trofeo. “Lo abbiamo fatto nostro per sempre”, ha detto con un sorriso che sa di rivincita e visione. È il segnale che la Ferrari non ha intenzione di fermarsi: le vittorie nell’endurance non sono un ripiego, ma un avviso al mondo della Formula 1. A Maranello si lavora per tornare al vertice anche lì, con la stessa determinazione che da settant’anni alimenta i sogni dei tifosi del Cavallino.

L’impegno come filosofia: un giuramento personale

“Che sia ben chiaro: questa per me è una questione personale.” È una frase che pesa, quella di Elkann, perché separa i discorsi di circostanza dal senso di appartenenza. Il presidente parla di un impegno che non è solo gestionale, ma esistenziale. “Mi impegno in qualità di presidente, di azionista di maggioranza, e soprattutto nel nome di una passione che per me dura da tutta una vita: quella per Ferrari.” Un’idea di leadership fondata sull’identità e non solo sui numeri. Elkann non cita la Ferrari come azienda, ma come “forza vitale e irrefrenabile”. In un’epoca in cui tutto corre, la Ferrari resta simbolo di una continuità fatta di valori: dedizione, unicità, talento. L’obiettivo non è solo vincere, ma rappresentare un modo di pensare e costruire. E per un Ferrarista, sentir dire dal presidente che la Ferrari è “una questione personale” equivale a sentirsi parte di una famiglia, non di un brand.

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