Volandri su Sinner-Djokovic e il secondo singolarista: è già Italia-Serbia

Il capitano azzurro sulla super sfida che attende gli azzurri e che vale un posto nella finalissima di Coppa Davis: "Saranno due singolari tosti e un doppio accessibile, ci regoleremo di conseguenza"
Volandri su Sinner-Djokovic e il secondo singolarista: è già Italia-Serbia© Getty Images for ITF

"Dal punto di vista della crescita giocare con Djokovic per Sinner è un aspetto importante, da quelle partite regola dove è e cosa gli manca. Dal punto di vista della squadra sappiamo che saranno due singolari tosti e un doppio accessibile, ci regoleremo di conseguenza, abbiamo ancora una giornata di allenamento e poi farò le considerazioni del caso in base all'avversario". Così Filippo Volandri, ct dell'Italia, alla vigilia della semifinale di Coppa Davis degli azzurri contro la Serbia. "Sonego sta meglio, migliora giorno dopo giorno. Ieri ha performato al servizio alla grande. Tecnicamente sarebbe pronto per giocare il singolare, bisogna vedere se è lo è pronto fisicamente". Volandri, ai microfoni di Sky Sport, ha poi aggiunto: "Il mio ruolo è tosto, è intrigante, molto stimolante ma hai responsabilità importanti. Tutti i giocatori potrebbero giocare, in doppio tutti potrebbero giocare con tutti. Al di là delle scelte, che possono essere giuste o sbagliate, c'è dietro un impegno enorme, ma bisogna fare delle scelte e prendersi delle responsabilità. Ormai l'ho capito e lo faccio a cuor leggero, sicuramente ognuno di noi cerca di fare il proprio meglio”.

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Volandri e la sfida Sinner-Djokovic

Volandri, capitano dell'Italia presenta così la partita delle stelle tra Sinner e Djokovic, sesta sfida in carriera tra i due campioni: "Il match contro Djokovic? Novak ha capito cosa si aspetta da Jannik e Jannik ha capito che quella roba lì non gli basta più. E lui sa cosa aspettarsi di nuovo. Djokovic stanco? Anche Jannik sembrava un po' stanco dopo le Atp Finals ma dipende anche dal feeling che trovi sul campo, Norrie gli ha dato del filo da torcere ma poi c'è stata la gestione solita di Djokovic. Al tifo contro lui ci ha fatto l'abitudine. Quella parte lì è quella che ci dà qualche preoccupazione in più. Quando lo vediamo piatto vuol dire che c'è qualcosa che non va sul suo piano, quando invece lo vediamo arrabbiato a costo di spaccare i telai, allora è più pericoloso". Volandri ha poi detto la sua anche su Arnaldi, ko nel primo match contro l'Olanda:"Arnaldi era dispiaciuto, ci teneva, ma se un giocatore ha dato tutto quello che aveva deve ripartire da lì".

"Siamo fiduciosi e contenti perché alla vigilia non era scontato battere l'Olanda, potevano pesare i tre match point non concretizzati nel primo singolare e invece i ragazzi sono stati bravi a ribaltarla. Potrebbe esserci un Sinner-Djokovic 3.0: credo che possa essere un bene per tutti - ha ammesso Volandri a Sky Sport tornando ad analizzare il super match tra i numeri 1 di Italia e Serbia -, per Jannik che si mette alla prova, per chi guarderà una partità che sarà ancora più speciale rispetto alle ultime due, si giocherà a scacchi con due capitani in campo e una visione allargata, con le squadre che spingeranno i giocatori. Nole l’ho visto ieri bene, come Jannik è arrivato tardi potendo provare poco il campo. Ma contro la Gran Bretagna ha tirato fuori il fuoco che ha dentro. Sarà una partita davvero bella".

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"Dal punto di vista della crescita giocare con Djokovic per Sinner è un aspetto importante, da quelle partite regola dove è e cosa gli manca. Dal punto di vista della squadra sappiamo che saranno due singolari tosti e un doppio accessibile, ci regoleremo di conseguenza, abbiamo ancora una giornata di allenamento e poi farò le considerazioni del caso in base all'avversario". Così Filippo Volandri, ct dell'Italia, alla vigilia della semifinale di Coppa Davis degli azzurri contro la Serbia. "Sonego sta meglio, migliora giorno dopo giorno. Ieri ha performato al servizio alla grande. Tecnicamente sarebbe pronto per giocare il singolare, bisogna vedere se è lo è pronto fisicamente". Volandri, ai microfoni di Sky Sport, ha poi aggiunto: "Il mio ruolo è tosto, è intrigante, molto stimolante ma hai responsabilità importanti. Tutti i giocatori potrebbero giocare, in doppio tutti potrebbero giocare con tutti. Al di là delle scelte, che possono essere giuste o sbagliate, c'è dietro un impegno enorme, ma bisogna fare delle scelte e prendersi delle responsabilità. Ormai l'ho capito e lo faccio a cuor leggero, sicuramente ognuno di noi cerca di fare il proprio meglio”.

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