Sinner con l’Italia di Davis da Mattarella: l’omaggio a Berrettini è da campione

La Nazionale azzurra capitanata da Volandri è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica al Quirinale: presente anche il numero uno del Coni Malagò

La Nazionale italiana vincitrice della Coppa Davis, capitanata da Filippo Volandri, è arrivata al Quirinale per l'incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La squadra, reduce dal successo di Malaga, ha fatto il suo ingresso dall'entrata laterale con un van nero e si è diretta verso i Giardini del Quirinale. Nelle postazioni davanti Volandri e Berrettini. Presenti anche tutti gli altri, compreso il neo vincitore degli Australian Open, Jannik Sinner. Poco dopo, dall'ingresso principale, sono arrivati anche il presidente e il segretario generale del Coni, Giovanni Malagó e Carlo Mornati.

Le parole di Malagò

"Una medaglia nel tennis alle Olimpiadi? Singolo, doppio, doppio misto. Sono cento anni che non vinciamo una medaglia nel tennis, è arrivato il momento di spezzare questo tabù". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, arrivando al Quirinale per l'incontro del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Abbiamo apprezzato molto che Sinner voglia partecipare alle Olimpiadi. Ma non è il solo, anche gli altri hanno voglia", ha aggiunto. Parlando poi di cosa ha di speciale questa Nazionale ha spiegato: "Di speciale hanno che sono una squadra. Sennò non avrebbero vinto. Sinner poi ha chiuso il cerchio di un percorso che parte da lontano. Sono stati bravi anche tecnici e federazione a darci queste soddisfazioni".

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Le parole di Sinner

"Parlo a nome della squadra, è un onore essere qui. L'orgoglio di essere qui è per una vittoria che è frutto del sacrificio e del gioco di squadra". Così Jannik Sinner, nel suo intervento al Quirinale: "È un successo per tutti gli italiani. La cosa più importante non è stata vincere, ma esserci capiti tra compagni, di essere felici in campo e sorridere anche quando le cose non andavano per il meglio. Grazie al capitano abbiamo formato una squadra, portando la Coppa dopo 47 anni.

Dobbiamo dare credito a Berrettini che ha sostenuto la squadra, ci siamo tolti da una situazione difficile a Bologna. A Malaga abbiamo giocato un ottimo tennis. La Coppa ci ha portato tante emozioni. Cercheremo di fare bene anche ai Giochi, speriamo che vada bene anche se il futuro non si può controllare. C'è un regalo per lei da parte di tutta la squadra. La Coppa Davis non so se sia la competizione più importante ma è certamente la più bella, perchè in uno sport dannatamente individuale è l'unica competizione che ti consente di lottare per i tuoi compagni e il tuo Paese", ha dichiarato ancora Sinner. 

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Le parole di Binaghi

"Celebriamo una vittoria storica, un grande successo che il nostro Paese rincorreva da 47 anni. Abbiamo mantenuto la promessa di due anni fa quando invitò Matteo Berrettini, fresco finalista di Wimbledon, insieme alla Nazionale di calcio campione all'Europeo. Noi le dicemmo presidente 'vedrà che torneremo da vincitori'". Così il presidente della Fitp Angelo Binaghi nel corso dell'incontro al Quirinale con il presidente Mattarella per celebrare la vittoria in Coppa Davis: "Ci stavamo preparando a venire qui quando Sinner ha superato se stesso, scrivendo la storia del tennis italiano e compiendo una impresa che mai nessun italiano aveva fatto.

Abbiamo vinto grazie ad un gruppo di ragazzi straordinari, ragazzi semplici, in gamba, oltre che grandi campioni. Questo esalta la nostra diversità, perché la nostra missione prioritaria non è vincere medaglie a tutti i costi ma la vittoria deve essere la conseguenza del diffondere il tennis e lo sport nella nostra nazione. Abbiamo alle spalle ragazzi con grandi valori e capacità di volerli comunicare. Ce la metteremo tutta perché questa splendida giornata possa diventare una consuetudine", ha concluso.

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Le parole di Mattarella

"Ringrazio tutta la squadra, il lavoro del capitano e anche Berrettini. Ho seguito il vostro percorso, perdendo una sola partita. Ho visto tutte le partite con Olanda, Serbia e Australia. 47 anni sono stati un lungo periodo, in quei giorni avete manifestato coesione e spirito di squadra. C'è stato grande valore umano, oltre a quello sportivo. Ricordo la Davis del 1976, quella squadra che vinse la Coppa in Cile. Mi ricordo anche altre partite, la Davis del 1960 per esempio. Sono convinto che non attenderemo ancora così a lungo per un'altra vittoria. Avete avvicinato i giovani al tennis e in Australia l'entusiasmo si è rinnovato con la vittoria di Sinner.

Ho guardato solo dal 4° set, ho avuto subito la certezza che avrebbe vinto. È stato un grande successo. Tutti ora si attenderanno che vinca sempre, ma è giusto che non si faccia alcuna pressione. Quello che è importante è l'impegno. Ci sono i prossimi tornei e i Giochi. Nessuna pressione, ma siamo certi che farete il meglio. Auguri!", le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha concluso il cerimoniale stringendo la mano a tutti i protagonisti, dai quali ha ricevuto in omaggio una racchetta, e posando con loro per una foto di rito.

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La Nazionale italiana vincitrice della Coppa Davis, capitanata da Filippo Volandri, è arrivata al Quirinale per l'incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La squadra, reduce dal successo di Malaga, ha fatto il suo ingresso dall'entrata laterale con un van nero e si è diretta verso i Giardini del Quirinale. Nelle postazioni davanti Volandri e Berrettini. Presenti anche tutti gli altri, compreso il neo vincitore degli Australian Open, Jannik Sinner. Poco dopo, dall'ingresso principale, sono arrivati anche il presidente e il segretario generale del Coni, Giovanni Malagó e Carlo Mornati.

Le parole di Malagò

"Una medaglia nel tennis alle Olimpiadi? Singolo, doppio, doppio misto. Sono cento anni che non vinciamo una medaglia nel tennis, è arrivato il momento di spezzare questo tabù". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, arrivando al Quirinale per l'incontro del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Abbiamo apprezzato molto che Sinner voglia partecipare alle Olimpiadi. Ma non è il solo, anche gli altri hanno voglia", ha aggiunto. Parlando poi di cosa ha di speciale questa Nazionale ha spiegato: "Di speciale hanno che sono una squadra. Sennò non avrebbero vinto. Sinner poi ha chiuso il cerchio di un percorso che parte da lontano. Sono stati bravi anche tecnici e federazione a darci queste soddisfazioni".

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