Perché per noi Jannik è già il Numero Uno

Indipendentemente da come finirà la finale di Miami contro Dimitrov, l'azzurro ha già vinto

Indipendentemente da come andrà a finire stasera con Dimitrov (a Miami sarà sicuramente un bel vedere) e cioè, in caso di vittoria Sinner diventerà il N.2 al mondo, altrimenti resterà  ancora temporaneamente il N.3, queste sono le ragioni in base alle quali, per noi, è già il Numero Uno. Lieti di essere in eccellente compagnia, visto che anche Sasha Zverev (N.5) la pensa allo stesso modo, per non dire della Leggenda del tennis a nome Serena Williams (73 titoli in carriera, di cui 23 nel Grande Slam) che gli ha detto: "Avrei voluto avere il tuo diritto'.  Punto primo: negli ultimi ventiquattro anni, soltanto Hewitt, Agassi, Federer, Murray, Djokovic e Nadal avevano vinto 21 incontri in 22 partite disputate nella fase iniziale della stagione, diventando poi tutti Numeri Uno.

La crescita di Sinner

Punto secondo: in questo periodo, il crescendo di forma del trionfatore di Melbourne è rossiniano, come sinfonico è il suo gioco, fra diritti e rovesci musica per le orecchie del pubblico,mma capaci di far impazzire l'avversario di turno (la smorfia stizzita di Medvedev, liquidato in 69 minuti, è stata eloquente come le sette parole che ha rivolto al suo allenatore in tribuna: "Vieni qua tu, vediamo se ci riesci!"). Punto terzo: la scalata di Sinner ai vertici del tennis mondiale è direttamente proporzionale all'umiltà con la quale vive lo stato di grazia ("Non dire questo", si è schermito, arrossendo, all'elogio di Serena) che è anche uno stato di gloria. Punto quarto: il segno dei tempi. Nel calciofilo Belpaese, le imprese di Jannik scalzano il pallone in prima pagina, macinano titoli d'apertura sui giornali sportivi e non; allo stesso modo, anche i siti generalisti rivoltano l'home page e mandano on line la diretta testuale dei suoi incontri con chicchessia.

Sinner è Mr. Fair Play

Punto quinto: l'immagine dell'Italia che Sinner trasmette al mondo non è soltanto dell'asso vincente, scandita a colpi di Wow! dai principali mezzi d'informazione planetari e dalla Rete che tutto propala e rende eterno (incalcolabile il numero di volte in cui il video del Point of the Year con Alcaraz, sarà stato visto e rivisto sul web). Jannik è il Mr. Fair Play che, subito dopo il mitologico scambio con Carlitos, al culmine del pathos agonistico ne sorride assieme a lui; è il gentleman che tiene l'ombrello alla raccattapalle sotto la pioggia oppure prende il ghiaccio dal frigobar a bordocampo e passa a una spettatrice anche il suo asciugamano perché lo giri a una signora assalita da un colpo di calore. Punto sesto: Sinner è un campione fuori dal normale perché, sopra ogni altra cosa, è un ragazzo normale capace di fare cose speciali quando impugna la racchetta come se tutto fosse naturale. Una fortuna inestimabile per lo sport italiano.

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