Pietrangeli sul suo record battuto da Sinner: “Ora Jannik sta esagerando..."

L'icona  del tennis italiano: "I primati devono essere battuti". Binaghi: "L'Italia è la nazione più forte al mondo". E anche la stampa estera incorona l'azzurro

E alla fine Nicola Pietrangeli è stato costretto ad abdicare. A detronizzarlo ci ha pensato Jannik Sinner, vincendo ancora a Melbourne e conquistando così il terzo Slam della sua carriera. Dunque uno in più dell'ex campione, icona azzurra e punto di riferimento del tennis italiano, che da giocatore poteva vantare il bis al Roland Garros nel 1959 e poi l'anno immediatamente successivo, nel 1960. "Ma i record devono essere battuti - dice Pietrangeli al telefono con l'ANSA -. Poi i conti si faranno alla fine delle carriere, anche se ora Jannik sta esagerando…(ride, ndr). Ad ogni modo si merita tutto per come gioca e per come si comporta in campo e fuori". Nel frattempo, a 23 anni, è Sinner l'italiano con più slam di sempre in bacheca e gli ci è voluto anche meno di quanto pensasse lo stesso Pietrangeli.

 

Bertolucci: "Impotenti contro Sinner, poi se commetti questi errori..."

 

 

"Rosicare? Ma figuriamoci..."

"Non gli basteranno due vite per superarmi", diceva a ottobre 2023 l'ex tennista nato a Tunisi. Parole dette tra il serio e l'ironia, quel che da sempre contraddistingue la comunicazione del due volte campione a Parigi, ma che un anno e mezzo dopo tornano di attualità perché in 15 mesi Sinner è diventato n.1 al mondo, vinto due volte la Coppa Davis, le Finals a Torino nel 2024 e come detto tre slam. "Spero che la gente ora smetta di pensare che io ce l'abbia con lui. Qualcuno ha detto che io rosicavo, ma figuriamoci", dice ancora Pietrangeli provando a spegnere le polemiche del passato che mai hanno visto la risposta dell'altoatesino. Anche perché oggi "non c'è trippa per gatti" contro Jannik, secondo Pietrangeli. "A inizio torneo, tra me e me, ho azzeccato il pronostico perché avevo dato che sarebbe stata una passeggiata - conclude -. Non c'è tennista al mondo che possa batterlo in questo momento, al massimo può perdere lui se sta male". Dichiarazioni, quest'ultime, senza timori di smentita considerato il torneo condotto da Sinner, capace di perdere appena un set, per giunta ai quarti di finale e dopo aver accusato un malore.

 

 

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Binaghi: "Oggi l'Italia è la nazione più forte al mondo"

"Una cosa è chiara: oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno". Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel ha voluto celebrare così, a SuperTennis, il secondo trionfo personale di Jannik Sinner all'Australian Open, che precede un altro record storico per il nostro tennis. Domani, lunedì, infatti, per la prima volta, ci saranno undici italiani tra i primi cento giocatori del mondo nel ranking Atp. Per l'altoatesino è stata la terza finale vinta su tre negli Slam. Lo ha ricordato Binaghi: "E' stata la partita della consacrazione di un grande campione, quale Sinner è. Lo sfidante, Zverev, che è un grande giocatore, ha detto la cosa più giusta durante la premiazione: Jannik è nettamente più forte di tutti, una spanna sopra gli altri". Per il massimo dirigente della Fitp Jannik è un campione che non deve porsi limiti, e dunque si può guardare avanti.

"Ora ci sono altri obiettivi"

"Ora ci sono altri obiettivi. Dovrà dimostrare di essere il più forte di tutti anche sulla terra battuta: gli Internazionali BNL d'Italia a maggio saranno una grande festa, potrebbero diventare un'apoteosi. Nessun obiettivo gli è precluso, compreso quello di vincere il Grande Slam". Poi, il capo del tennis azzurro, ha voluto esprimere la sua analisi: "Ho sempre pensato che Jannik fosse in prospettiva molto più forte di Alcaraz e che il suo vero avversario sarebbe stato Zverev, temibilissimo soprattutto sulle superfici veloci. Oggi Jannik ci ha lasciato a bocca aperta, è un campione di livello nettamente superiore agli altri". L'ulteriore soddisfazione della giornata, la ciliegina sulla torta, è stata la scelta di trasmettere la finale in chiaro, su NOVE. "E' un grande risultato, ringrazio chi lo ha fatto. Noi continueremo a combattere perché le finali, e anche le semifinali degli Slam con i giocatori italiani, possano essere viste da tutti i i nostri appassionati, come già accade in altri paesi".

 

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Anche la stampa estera incorona Sinner

Il trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open campeggia sulle home page dei siti e nella aperture dei tg non solo in Italia, ma in tutto il mondo. In Australia l'Herald Sun paragona Sinner a Nadal e Federer, gli unici due a vincere una finale Slam senza concedere nemmeno una palla break dal 2000 a oggi. Per l'Equipe, in Francia, il tennista azzurro è semplicemente "l'Intoccabile" mentre in Gran Bretagna la BBC lo definisce "senza pietà" per il modo in cui ha spazzato via Zverev. In Spagna il sito di As titola "Sinner è due volte campione", mentre Marca titola "Sinner difende la sua corona in Australia fulminando Zverev". Il sito specializzato americano 'tennis.com' titola a sua volta 'Jannik Winner' giocando con il cognome del campione altoatesino. Sempre in Australia il sito di The Age definisce il numero 1 del mondo "Inarrestabile".

 

 

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E alla fine Nicola Pietrangeli è stato costretto ad abdicare. A detronizzarlo ci ha pensato Jannik Sinner, vincendo ancora a Melbourne e conquistando così il terzo Slam della sua carriera. Dunque uno in più dell'ex campione, icona azzurra e punto di riferimento del tennis italiano, che da giocatore poteva vantare il bis al Roland Garros nel 1959 e poi l'anno immediatamente successivo, nel 1960. "Ma i record devono essere battuti - dice Pietrangeli al telefono con l'ANSA -. Poi i conti si faranno alla fine delle carriere, anche se ora Jannik sta esagerando…(ride, ndr). Ad ogni modo si merita tutto per come gioca e per come si comporta in campo e fuori". Nel frattempo, a 23 anni, è Sinner l'italiano con più slam di sempre in bacheca e gli ci è voluto anche meno di quanto pensasse lo stesso Pietrangeli.

 

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"Non gli basteranno due vite per superarmi", diceva a ottobre 2023 l'ex tennista nato a Tunisi. Parole dette tra il serio e l'ironia, quel che da sempre contraddistingue la comunicazione del due volte campione a Parigi, ma che un anno e mezzo dopo tornano di attualità perché in 15 mesi Sinner è diventato n.1 al mondo, vinto due volte la Coppa Davis, le Finals a Torino nel 2024 e come detto tre slam. "Spero che la gente ora smetta di pensare che io ce l'abbia con lui. Qualcuno ha detto che io rosicavo, ma figuriamoci", dice ancora Pietrangeli provando a spegnere le polemiche del passato che mai hanno visto la risposta dell'altoatesino. Anche perché oggi "non c'è trippa per gatti" contro Jannik, secondo Pietrangeli. "A inizio torneo, tra me e me, ho azzeccato il pronostico perché avevo dato che sarebbe stata una passeggiata - conclude -. Non c'è tennista al mondo che possa batterlo in questo momento, al massimo può perdere lui se sta male". Dichiarazioni, quest'ultime, senza timori di smentita considerato il torneo condotto da Sinner, capace di perdere appena un set, per giunta ai quarti di finale e dopo aver accusato un malore.

 

 

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