Il tempo degli svaghi è finito per Jannik Sinner, che siano cimentarsi sui pedali o al volante di un kart insieme agli amici sportivi con cui condivide la residenza a Monte-Carlo. A certificarlo, a dieci giorni dalla data in cui potrà riprendere ad allenarsi liberamente (in strutture affiliate a federazioni e con tesserati), è l’arrivo proprio nel Principato di Darren Cahill, che ha raggiunto Simone Vagnozzi. Segno che dopo aver lavorato sul piano fisico con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio, è giunto il momento di focalizzarsi sul rientro in campo, a inizio maggio a Roma, e svolgere una preparazione mirata con i due coach, australiano (avendo annunciato l’addio a fine 2025, spunta il nome di Renzo Furlan quale candidato a prenderne il posto) e italiano.
Sinner, l'elogio di Binaghi
Questa è la vera notizia legata al n.1 del mondo in mezzo ad altre che sanno tanto di pesce d’aprile. Come la partecipazione da ospite all’Eurovision Song Contest, a Basilea a metà maggio (in concomitanza con gli Internazionali…). O la decisione di farsi costruire in Turchia un superyacht da 47 metri di lunghezza, con a bordo un campo da tennis, battente addirittura bandiera altoatesina… Dello stesso tenore anche il presunto annuncio del Roland Garros di sperimentare la terra viola per velocizzare i campi e rendere la palla più visibile per i telespettatori a casa. Chi non ha perso occasione per elogiare Sinner è il presidente federale Angelo Binaghi: «È un atleta universale, sarebbe stato campione anche sugli sci o nel calcio. La nostra grande vittoria è che abbia scelto il tennis. Se abbiamo un merito è proprio quello di aver creato un sistema che lo abbia portato da noi», le sue parole durante “Sky Up The Edit” al liceo scientifico Primo Levi a Roma.