Pedro Felipe, il nuovo Bremer della Juve che parte dalla Next Gen

Il difensore brasiliano arriva dal Palmeiras in prestito: per fisico e qualità in Brasile viene accostato al connazionale

TORINO - In Brasile non hanno saputo resistere all’incauto fascino del paragone di prestigio. E così il prossimo bianconero Pedro Felipe, diciannove primavere soltanto, è già stato accostato al più ingombrante (in tutti i sensi) e maturo Bremer. La tentazione, in fondo, non è germogliata soltanto per la connazionalità o per il medesimo ruolo ricoperto. E nemmeno per caratteristiche tecniche tutto sommato affini. I due difensori verdeoro, uno alla Juventus da due stagioni e l’altro pronto a vivere nelle prossime ore la sua prima giornata da bianconero, sono infatti nati nello stesso stato, Bahia, in città che distano meno di un’ora di macchina tra loro: Itapitanga il “vecchio” e Itajuipe il “bambino”. Materiale sufficiente per dar luce verde all’accostamento.

Pedro Felipe, le visite e la formula

Il centrale cresciuto nel Palmeiras, carta d’identità che indica nel 2004 l’anno di nascita, è l’ultima intuizione di mercato alla Continassa, almeno fino a questo momento. Un giovane da far ambientare in Italia e ancora da sgrezzare, tant’è vero che il suo innesto riguarderà – almeno inizialmente – la Next Gen di Brambilla. Nelle prossime ore il 19enne brasiliano svolgerà le consuete visite al J Medical, quindi si unirà ai nuovi compagni di squadra a Vinovo. La formula concordata tra i club è quella del prestito fino al termine della stagione, ma con facoltà di prolungare il periodo a Torino e di rendere definitivo il trasferimento a fronte di un investimento da 2 milioni di euro.

Scenario concreto soprattutto se, nel frattempo, Pedro Felipe dimostrerà davvero stimmate da “nuovo Bremer”. Certo, il percorso per il difensore reduce da un prestito al Vitoria dovrà necessariamente essere graduale. Lo stesso Bremer, d’altronde, si è meritato un posto nell’organico della Juventus dopo ben quattro anni in Italia e, nello specifico, sulla sponda granata del Po, al Torino.

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Pedro Felipe, la somiglianza con Bremer

Del più celebre connazionale, che non può che avere come suo idolo e modello di riferimento, Pedro Felipe ha intanto la possanza: 190 centimetri d’altezza e muscoli che ama far sentire all’avversario nel corpo a corpo fisico. Caratteristiche che non impediscono al neo-bianconero di dare del tu al pallone, a maggior ragione essendo nato centrocampista e avendo ricoperto il ruolo per buona parte del percorso nel settore giovanile del Palmeiras.

Che ora lascia con un importante bagaglio atletico e tecnico, in attesa di affinare le doti tattiche, passaggio necessario per ambire a un ruolo da protagonista in Italia. Intanto si è meritato il viaggio in Italia. E un occhio di riguardo da parte di Allegri, che nei prossimi mesi lo monitorerà con attenzione.

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TORINO - In Brasile non hanno saputo resistere all’incauto fascino del paragone di prestigio. E così il prossimo bianconero Pedro Felipe, diciannove primavere soltanto, è già stato accostato al più ingombrante (in tutti i sensi) e maturo Bremer. La tentazione, in fondo, non è germogliata soltanto per la connazionalità o per il medesimo ruolo ricoperto. E nemmeno per caratteristiche tecniche tutto sommato affini. I due difensori verdeoro, uno alla Juventus da due stagioni e l’altro pronto a vivere nelle prossime ore la sua prima giornata da bianconero, sono infatti nati nello stesso stato, Bahia, in città che distano meno di un’ora di macchina tra loro: Itapitanga il “vecchio” e Itajuipe il “bambino”. Materiale sufficiente per dar luce verde all’accostamento.

Pedro Felipe, le visite e la formula

Il centrale cresciuto nel Palmeiras, carta d’identità che indica nel 2004 l’anno di nascita, è l’ultima intuizione di mercato alla Continassa, almeno fino a questo momento. Un giovane da far ambientare in Italia e ancora da sgrezzare, tant’è vero che il suo innesto riguarderà – almeno inizialmente – la Next Gen di Brambilla. Nelle prossime ore il 19enne brasiliano svolgerà le consuete visite al J Medical, quindi si unirà ai nuovi compagni di squadra a Vinovo. La formula concordata tra i club è quella del prestito fino al termine della stagione, ma con facoltà di prolungare il periodo a Torino e di rendere definitivo il trasferimento a fronte di un investimento da 2 milioni di euro.

Scenario concreto soprattutto se, nel frattempo, Pedro Felipe dimostrerà davvero stimmate da “nuovo Bremer”. Certo, il percorso per il difensore reduce da un prestito al Vitoria dovrà necessariamente essere graduale. Lo stesso Bremer, d’altronde, si è meritato un posto nell’organico della Juventus dopo ben quattro anni in Italia e, nello specifico, sulla sponda granata del Po, al Torino.

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