Comunque finisca Inter-Milan per Pioli c'è Antetokounmpo

In tre anni e mezzo l'allenatore ha riportato in alto il Milan, vincendo lo scudetto e riportandolo in semifinale di Champions dopo 16 anni, nonostante un organico incompleto. Risuonano le parole di Giannis...
Comunque finisca Inter-Milan per Pioli c'è Antetokounmpo© Getty Images

In omaggio al principio secondo il quale bisogna prendere posizione prima di un evento e non dopo, a seconda di come sarà andata a finire, qualunque sia l'esito di Inter-Milan, diciamo chiaro e forte che Stefano Pioli merita soltanto elogi. Per ciò che ha fatto in questi tre anni e mezzo alla guida dei rossoneri, riportandoli così in alto da vincere il diciannovesimo scudetto e guidandoli sino alla semifinale di Champions League, dopo un'attesa lunga sedici anni. Per lo stile con il quale ha costruito il rilancio del club; per la bravura con la quale, passo dopo passo, ha lanciato in orbita elementi del calibro di Leao, Maignan, Theo, Tomori, Tonali; per avere condiviso le strategie societarie, pur pagando dazio a un organico rivelatosi incompleto nella corsa al bis tricolore. Dicono che, se venisse eliminato dall'Inter, il bilancio di Pioli sarebbe negativo. Addirittura fallimentare, secondo la vulgata di chi dimentica che alla fine della fiera uno solo è il vincitore, ma lo sconfitto non deve abbattersi e deve lavorare per tentare di vincere di nuovo. Più che mai risuonano le parole di Giannis Antetokoumpo, stella dei Milwaukee Bucks.

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Inter-Milan, il fallimento e le parole di Antetokoumpo

Le ha pronunciate dopo l'eliminazione della sua squadra dalla corsa all'Anello Nba. Al giornalista che gli aveva chiesto se non ritenesse la stagione un fallimento, Giannis ha replicato: "Nello sport la sconfitta non è un fallimento. Se nel tuo lavoro non ottieni ogni anno una promozione significa che hai fallito? I fallimenti sono soltanto tappe verso il successo. Per caso tu ricevi una promozione ogni anno nel tuo lavoro? Non credo, quindi consideri il tuo lavoro un fallimento ogni volta che non accade? Direi di no. Ti impegni per ottenere altri risultati, per prenderti cura della tua famiglia, comprare una casa e tante altre cose. Non è un fallimento, ma è un passaggio necessario per provare a vincere. Michael Jordan ha giocato per 15 anni in Nba, ha vinto sei titoli: gli altri nove anni sono stati un fallimento per caso? Mi state davvero dicendo questo? Perché mi fate questa domanda? Dovete capire che nello sport non esiste la logica del fallimento. Ci sono i giorni buoni e quelli pessimi, giorni buoni e giorni meno buoni. In alcuni sei in grado ottiene quello che vuoi, in altri no. Ci sono momenti in cui capisci che è il tuo turno e altre invece devi farti da parte: è la logica di base dello sport, non si può vincere sempre. Il successo si costruisce sempre passo passo. È sbagliata la domanda. Non esiste fallimento nello sport. Non devi sempre vincere, vincono anche gli altri: questo è lo sport”. Parole sante.

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