Pioli-Gasperini, è già spareggio: quanto scotta la Coppa Italia

Milan e Atalanta domani al primo bivio stagionale: grande occasione con l’Inter fuori dai giochi e la Juve dall’altra parte del tabellone
Pioli-Gasperini, è già spareggio: quanto scotta la Coppa Italia© ANSA

Milan e Atalanta sono già al primo bivio della stagione. Vero è che per entrambe il sogno è quello di conquistare l’Europa League, pensando però a cose più concrete domani sera si giocano la carta più importante legata alla possibilità di vincere un trofeo. Perché, scavallati i quarti, mancheranno solo tre partite alla gloria e (soprattutto) perché, grazie all’eliminazione dell’Inter, la loro parte di tabellone si è aperta (in semifinale affronteranno la vincente tra Fiorentina e Bologna, mentre la Juventus potrebbe essere un avversario solo all’Olimpico).  
 
Per Stefano Pioli e Gian Piero Gasperini, tra l’altro, l’appuntamento è doppiamente importante: il primo, dopo l’eliminazione dalla Champions e alla luce dei 32 infortuni stagionali (ultimo quello di Florenzi a Empoli) deve convincere Gerry Cardinale a confermargli la fiducia; Gasperini non ha problemi legati al posto di lavoro, però nell’ottava stagione a Bergamo va messo il punto esclamativo a un ciclo forse irripetibile per i Percassi mettendo il nome dell’Atalanta nell’albo d’oro di una manifestazione e la Coppa Italia - dove con Gasp la Dea è già stata finalista nel 2019 e 2021 - è, per ammissione dell’allenatore: «l’unico trofeo avvicinabile per una società come la nostra». Dopo tutto, l’ha alzata pure il Vicenza di Francesco Guidolin che verrà sempre ricordato per quella vittoria. Se l’Atalanta non vince il trofeo dal 1963 (unica volta a riuscirci) il Milan, con le dovute proporzioni, se la passa pure peggio, considerato che l’ultima coppa l’ha vinta Carlo Ancelotti nel 2003, pochi giorni dopo il trionfo in Champions a Old Trafford sulla Juventus.

Il parallelo con Inzaghi

Da allora, fatto ancor più grave, il Milan ha giocato due sole finali (2016 e 2018, perdendole entrambe con la Juve), un buon motivo per rendere tutt’altro che banale la conquista della Coppa nazionale. Pioli, in tal senso, già dopo lo scudetto aveva sottolineato come l’unico modo per dare linfa a quella vittoria fosse quello di continuare a vincere: l’anno scorso ha mancato l’obiettivo ma godeva ancora del credito di fiducia dovuto alla rimonta sull’Inter nel campionato precedente, quest’anno l’allenatore deve invece rincorrere e la sua parabola sta assumendo sempre più connotati simili a quella di Simone Inzaghi nell’ultima stagione, quando salvò il posto solo grazie alla conquista della Champions unita al doppio exploit nelle Coppe (vittoria nel trofeo nazionale e finale a Istanbul col Manchester City). Per questo motivo domani sera ci si attende un Milan molto simile a quello vero, come anticipato a Empoli dallo stesso Pioli: «La Coppa Italia è una competizione a cui teniamo e c’è spazio per mettere in campo una squadra competitiva perché giochiamo in casa e possiamo conquistare una semifinale». I primi a crederci sono i tifosi: per la gara con l’Atalanta sono stati già venduti oltre 50mila biglietti, così il Milan ha deciso di aprire le porte pure al terzo anello.

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