“Quello successo a noi cinque mesi fa, adesso sta succedendo a tutte le amministrazioni d’Italia. Per una non chiara motivazione della Commissione europea ci sono stati tolti i soldi sullo stadio Franchi” e, invitati a fornirci delle motivazioni, “ci hanno detto che c’è il segreto di Stato. Ho pensato che forse sono tutti juventini a Bruxelles”. Sono le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella, a Scandicci per la Festa dell’Unità, a margine di un dibattito - sui tagli ai fondi del Pnrr da parte del governo - con il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Un'uscita infelice, perché al di là dell'evidente ossessione del primo cittadino fiorentino per la Juventus, associare i termini 'juventini' e 'Bruxelles' non è il massimo. Il riferimento alla capitale del Belgio, ovviamente, è legato alla sede del Parlamento Europeo, ma il dramma dell'Heysel è un ricordo ancora vivido, purtroppo anche per colpa di violenti slogan e richiami da parte di molte tifoserie, compresa quella viola, che con la goliardia hanno ben poco a che fare.
Poco meno di un anno fa, proprio al Franchi di Firenze, fecero il giro d'Europa le immagini di un signore accompagnato dal figlio con indosso la maglia del Liverpool, che ostentava felice la sciarpa, in occasione di un Fiorentina-Juventus. Grande tifoso dei Reds che non aveva avuto il tempo di cambiarsi dopo aver visto la sua squadra del cuore prima di entrare al Franchi, avrà modo di dire il suo avvocato osteggiando il daspo arrivato a punirlo.
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