Bonucci-Juve, ecco come finirà
E forse finirà così, perché dopo la diffida spedita da Bonucci alla Juventus per il reintegro immediato in rosa, la Juventus ha risposto picche e, difficilmente, il difensore accetterà di rovinarsi il finale di carriera con un anno in tribuna.
L’addio sarà amarissimo, perché un giocatore che veste per 500 volte la maglia di un club non dovrebbe separarsi così, ma come in certi matrimoni, il tanto amore si trasforma in misura proporzionale in astio. I tifosi, alla lunga, capiranno e resteranno le 500 partite, non la Pec di diffida. Anche le parole di Calcagno verranno dimenticate, in un futuro nel quale forse sarebbe il caso di riacquisire il senso della misura, quello che stanno calpestando - questa volta è il caso di dirlo - i sauditi con gli stipendi folli e quello abnorme concesso a Neymar. La giornata di ieri, iniziata con le parole di Calcagno, si è conclusa con un messaggio di un sacerdote, molto tifoso e molto saggio, atterrato su Whatsapp dallo Zambia, dove aiuta un collega missionario: «Lo stipendio di Neymar è un insulto all’umanità». Anche i suoi sono toni un po’ accesi, ma forse lui se lo può permettere.
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