I dati
Passando al loro rendimento in campo (eccellente per entrambi), è soprattutto una la differenza evidenziata dai dati Soccerment tra i due, a vantaggio del nerazzurro: la capacità di creare pericoli non solo attraverso i suoi inserimenti, ma anche attraverso i passaggi per i compagni.
Una capacità misurata attraverso un parametro definito expected threat (minaccia prevista, abbreviato xt) che misura l’aumento della probabilità di segnare un gol in seguito a un passaggio o a una corsa palla al piede, in base al punto di partenza e a quello d’arrivo del passaggio (a patto ovviamente che sia andato a buon fine) o della corsa.
L’xt da passaggio di Koopmeiners è di 1,63, quello di Ferguson di 0,35. Una maggiore capacità di incidere attraverso il passaggio che si riflette sulle occasioni create: 47 per Koopmeiners, settimo della Serie A (oh, il primo è Gudmundsson con 67, altro obiettivo bianconero, e il secondo Soulé con 60, del cui cartellino la Juve è invece proprietaria), 30 per Ferguson, quarantesimo assieme ad altri cinque giocatori (fra i quali un altro obiettivo della Juve come Felipe Anderson).