Scommesse, la macchina del fango: "Zalewski? Bugie per i soldi di Corona"

Mentre l'avvocato di Tonali spunta in procura a Torino parla la presunta fonte collegata al romanista: "Ho mentito per intascarmi i suoi soldi, promette ventimila euro"

La partita (legale) sta per iniziare e dunque prendono corpo le formazioni che la giocheranno, questa sfida. Anche se in ballo ci sono tattiche, moduli, strategie ben diverse. Fagioli, come noto, ha deciso di fare ben poca melina: si è autodenunciato alla giustizia sportiva, dopo che quella ordinaria aveva mosso i suoi passi. Il calciatore bianconero ha già parlato con il procuratore federale Chinè, ammettendo determinate leggerezze, finendo giocoforza per coinvolgere anche altri colleghi vuoi in virtù di quanto detto nell’interrogatorio, vuoi in virtù di quanto precedentemente scritto nelle chat.

Tonali vuole collaborare e intanto si allena con il Newcastle

Fors’anche per questo - ma magari più genuinamente per la voglia di voltare pagina, resettare - anche Sandro Tonali pare orientato a percorrere la strada della massima collaborazione, oltre che della cura della ludopatia. Ieri il suo avvocato, Marco Feno, si è recato negli uffici della Procura di Torino per confermare l’incarico di difensore, che non era ancora stato formalizzato. Il legale ha poi dichiarato, all’Agi: "Interrogatorio per Tonali? Per ora non ho alcuna notizia in merito". Mentre in Italia accadeva questo, in Inghilterra Tonali prendeva invece parte al suo primo allenamento - con il Newcastle - da che è deflagrato il caso scommesse. Potrebbe scendere in campo già sabato contro il Crystal Palace.

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Capitolo Zaniolo

Idem Zaniolo con l’Aston Villa (domenica contro il West Ham). Dal punto di vista legale, però, siamo agli opposti. Per tramite dei suoi avvocati, l’ex giallorosso ha fatto sapere più volte di non aver mai scommesso. Semmai avrebbe giocato a poker su siti illegali non sapendo che lo fossero. Non rientrerebbe, insomma, Zaniolo in quel 90% di giocatori che secondo Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, scommette abitualmente. Un dato ben alto - quello offerto nell’intervista rilasciata a Cadena Ser - anche se non si capisce esattamente in base a cosa emerga. "Questa è la mia impressione. Ne ho parlato con tante squadre, con tanti calciatori... Il profilo del calciatore è il profilo più vicino al giocatore d’azzardo. Il calciatore ha molto tempo libero, gli piace l’adrenalina, ha spirito di competitività e ha tanti soldi". Nuovi profili, verosimilmente, verranno fuori a breve. Attenti alla macchina del fango, però. Ormai s’è capito: basta lanciare un nome nel web e tac il gioco è fatto.

Scommesse, Zaniolo e Tonali presto in Procura: le due diverse strategie

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Solo calunnie su Zalewski. E ora chi paga?

È quanto sta accendendo al calciatore della Roma, Nicola Zalewski, accusato da Fabrizio Corona venerdì. L’indiscrezione diventa virale e in pochi minuti viene appiccicata addosso al laterale italo-polacco l’etichetta di scommettitore. Lui nega attraverso i suoi agenti ogni tipo di coinvolgimento: scende in campo anche il vicepresidente Uefa Boniek a supportarlo, eppure la stragrande maggioranza della gente rimane scettica. Nel frattempo a Zalewski non viene notificato alcun avviso di garanzia e non risultano indagini in corso su di lui. La macchia però potrebbe restare indelebile sul giovane talento romanista. Chi lo risarcirà, nel caso, per quella che nel pomeriggio di ieri ha assunto i tratti della fake news? Un tizio, qualificatosi come proprietario di un centro scommesse a Roma, ospite del canale Twitch “Cerbero Podcast”, infatti, ha ammesso la calunnia: "Ho mentito, sapendo di farlo per intascarmi i 20.000 euro promessi da Corona a chi gli avesse fornito informazioni scottanti sui calciatori-scommettitori. In realtà non sapevo nulla e non ho nessuna prova in mano". Il tutto mostrando pure un video, in cui si è auto-ripreso mentre trattava con Corona il compenso per la “notizia” fornita.

Corona, nuove rivelazioni in arrivo

Stasera l’ex agente fotografico tornerà alla ribalta su Rai3, ospite di Nunzia De Girolamo, e ha già promesso rivelazioni shock. Ieri ha attaccato a La Zanzara su Radio 24: "Giusto che la Rai mi paghi, devolverò una parte del cachet a una società che cura la ludopatia. È come Tangentopoli, sono coinvolti tutti, non potevano non sapere. Il 40% dei calciatori scommette. La Juventus sapeva? I giocatori e il direttore sportivo sì. Zalewski? Chi ha smentito l’audio si è spaventato, ma è vero. Questi ragazzi hanno giocato sul calcio non sulla propria squadra. Tonali non ha giocato sul Milan, ma puntava cifre esorbitanti. I nomi credo siano di più di 50".

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La partita (legale) sta per iniziare e dunque prendono corpo le formazioni che la giocheranno, questa sfida. Anche se in ballo ci sono tattiche, moduli, strategie ben diverse. Fagioli, come noto, ha deciso di fare ben poca melina: si è autodenunciato alla giustizia sportiva, dopo che quella ordinaria aveva mosso i suoi passi. Il calciatore bianconero ha già parlato con il procuratore federale Chinè, ammettendo determinate leggerezze, finendo giocoforza per coinvolgere anche altri colleghi vuoi in virtù di quanto detto nell’interrogatorio, vuoi in virtù di quanto precedentemente scritto nelle chat.

Tonali vuole collaborare e intanto si allena con il Newcastle

Fors’anche per questo - ma magari più genuinamente per la voglia di voltare pagina, resettare - anche Sandro Tonali pare orientato a percorrere la strada della massima collaborazione, oltre che della cura della ludopatia. Ieri il suo avvocato, Marco Feno, si è recato negli uffici della Procura di Torino per confermare l’incarico di difensore, che non era ancora stato formalizzato. Il legale ha poi dichiarato, all’Agi: "Interrogatorio per Tonali? Per ora non ho alcuna notizia in merito". Mentre in Italia accadeva questo, in Inghilterra Tonali prendeva invece parte al suo primo allenamento - con il Newcastle - da che è deflagrato il caso scommesse. Potrebbe scendere in campo già sabato contro il Crystal Palace.

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