Scommesse, come va a finire: Vaciago, Cruciani, Agresti e Schira

Il direttore di Tuttosport e gli altri tre giornalisti hanno parlato del caso che sta travolgendo il calcio a partire da Fagioli, Tonali e Zaniolo
Scommesse, come va a finire: Vaciago, Cruciani, Agresti e Schira

Il caso scommesse sta continuando a travolgere il calcio italiano. Le questioni che coinvolgono Fagioli, Tonali e Zaniolo continuano a far discutere e i tifosi sono ancora in attesa di capire cosa succederà a livello di eventuali squalifiche e non solo. I giocatori sono accusati di aver effettuato scommesse inerenti ad eventi sportivi su siti illegali. Il centrocampista della Juventus è stato il primo ad essere indagato, mentre i giocatori di Newcastle e Aston Villa sono stati costretti a lasciare il ritiro della Nazionale. Le indagini della procura di Torino proseguono per avere un quadro più chiaro della situazione, e sulla vicenda si sono esposti diversi volti noti del calcio italiano. Per le società dei calciatori coinvolti attualmente non ci sono rischi, mentre ogni giorno fuoriescono nuove indiscrezioni riguardanti l'accaduto.

Di tutto il caos che si è venuto a creare hanno parlato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago con i giornalisti Nicolò Schira, Romeo Agresti e Giuseppe Cruciani. Il dibattito sull'argomento è avvenuto in diretta sulla pagina Instagram di Tuttosport a partire dalle 22.

Cruciani: "Chi gioca sulla propria squadra deve essere radiato"

L'argomento viene aperto dal direttore del quotidiano di Torino, prima dell'intervento di Cruciani: "Come minimo Fagioli prenderà un anno. Dipende molto anche dall'atteggiamento e dalla discrezionalità della procura. Qualcuno parla di giustizia che deve essere esemplare, io credo che si debba giudicare sulla base delle norme che ci sono. Se si scopre che un giocatore ha giocato sulla propria squadra, credo che debba essere radiato. Così come chi gioca su un suo stesso gesto come un'ammonizione. Non bisogna fare i moralisti, la ludopatia è una cosa seria. Non vorrei che fosse uno schermo per farsi ridurre la pena. Non credo che la Juve abbia qualche responsabilità". 

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Le parole su Fagioli

Schira ha dichiarato: "Sarebbe molto grave se avessero giocato sulle loro partite. L'importante, per Fagioli, è che venga confermato che non abbia scommesso sulle gare della sua squadra. Se fosse confermato il fatto di alcune chat comuni, sarebbe come il gioco delle tre carte. Non devono giocare sul calcio, c'è l'articolo 24 che lo spiega", con Vaciago che è intervenuto: "La ludopatia è una cosa davvero seria. Bisogna capire se davvero ha a che fare con i giocatori oppure no". Successivamente Agresti ha aggiunto: "Ho trovato quasi patetico il botta e risposta tra il papà di Fagioli e l'entourage del giocatore. A livello di squalifica penso che tutto possa finira in questa stagione. Il sentore comune è quello". 

Vaciago, Cruciani e le inchieste

Vaciago, sulle inchieste, ha detto: "Si parla di giustizia sportiva, i tabellari sono scritti ma non contano niente. Se patteggi può cambiare tutto" per poi ascoltare l'intervento di Cruciani: "Se un giocatore scommette sul tennis, non interessa a nessuno. Se invece gioca sul calcio si inseriscono altre dinamiche che potrebbero avere avuto rilevanza sul risultato sportivo. Magari anche nelle serie inferiori. Questa cosa non è abbastanza monitorata, si può fare solo con le inchieste della Procura".

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L'aspetto mediatico e l'inchiesta Prisma

Sull'aspetto mediatico, Vaciago ha dichiarato: "Vavassori ha perso contro un avversario più debole e ora si sta prendendo insulti da tutti. Il clima è questo, e certi sport singolari rischiano di perdere credibilità. Il problema poi non è tanto Corona, il problema è che siamo un Paese da terzo mondo in quanto a Segreto Istruttorio. Un'inchiesta non finisce senza far trapelare qualcosa. L'inchiesta Prisma ha fatto trapelare le intercettazioni, decontestualizzate, che non dovevano neanche essere fatte dalla Procura di Torino".

La responsabilità delle società

Cruciani ha voluto aggiungere: "Immaginare che le società possano essere incolpate di responsabilità non è possibile" ha aggiunto Cruciani.  L'eventuale dirigente che ha saputo di quanto accaduto viene interpellato in prima persona. Chi viene colpito maggiormente è proprio la società. Non penso che il Newcastle e l'Aston Villa siano contenti di perdere Tonali e Zaniolo per un lasso di tempo così lungo". Sul sentimento dei tifosi della Juve Agresti ha dichiarato: "Sono tutti arrabbiati con Fagioli. In generale il tifoso medio è molto incavolato". Infine, l'attenzione viene posta sul numero di giocatori coinvolti. Agresti: "Secondo me conosciamo solo l'1% di questa storia". Cruciani: "Mi sembra strano siano usciti solo quattro nomi. Poi potrebbero non esserci solo giocatori, poi va visto su cosa hanno giocato". Schira: "A me risulta che qualche società sappia già ma i giocatori coinvolti affermano di giocare su altri giochi".

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Il caso scommesse sta continuando a travolgere il calcio italiano. Le questioni che coinvolgono Fagioli, Tonali e Zaniolo continuano a far discutere e i tifosi sono ancora in attesa di capire cosa succederà a livello di eventuali squalifiche e non solo. I giocatori sono accusati di aver effettuato scommesse inerenti ad eventi sportivi su siti illegali. Il centrocampista della Juventus è stato il primo ad essere indagato, mentre i giocatori di Newcastle e Aston Villa sono stati costretti a lasciare il ritiro della Nazionale. Le indagini della procura di Torino proseguono per avere un quadro più chiaro della situazione, e sulla vicenda si sono esposti diversi volti noti del calcio italiano. Per le società dei calciatori coinvolti attualmente non ci sono rischi, mentre ogni giorno fuoriescono nuove indiscrezioni riguardanti l'accaduto.

Di tutto il caos che si è venuto a creare hanno parlato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago con i giornalisti Nicolò Schira, Romeo Agresti e Giuseppe Cruciani. Il dibattito sull'argomento è avvenuto in diretta sulla pagina Instagram di Tuttosport a partire dalle 22.

Cruciani: "Chi gioca sulla propria squadra deve essere radiato"

L'argomento viene aperto dal direttore del quotidiano di Torino, prima dell'intervento di Cruciani: "Come minimo Fagioli prenderà un anno. Dipende molto anche dall'atteggiamento e dalla discrezionalità della procura. Qualcuno parla di giustizia che deve essere esemplare, io credo che si debba giudicare sulla base delle norme che ci sono. Se si scopre che un giocatore ha giocato sulla propria squadra, credo che debba essere radiato. Così come chi gioca su un suo stesso gesto come un'ammonizione. Non bisogna fare i moralisti, la ludopatia è una cosa seria. Non vorrei che fosse uno schermo per farsi ridurre la pena. Non credo che la Juve abbia qualche responsabilità". 

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