"Controllate il telefono ai calciatori"
Ma cosa preoccupa Di Nunno? Così il vulcanivo patron si è espresso sul finale di campionato che attende la squadra: "Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti". Ma perché ho deciso di parlare quest'oggi? La risposta è netta: "Il mio gesto nasce dal fatto che sono stanco di pagare ammende per certi comportamenti. Le mie erano parole solo per sensibilizzare il pubblico a tenere una condotta corretta. Invece sono stato aggredito e sono dovuto uscire scortato. Poi dopo ho ricevuto le scuse di chi mi ha aggredito, ma questo conta poco. Sarò del Lecco fino a fine anno, poi andrò via".
Il comunicato dei tesserati del Lecco: "Siamo sconcertati"
Dura la replica dei calciatori e dei tecnici tesserati per il Lecco che attraverso un comunicato diffuso dall'Assocalciatori hanno espresso: "Il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal presidente Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita disputata nella giornata di ieri".
Nella nota, nel dettaglio, i tesserati del Lecco hanno puntualizzato: "Le affermazioni riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull'immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l'onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all'ultimo minuto".