Sinner, esempio di sportività: ecco perché i tifosi lo amano così tanto 

L'azzurro stende Rune dopo una partita incredibile: domina nel primo set, poi il mal di schiena lo limita ma non si arrende e vince al terzo, senza fare calcoli. Djokovic ringrazia

TORINO - Il successo di Jannik Sinner contro Holger Rune è più di una semplice partita vinta. Certo, stiamo sempre parlando delle Nitto ATP Finals, uno dei tornei più importanti dell’anno, competizione che chiude la stagione e mette di fronte i giocatori più forti del circuito: qualsiasi match vinto a questo livello è un confronto di altissimo livello e ottenere un trionfo contro campioni di questa levatura assume una valenza doppia.

Una vittoria dal doppio significato, ottenuta senza calcoli

Il successo del talento azzurro conquistato contro il giovane danese, inoltre, è un sigillo che va al di là della semplice competizione: è anche un esempio di come ogni atleta dovrebbe affrontare qualsiasi sfida sportiva. Nonostante Sinner avesse già conquistato la qualificazione in semifinale (grazie al set vinto dal suo amico Hurkacz nel match del pomeriggio contro Djokovic), nonostante un primo parziale scintillante in cui l’atleta di San Candido ha messo in mostra tutte le sue abilità, capaci di lasciare di stucco un incredulo Rune, nonostante un problema fisico alla schiena che gli ha impedito di giocare al meglio il secondo set (soprattutto nelle esecuzioni di rovescio), Jannik ha comunque resistito, stringendo i denti, soffrendo, lottando, reagendo e andando a vincere il terzo set (per 6-4, con gli ultimi due game da trasmettere a loop nelle scuole tennis) conquistando la terza vittoria consecutiva in altrettante sfide del gruppo Verde e permettendo (indirettamente) a Djokovic di restare in corsa per difendere il titolo conquistato nel 2022. Niente biscotti, niente decisioni di comodo. Un solo obiettivo: vincere. Perché è quella l’unica cosa che conta, senza fare calcoli o ragionamenti di altro tipo.

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Sinner, terzo successo di fila alle Nitto ATP Finals 2023

Non è stata una vittoria di secondo piano, è stata l’ulteriore conferma delle enormi qualità tecniche di Sinner, ma anche l’ennesima dimostrazione delle virtù umane di questo ragazzo. Un ritiro, in quel momento di difficoltà, in quel frangente in cui il dolore stava venendo fuori, sarebbe stato pienamente comprensibile. La domanda spontanea che tutti in quel momento si stavano ponendo era la stessa: “Perché mettere a repentaglio la propria condizione fisica e la semifinale per una partita che non avrebbe cambiato il suo destino?”. Anche il pubblico presente al Pala Alpitour avrebbe capito. Ma anche e soprattutto per tutti i tifosi presenti ieri sera, accorsi per vederlo, Sinner è rimasto in campo: ha superato l’avversità senza schivarla, affrontandola a viso aperto, come fa con i suoi avversari e alla fine ha avuto ragione lui: ha battuto Rune, ha battuto il dolore e ha portato a casa il terzo successo di fila in queste Finals regalando l’ennesima gioia a quei tifosi che in questi giorni gli stanno trasmettendo un carica immensa.

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Ecco perché Sinner è così amato dai tifosi

Anche per questo Jannik è così osannato. A fine partita e poi in conferenza stampa le parole più dolci per tutti i suoi supporters: “Questa vittoria per me vuol dire tanto. Era una partita molto difficile, non avevo mai vinto contro Rune. Sono partito molto bene poi lui ha servito meglio. Sono ripartito nel terzo set. Ringrazio i tifosi, mi hanno aiutato tantissimo. Il fatto di essere in Italia mi porta un po' di pressione in più ma è una pressione positiva, mi piace essere in questa situazione, credo di averla gestita bene finora. La folla mi dà molta forza, specialmente quando sto combattendo un po' di più sul campo”. Già, sul campo Sinner dà il meglio di sé e i tifosi lo amano anche per questo. Non solo per le sue favolose doti tecniche.

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TORINO - Il successo di Jannik Sinner contro Holger Rune è più di una semplice partita vinta. Certo, stiamo sempre parlando delle Nitto ATP Finals, uno dei tornei più importanti dell’anno, competizione che chiude la stagione e mette di fronte i giocatori più forti del circuito: qualsiasi match vinto a questo livello è un confronto di altissimo livello e ottenere un trionfo contro campioni di questa levatura assume una valenza doppia.

Una vittoria dal doppio significato, ottenuta senza calcoli

Il successo del talento azzurro conquistato contro il giovane danese, inoltre, è un sigillo che va al di là della semplice competizione: è anche un esempio di come ogni atleta dovrebbe affrontare qualsiasi sfida sportiva. Nonostante Sinner avesse già conquistato la qualificazione in semifinale (grazie al set vinto dal suo amico Hurkacz nel match del pomeriggio contro Djokovic), nonostante un primo parziale scintillante in cui l’atleta di San Candido ha messo in mostra tutte le sue abilità, capaci di lasciare di stucco un incredulo Rune, nonostante un problema fisico alla schiena che gli ha impedito di giocare al meglio il secondo set (soprattutto nelle esecuzioni di rovescio), Jannik ha comunque resistito, stringendo i denti, soffrendo, lottando, reagendo e andando a vincere il terzo set (per 6-4, con gli ultimi due game da trasmettere a loop nelle scuole tennis) conquistando la terza vittoria consecutiva in altrettante sfide del gruppo Verde e permettendo (indirettamente) a Djokovic di restare in corsa per difendere il titolo conquistato nel 2022. Niente biscotti, niente decisioni di comodo. Un solo obiettivo: vincere. Perché è quella l’unica cosa che conta, senza fare calcoli o ragionamenti di altro tipo.

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