L'intervento alla Nazioni Unite
Marianna Mannone è intervenuta in inglese davanti a una platea di duemila liceali venuti da tutto il mondo. "Per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata. Il mio fisico faceva in modo che la gente mi valutasse come 'non abbastanza' prima ancora che mi si potesse davvero conoscere", ha detto la cantante. Poi ha aggiunto: "Una persona grassa nell'immaginario degli altri è una persona svogliata, pigra, non attiva, non intelligente, che non ha voglia di migliorare". Per una persona come me sognare era inutile". L'incontro è stato molto apprezzato dai ragazzi arrivati a New York per il programma di formazione 'Gcmun talks' voluto da United Network, un'organizzazione associata al Dipartimento di Global Communications delle Nazioni Unite.
Il racconto di BigMama all'Onu
"Vengo da un paese molto piccolo con una mentalità altrettanto piccola. Ho dovuto sopportare anni di bullismo, verbale e fisico. Ogni giorno della mia infanzia e adolescenza lo ricordo pieno di parole di odio. 'Cicciona, fai una dieta, fai schifo. Ho cercato per anni di evitare la sofferenza stando in silenzio. La prima risposta è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo pezzo, charlotte, un rap che parla di suicidio e autolesionismo e per tre anni l'ho tenuto tutto per me. BigMama e' nata quando ho avuto la forza di metterlo su YouTube", ha raccontato BigMama.