Da "Odio la Juve" al pandoro della Ferragni: Santoriello e le indagini a Cuneo

La Procura piemontese, insieme a quella di Milano, hanno iscritto la nota influencer e Alessandra Balocco nel registro degli indagati con l'ipotesi di truffa aggravata: i dettagli

CUNEO - Dopo la Procura di Milano anche quella di Cuneo (in cui lo scorso ottobre si è insediato come nuovo procuratore aggiunto Ciro Santoriello, noto ai tifosi bianconeri per la frase "Odio la Juve") ha iscritto Chiara Ferragni e Alessandra Balocco nel registro degli indagati. Gli inquirenti piemontesi, che avevano già aperto un fascicolo, si sono attivati nell'ambito dell'inchiesta su 'Pink Christmas', il pandoro benefico sponsorizzato dalla nota imprenditrice digitale. Attualmente è in corso, tanto a Milano quanto a Cuneo, la fase di acquisizione e analisi delle carte, ma è previsto a stretto giro di posta un confronto tra le due Procure in cui verrà stabilita anche la competenza territoriale: il capoluogo lombardo, infatti, è la sede delle società della Ferragni, mentre nel Cuneese, e precisamente a Fossano, vi è quella dell'azienda dolciaria. Nel frattempo, sono stati aperti fascicoli anche in altre città d'Italia, da Trento a Prato ma, prima di iniziare a interrogare testimoni e indagati, bisognerà decidere chi potrà proseguire gli accertamenti con l'ipotesi di truffa aggravata.

Il caso pandoro

La Procura di Milano e quella di Cuneo, intanto, stanno prendendo visione di tutti quei documenti relativi a un'operazione di profitto che, secondo l'Antitrust, sarebbe stata - invece - mascherata come un'iniziativa benefica. In altre parole, stando a quanto contestato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, le società di Chiara Ferragni avrebbero - in maniera ingannevole - indotto i consumatori a pensare che l'acquisto del pandoro 'Pink Christmas' avrebbe contribuito a una donazione in favore del Regina Margherita di Torino. In realtà, però, l'ospedale piemontese avrebbe ricevuto - mesi fa - soli 50mila euro dalla Balocco, a fronte del milione di euro incassato dall'imprenditrice cremonese.

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