Balocco-Ferragni, indagini in procura. Gli avvocati: "No massacro"

Gli avvocati dell'imprenditrice digitale sono pronti a fornire tutti i chiarimenti agli inquirenti: i dettagli
Balocco-Ferragni, indagini in procura. Gli avvocati: "No massacro"

Il caso pandoro Balocco di Chiara Ferragni continua a tenere banco. L'operazione commerciale è valsa all'influencer una multa di un milione di euro dall'Antitrust per aver fatto credere ai consumatori che con l'acquisto del pandoro Pink Christmas griffato dalla modella avrebbero contribuito all'acquisto di un macchinario per le cure terapeutiche dei bambini ricoverati all'ospedale Regina Margherita di Torino, nei fatti però la donazione benefica effettuata dalla sola Balocco mesi prima è stata intorno ai 50mila euro. 

Chiara Ferragni, i legali pronti a collaborare con i pm

Gli avvocati dell'influencer da quasi 30 milioni di followers su Instagram sono pronti a fornire ai giudici tutti i chiarimenti necessari, in attesa di chiarire quale sia il Tribunale competente, ma avvertono: "No al gioco al massacro su Chiara Ferragni". Al momento i procedimenti avviati dalle tre Procure nazionali dopo gli esposti del Codacons per truffa aggravata sono a modello 45 (ovvero senza ipotesi di reato né indagati). Gli altri esposti presentati in altre 101 province italiane potrebbero aumentare tale numero. Sembra essere certo che nel caso le indagini dovessero proseguire, confluirebbero senz'altro in un unico fascicolo facente capo alla Procura di Milano, la prima ad aprire il provvedimento e a far scattare l'intervento della Guardia di Finanza. Ed è sempre la Procura del capoluogo meneghino ad aver iniziato degli accertamenti sulla vendite delle uova di Pasqua di Chiara Ferragni per Dolci Preziosi, commercializzate con il fine benefico di sostenere l'associazione I Bambini delle Fate (a cui sarebbero stati donati 36mila euro in beneficenza dalla sola azienda dolciaria, a fronte di un cachet dell'influencer di un milione di euro. 

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