Se un club europeo riceve sostanziosi, se non proprio sostanziali aiuti in denaro da uno Stato, magari attraverso un fondo sovrano, viola il Regolamento europeo n. 2022/2560 «sulle sovvenzioni estere che distorcono il mercato interno», adottato nel dicembre 2022? Lo deciderà la Commissione Europea che è stata interpellata dal Royal Excelsior Virton, un club belga che si è arrabbiato parecchio quando ha visto l’Sk Lommel, club di seconda divisione belga (la stessa del Virton) e parte del City Football Group, ricevere 16 milioni di euro dal fondo sovrano di Abu Dhabi, ottenendo così la licenza per il campionato, evitando la retrocessione fra i dilettanti.
La questione dei club di Stato
Per anni, la questione dei “club di Stato” è stata oggetto di numerose discussioni, adesso si potrebbe arrivare a un’evoluzione più pratica dei ragionamenti. Javier Tebas, presidente della Liga, ha sostenuto la lotta contro questi “club di Stato” e ha più volte annunciato azioni legali. Non si sa se le azioni annunciate si siamp mai concretizzata, ma possiamo - ovviamente - constatare che finora non ha portato ad alcun risultato tangibile. Sempre secondo Javier Tebas e altri osservatori informati, il Qatar (Psg ma anche Kas Eupen, in Belgio), gli Emirati Arabi Uniti - in particolare Abu Dhabi - (Manchester City e altri 11 club in tutto il mondo, di cui 4 nell’Unione Europea) e recentemente l’Arabia Saudita (Newcastle FC) stanno distorcendo in modo drammatico l’«ecosistema calcistico europeo»: questi «club di Stato» beneficiano del «doping finanziario», in particolare attraverso accordi di sponsorizzazione artificialmente gonfiati, ma anche - più direttamente - attraverso iniezioni di capitale.