Infantino sul Var
"Intanto vale la pena ricordare, perché ogni tanto ce lo dimentichiamo, che la prima competizione internazionale ufficiale in cui è stato utilizzato il Var è stato il Mondiale 2018. Dunque 5 anni fa, non è che il Var esista già da 150 anni come il calcio. In questi 5 anni sono stati già fatti dei progressi. La tecnologia però migliora, si può sempre migliorare, noi siamo all’ascolto di tutti, abbiamo avuto una riunione due settimane fa con gli allenatori che hanno partecipato al Mondiale in Qatar, per discutere anche di questo tema. C’era Pierluigi Collina, il responsabile della Commissione Arbitri Fifa, e dunque anche del Var alla Fifa. La tecnologia semiautomatica per il fuorigioco penso che abbia aiutato molto, si potrà probabilmente arrivare in un futuro prossimo alla tecnologia completamente automatizzata per il fuorigioco. Abbiamo visto anche in questo Mondiale Under 20 e al Mondiale per Club in Marocco quest’anno che stiamo testando l’arbitro che spiega le decisioni del Var al pubblico, con un microfono e questo penso sia anche positivo per far capire come mai una decisione è stata presa, un rigore sia stato dato o non dato, eccetera. Poi vediamo, però siamo sempre lì a cercare di migliorare".
Infantino sul tempo effettivo nel calcio
"Più che il tempo effettivo bisogna lottare contro le perdite di tempo. Purtroppo questa è una delle problematiche del calcio moderno, si tende a perdere tempo. Una partita deve durare 90 minuti e non è giusto per gli spettatori che duri soltanto 45. Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni all’ultimo Mondiale, con dei tempi aggiuntivi alle partite di anche dieci minuti, per arrivare a quei circa 60 minuti che dovrebbe durare una partita di tempo effettivo. Penso che il buonsenso ci possa aiutare, che possa aiutare gli arbitri e i calciatori in questo senso. Una delle misure di cui non si parla mai in questa direzione è il fatto di recuperare il tempo effettivo delle celebrazioni di un gol, che sembra una cavolata però è importante, perché se tu segni un gol all’85’ e festeggi per due minuti, questi due minuti vengono recuperati. Non vogliamo fermare il festeggiamento, perché è giusto festeggiare, però questo ha tolto molto del nervosismo e dei finali concitati delle partite. Devo dire che gli allenatori delle 32 squadre al Mondiale hanno apprezzato tutti questo modo di gestire il tempo e dunque anche il tempo effettivo in qualche modo delle partite. Vediamo cosa si può fare per migliorare".
Infantino sul razzismo e sul caso Vinicius
"Purtroppo sembra proprio che non si risolva ed è anche troppo facile nascondersi dietro a spiegazioni che tanto è un problema di società e non è un problema del calcio. È ovviamente un problema di società ma è anche un problema del calcio. Noi responsabili nel calcio dobbiamo fare tutto il possibile e di più per, prima di tutto, sostenere chiunque venga abusato, e dunque sostegno totale a Vinicius, a Lukaku, a Vlahovic, a chiunque venga abusato. Come presidente della Fifa e come Gianni Infantino assolutamente, senza ma e senza nessun tipo di pensiero. Sostegno assoluto e totale. E poi alcune regole esistono: per esempio il fatto di poter fermare le partite quando ci sono episodi razzisti, poter fermare le partite in cui di solito la gran parte del pubblico - che non sono idioti razzisti ma che è gente per bene - zittisce i razzisti. Ecco questo penso sia un passo educativo molto importante. Se si fermano le partite e il razzismo invece non finisce, a quel punto si ferma una seconda volta e la terza volta si ferma proprio la partita e poi parte il 3-0 a tavolino contro la squadra i cui tifosi sono razzisti. Qui dobbiamo continuare a lottare, dobbiamo continuare a educare, perché quando succede secondo me è già troppo tardi. Poi naturalmente ci sono le fazioni, eccetera, però dobbiamo fare di più nell’educazione del pubblico, nell’educazione… magari lavorando anche nelle scuole con i Ministeri dell’educazione in giro per il mondo. Alla Fifa questo è un tema molto sentito, molto importante, anche perché la Fifa rappresenta 211 Paesi del mondo, e i cittadini di questi 211 Paesi del mondo sono esattamente uguali".
Infantino sull'alluvione in Emilia-Romagna
"Terribile tragedia. La natura purtroppo non si riesce a controllare: noi del calcio siamo tutti con il popolo dell’Emilia-Romagna, gente solare, bella gente fantastica che sta vivendo un momento terribile. L’unica cosa che mi sento di dire è mandare un grande abbraccio, con grande affetto a tutti".