Diritti tv, Infantino e il Mondiale femminile: “Offerte quasi vergognose”

Così il presidente della Fifa: "In Italia sono state fatte proposte 200 volte inferiori rispetto ai Mondiali maschili. Eppure le donne si sono qualificate, gli uomini no..."
Diritti tv, Infantino e il Mondiale femminile: “Offerte quasi vergognose”© Getty Images

"Diritti tv per i Mondiali femminili? Mah, vediamo, non lo so, onestamente non lo so. Non lo so perché le offerte che abbiamo ricevuto non solo sono basse e sono deludenti, sono al limite del vergognoso oserei dire. In Italia 200 volte meno che per il Mondiale maschile e ricordiamoci che l’Italia femminile si è qualificata per il Mondiale mentre l’Italia maschile non si è qualificata per il Mondiale. Allora, questa è una questione a cui veramente tengo molto, a cui teniamo molto. Tengo molto e teniamo molto al calcio femminile, investiamo molto nel calcio femminile, giustamente devo dire alcune volte veniamo criticati dai media per il montepremi femminile che è più basso di quello maschile, però ovviamente anche questo deve essere in qualche modo collegato agli introiti che si possono fare". È quanto afferma il presidente della Fifa Gianni Infantino, intervenuto ai microfoni di Radio Rai nel corso della trasmissione 'La politica nel pallone': "Da quando sono arrivato io alla presidenza della Fifa abbiamo aumentato per dieci, da 15 milioni siamo passati a 150 milioni di montepremi. Ovviamente non siamo ancora al livello del Mondiale maschile, però ci vogliamo arrivare, ma per arrivarci c’è bisogno che quelli che ci criticano, a volte anche giustamente, mettano dei fatti e delle azioni dietro le loro critiche, perchè è facile criticare e poi offrire 200 volte meno per un Mondiale femminile. Un Mondiale femminile che oggi è veramente un evento importante, il prossimo si giocherà in Australia e Nuova Zelanda, dal 20 luglio al 20 agosto".

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Infantino sui Mondiali femminili in Australia e Nuova Zelanda

"Per l’ultimo Mondiale in Francia abbiamo avuto un miliardo e duecento milioni di persone che l’hanno visto, questo Mondiale lo vedranno in due miliardi di persone in giro per il mondo. Non dimentichiamoci poi che all’ultimo Mondiale per esempio, Italia-Brasile, ha avuto 6,5 milioni di spettatori in Italia, il 30% di share. Allora ovviamente noi non chiediamo che venga pagato lo stesso che per il Mondiale maschile, però insomma che si rispetti il calcio femminile, che si rispettino le donne, che si rispetti questo sport, che è veramente uno spettacolo bello e chiunque acquisterà i diritti per il calcio femminile sicuramente farà degli share importanti. Le partite visto che si giocherà in Australia e Nuova Zelanda saranno alla mattina e non alla sera, non è prime time, non è ideale, però comunque è importante. E’ un Mondiale, sicuramente l’Italia farà bene perché il calcio femminile italiano sta facendo passi importanti, anche qua con il professionismo, però tutti… soprattutto anche il servizio pubblico che ha il dovere direi anche morale di sostenere lo sport femminile, il calcio femminile, deve fare un passo importante. Io spero, e ci mettiamo tutta la buona volontà… E non è neanche una questione Fifa, ma è veramente una questione di rispetto per le donne, di rispetto per il calcio femminile, per un movimento importante, per il 50% della popolazione italiana e mondiale, per uno sport bello, e cerchiamo tutti di lavorare nella stessa direzione. Noi come Fifa investiamo, investiamo molto, continueremo ad investire e faremo in modo che il calcio femminile cresca e faremo in modo che si arrivi veramente ad una parità o almeno vicino alla parità, che è quello che deve essere".

Infantino sulle italiane in Europa e sulla Nazionale ai Mondiali

"Da presidente della Fifa devo ovviamente fare i complimenti a tutte e 6 le squadre che si sono qualificate per le tre finali europee. Da italiano fa molto piacere che ci siano tre italiane. Da interista, siccome tutti sanno che sono interista, mi fa ancora più piacere che ci sia anche l’Inter dopo qualche anno. Penso che comunque questo dimostri che il calcio italiano non è poi così male come alcuni vogliono far credere, anzi. Il calcio italiano è vivo e vegeto, funziona, nonostante tutto verrebbe da dire. È invidiato in molte parti del mondo, ovviamente ci sono cose che vanno migliorate e che non funzionano, però i risultati in generale, voglio dire, non è che arrivino per caso o per coincidenze fortuite. I risultati arrivano con il lavoro e in questo caso si vede che il lavoro c’è stato. L’Italia, non dimentichiamolo, è anche Campione d’Europa con la Nazionale, poi ovviamente non ci siamo qualificati per il Mondiale due volte di fila, dunque qualcosina di più va fatto. Visto che questa è la 700ª puntata della vostra trasmissione, posso annunciare formalmente e solennemente che siamo andati a 48 squadre al Mondiale per fare in modo che si qualifichi l’Italia. Se non si qualifica neanche la prossima volta, andremo a 64 per essere sicuri che si qualifichi l’Italia. Scherzo ovviamente. Complimenti al movimento calcistico italiano. C’è ancora da fare ma continuiamo".

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Infantino sul Napoli

"Il Napoli Campione d'Italia? Che bello. Che bello pensare a Diego in questo momento di festa. Diego sicuramente starà festeggiando anche lui insieme a tutti quelli che amano il Napoli o a tutti quelli che amano il calcio. Perchè quest’anno quello che ha dimostrato il Napoli è stato veramente fantastico: complimenti alla squadra, a Spalletti, a De Laurentiis, a tutti quanti che hanno saputo lavorare negli anni. Io devo dire che ho visto una partita del Napoli l’anno scorso, Napoli-Lazio, dominata dal Napoli e pensavo che vincesse già l’anno scorso. Poi alla fine non ha vinto, ha vinto il Milan, ma quest’anno ha vinto meritatamente ed è bello per il calcio italiano, perché ha dato un’immagine a livello europeo di una squadra veramente propositiva, offensiva, che gioca bene, e virtuosa anche dal punto di vista della società. Quindi averne di Napoli in Italia. Complimenti ancora, bellissimo, e Forza Napoli, Forza Diego: tutti quelli che amano il calcio penso che siano felici in questo momento".

Infantino sugli stadi italiani e la candidatura ad Euro2032

"Anche qui da presidente della Fifa e da italiano mi avrebbe fatto piacere avere una candidatura dell’Italia per i Mondiali magari, piuttosto che per gli Europei, ricordando anche le Notti Magiche del 1990. Detto questo, ovviamente, è importante per un Paese come l’Italia che è un Paese di calcio, che è un Paese, lo dico sempre, che deve essere un leader del calcio mondiale, non solo focalizzato sull’Italia o sull’Europa, ma sul mondo, è importante che possa organizzare del tornei importanti. L’Europeo del 1980, il Mondiale del 1990 e da lì non abbiamo più organizzato grosse competizioni calcistiche, dunque penso che sia una bella cosa se succederà. Ovviamente gli stadi vanno rimodernati, io viaggio per il mondo, sono stato in Asia Centrale due settimane fa, in America la settimana scorsa, e devo dire che dappertutto ormai le autorità ma anche gli investitori privati si rendono conto dell’importanza di uno stadio che non è più solamente un posto dove si gioca a calcio, ma veramente un simbolo per una città, per una regione, per una nazione. Un simbolo di modernità, di professionalità. Quello che mi sembra strano è che in Italia, un Paese calcistico, un Paese di risorse comunque, si debba aspettare l’organizzazione di un torneo per rimodernare gli stadi. Secondo me questo va fatto a prescindere da un Europeo o da un Mondiale. Va fatto comunque perché un Paese come l’Italia è un Paese importante, un Paese che fa parte del G7 e del G20, un Paese che vuole essere leader nel mondo, deve essere leader anche nel movimento sportivo numero 1 al mondo che è il calcio con ovviamente gli stadi che sono i luoghi dove si gioca e dove si può vivere anche. Dunque speriamo che si mettano d’accordo tutti fra istituzioni, politica, economia, società per rimodernare gli stadi italiani, perché ne abbiamo bisogno".

Infantino sui Mondiali del 2022 e del 2026

"Il Mondiale in Qatar del 2022 è semplicemente stato fantastico, penso veramente il migliore Mondiale della storia, con una finale incredibile. Ma veramente tutte le partite… Il Marocco che arriva in semifinale, l’unica tristezza per noi era che non ci fosse l’Italia ma adesso, l’abbiamo detto… Ma un Mondiale bellissimo… Una finale con Messi, Mbappè, Martinez… Pazzesco… Ci lascia un ricordo bellissimo, stadi bellissimi, infrastrutture spettacolari, non è stato ovviamente facile organizzarlo ma è stata veramente una festa in cui siamo riusciti ad unire il mondo, perché tutti quelli che sono venuti in Qatar hanno vissuto un’esperienza indimenticabile, stando tutti insieme nello stesso posto, nella stessa città praticamente per la durata del Mondiale, perché il calcio comunque porta insieme la gente in un mondo che è così diviso come il nostro, e abbiamo bisogno di occasioni per mettere insieme, per unire le persone. Poi, per il prossimo Mondiale, 2026, ovviamente sarà un Mondiale spettacolare anche quello. Sarà n Mondiale gigantesco. Passiamo da 32 a 48 Nazionali, si giocherà in tre Paesi – Canada, Messico e Stati Uniti – 16 città, 16 stadi uno più bello dell’altro, veramente spettacolari, enormi, 104 partite, passiamo da 64 a 104 partite, dunque sarà veramente come dicono gli americani l’evento più grande della Terra. Ci stiamo già lavorando per questo Mondiale e sono sicuro che sarà un grande successo, anche perché il nostro obiettivo anche lì è far diventare il calcio lo sport numero 1 negli Stati Uniti, come lo è dappertutto nel mondo".

Infantino sull'Italia impegnata al Mondiale Under 20

"Italia-Brasile U20? Beh, è l’anno dell’Inter. A parte quello, 3-2 Italia-Brasile ricorda a noi che abbiamo già una certa età un altro 3-2 che ha scritto veramente la storia del calcio italiano, che sia di buon auspicio e di buon augurio per tutto il movimento calcistico italiano. Il Mondiale Under 20 è una bella competizione, la competizione per i campioni del futuro. Molti campioni l’hanno giocata fra cui ovviamente Messi, Salah e altri, ci farà piacere seguire l’Italia e tutte le altre nazionali in questo mondiale in Argentina. Argentina Campione del Mondo, che dopo il Mondiale vinto a dicembre sta ancora festeggiando questa vittoria, dunque c’è un entusiasmo incredibile intorno a questo Mondiale".

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Infantino sul Var

"Intanto vale la pena ricordare, perché ogni tanto ce lo dimentichiamo, che la prima competizione internazionale ufficiale in cui è stato utilizzato il Var è stato il Mondiale 2018. Dunque 5 anni fa, non è che il Var esista già da 150 anni come il calcio. In questi 5 anni sono stati già fatti dei progressi. La tecnologia però migliora, si può sempre migliorare, noi siamo all’ascolto di tutti, abbiamo avuto una riunione due settimane fa con gli allenatori che hanno partecipato al Mondiale in Qatar, per discutere anche di questo tema. C’era Pierluigi Collina, il responsabile della Commissione Arbitri Fifa, e dunque anche del Var alla Fifa. La tecnologia semiautomatica per il fuorigioco penso che abbia aiutato molto, si potrà probabilmente arrivare in un futuro prossimo alla tecnologia completamente automatizzata per il fuorigioco. Abbiamo visto anche in questo Mondiale Under 20 e al Mondiale per Club in Marocco quest’anno che stiamo testando l’arbitro che spiega le decisioni del Var al pubblico, con un microfono e questo penso sia anche positivo per far capire come mai una decisione è stata presa, un rigore sia stato dato o non dato, eccetera. Poi vediamo, però siamo sempre lì a cercare di migliorare".

Infantino sul tempo effettivo nel calcio

"Più che il tempo effettivo bisogna lottare contro le perdite di tempo. Purtroppo questa è una delle problematiche del calcio moderno, si tende a perdere tempo. Una partita deve durare 90 minuti e non è giusto per gli spettatori che duri soltanto 45. Abbiamo cercato di trovare delle soluzioni all’ultimo Mondiale, con dei tempi aggiuntivi alle partite di anche dieci minuti, per arrivare a quei circa 60 minuti che dovrebbe durare una partita di tempo effettivo. Penso che il buonsenso ci possa aiutare, che possa aiutare gli arbitri e i calciatori in questo senso. Una delle misure di cui non si parla mai in questa direzione è il fatto di recuperare il tempo effettivo delle celebrazioni di un gol, che sembra una cavolata però è importante, perché se tu segni un gol all’85’ e festeggi per due minuti, questi due minuti vengono recuperati. Non vogliamo fermare il festeggiamento, perché è giusto festeggiare, però questo ha tolto molto del nervosismo e dei finali concitati delle partite. Devo dire che gli allenatori delle 32 squadre al Mondiale hanno apprezzato tutti questo modo di gestire il tempo e dunque anche il tempo effettivo in qualche modo delle partite. Vediamo cosa si può fare per migliorare".

Infantino sul razzismo e sul caso Vinicius

"Purtroppo sembra proprio che non si risolva ed è anche troppo facile nascondersi dietro a spiegazioni che tanto è un problema di società e non è un problema del calcio. È ovviamente un problema di società ma è anche un problema del calcio. Noi responsabili nel calcio dobbiamo fare tutto il possibile e di più per, prima di tutto, sostenere chiunque venga abusato, e dunque sostegno totale a Vinicius, a Lukaku, a Vlahovic, a chiunque venga abusato. Come presidente della Fifa e come Gianni Infantino assolutamente, senza ma e senza nessun tipo di pensiero. Sostegno assoluto e totale. E poi alcune regole esistono: per esempio il fatto di poter fermare le partite quando ci sono episodi razzisti, poter fermare le partite in cui di solito la gran parte del pubblico - che non sono idioti razzisti ma che è gente per bene - zittisce i razzisti. Ecco questo penso sia un passo educativo molto importante. Se si fermano le partite e il razzismo invece non finisce, a quel punto si ferma una seconda volta e la terza volta si ferma proprio la partita e poi parte il 3-0 a tavolino contro la squadra i cui tifosi sono razzisti. Qui dobbiamo continuare a lottare, dobbiamo continuare a educare, perché quando succede secondo me è già troppo tardi. Poi naturalmente ci sono le fazioni, eccetera, però dobbiamo fare di più nell’educazione del pubblico, nell’educazione… magari lavorando anche nelle scuole con i Ministeri dell’educazione in giro per il mondo. Alla Fifa questo è un tema molto sentito, molto importante, anche perché la Fifa rappresenta 211 Paesi del mondo, e i cittadini di questi 211 Paesi del mondo sono esattamente uguali".

Infantino sull'alluvione in Emilia-Romagna

"Terribile tragedia. La natura purtroppo non si riesce a controllare: noi del calcio siamo tutti con il popolo dell’Emilia-Romagna, gente solare, bella gente fantastica che sta vivendo un momento terribile. L’unica cosa che mi sento di dire è mandare un grande abbraccio, con grande affetto a tutti".

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"Diritti tv per i Mondiali femminili? Mah, vediamo, non lo so, onestamente non lo so. Non lo so perché le offerte che abbiamo ricevuto non solo sono basse e sono deludenti, sono al limite del vergognoso oserei dire. In Italia 200 volte meno che per il Mondiale maschile e ricordiamoci che l’Italia femminile si è qualificata per il Mondiale mentre l’Italia maschile non si è qualificata per il Mondiale. Allora, questa è una questione a cui veramente tengo molto, a cui teniamo molto. Tengo molto e teniamo molto al calcio femminile, investiamo molto nel calcio femminile, giustamente devo dire alcune volte veniamo criticati dai media per il montepremi femminile che è più basso di quello maschile, però ovviamente anche questo deve essere in qualche modo collegato agli introiti che si possono fare". È quanto afferma il presidente della Fifa Gianni Infantino, intervenuto ai microfoni di Radio Rai nel corso della trasmissione 'La politica nel pallone': "Da quando sono arrivato io alla presidenza della Fifa abbiamo aumentato per dieci, da 15 milioni siamo passati a 150 milioni di montepremi. Ovviamente non siamo ancora al livello del Mondiale maschile, però ci vogliamo arrivare, ma per arrivarci c’è bisogno che quelli che ci criticano, a volte anche giustamente, mettano dei fatti e delle azioni dietro le loro critiche, perchè è facile criticare e poi offrire 200 volte meno per un Mondiale femminile. Un Mondiale femminile che oggi è veramente un evento importante, il prossimo si giocherà in Australia e Nuova Zelanda, dal 20 luglio al 20 agosto".

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"Per l’ultimo Mondiale in Francia abbiamo avuto un miliardo e duecento milioni di persone che l’hanno visto, questo Mondiale lo vedranno in due miliardi di persone in giro per il mondo. Non dimentichiamoci poi che all’ultimo Mondiale per esempio, Italia-Brasile, ha avuto 6,5 milioni di spettatori in Italia, il 30% di share. Allora ovviamente noi non chiediamo che venga pagato lo stesso che per il Mondiale maschile, però insomma che si rispetti il calcio femminile, che si rispettino le donne, che si rispetti questo sport, che è veramente uno spettacolo bello e chiunque acquisterà i diritti per il calcio femminile sicuramente farà degli share importanti. Le partite visto che si giocherà in Australia e Nuova Zelanda saranno alla mattina e non alla sera, non è prime time, non è ideale, però comunque è importante. E’ un Mondiale, sicuramente l’Italia farà bene perché il calcio femminile italiano sta facendo passi importanti, anche qua con il professionismo, però tutti… soprattutto anche il servizio pubblico che ha il dovere direi anche morale di sostenere lo sport femminile, il calcio femminile, deve fare un passo importante. Io spero, e ci mettiamo tutta la buona volontà… E non è neanche una questione Fifa, ma è veramente una questione di rispetto per le donne, di rispetto per il calcio femminile, per un movimento importante, per il 50% della popolazione italiana e mondiale, per uno sport bello, e cerchiamo tutti di lavorare nella stessa direzione. Noi come Fifa investiamo, investiamo molto, continueremo ad investire e faremo in modo che il calcio femminile cresca e faremo in modo che si arrivi veramente ad una parità o almeno vicino alla parità, che è quello che deve essere".

Infantino sulle italiane in Europa e sulla Nazionale ai Mondiali

"Da presidente della Fifa devo ovviamente fare i complimenti a tutte e 6 le squadre che si sono qualificate per le tre finali europee. Da italiano fa molto piacere che ci siano tre italiane. Da interista, siccome tutti sanno che sono interista, mi fa ancora più piacere che ci sia anche l’Inter dopo qualche anno. Penso che comunque questo dimostri che il calcio italiano non è poi così male come alcuni vogliono far credere, anzi. Il calcio italiano è vivo e vegeto, funziona, nonostante tutto verrebbe da dire. È invidiato in molte parti del mondo, ovviamente ci sono cose che vanno migliorate e che non funzionano, però i risultati in generale, voglio dire, non è che arrivino per caso o per coincidenze fortuite. I risultati arrivano con il lavoro e in questo caso si vede che il lavoro c’è stato. L’Italia, non dimentichiamolo, è anche Campione d’Europa con la Nazionale, poi ovviamente non ci siamo qualificati per il Mondiale due volte di fila, dunque qualcosina di più va fatto. Visto che questa è la 700ª puntata della vostra trasmissione, posso annunciare formalmente e solennemente che siamo andati a 48 squadre al Mondiale per fare in modo che si qualifichi l’Italia. Se non si qualifica neanche la prossima volta, andremo a 64 per essere sicuri che si qualifichi l’Italia. Scherzo ovviamente. Complimenti al movimento calcistico italiano. C’è ancora da fare ma continuiamo".

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