"Guardiola codardo, gliel'ho urlato: Non hai le palle": Ibra distrugge Pep

Lo svedese torna nel suo passato a Barcellona e non risparmia accuse al suo ex allenatore: "Un uomo senza spina dorsale"

"Guardiola codardo, gliel'ho urlato: Non hai le palle". È il clamoroso sfogo di Zlatan Ibrahimovic, che torna sul suo passato al Barcellona e non risparmia accuse al suo ex allenatore, Pep Guardiola. Il fuoriclasse svedese ex Juve, Inter e Milan ha fatto luce sul suo complicato rapporto con il tecnico catalano ai tempi della comune militanza in blaugrana, ??ammettendo di aver disubbidito al suo ordine di non presentarsi al centro di allenamento in Ferrari: "Cosa ho fatto? Ovviamente ho portato la mia fottuta Ferrari. Poi, ho urlato: 'Non sei nessuno, str...', e peggio ancora ho aggiunto: 'Puoi andare all'inferno!'".

Le critiche a Guardiola

"A Barcellona non avevo più la libertà in campo e ne avevo bisogno per avere successo". Dopo il divieto sulla Ferrari, Ibra prosegue e ammette di aver "completamente perso la testa", ma anche che "mi aspettavo che Guardiola mi dicesse qualche parola in risposta, ma è un codardo senza spina dorsale". Un concetto, in realtà, che Ibrahimovic ha rimarcato anche nella propria autobiografia. Del resto, non è la prima volta che i due arrivano ai ferri corti mediaticamente ed è impressa negli annali una famosa conferenza stampa dell'attuale tecnico del Manchester City...

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L'attacco di Ibrahimovic

"Haaland? Mi piace moltissimo, è un giocatore molto intelligente. Se Guardiola riuscirà a farlo migliorare? Dipende dall’ego che avrà: se lo lascia diventare più grande di lui o no. A me e agli altri non l'ha permesso". Fu questo l'attacco a distanza di Ibrahimovic, ufficialmente ancora un giocatore del Milan nel novembre dello scorso anno. La risposta di Pep, però non si fece attendere molto...

La risposta di Guardiola

"Ha ragione, ha perfettamente ragione - disse Pep, riderendosi all'attaccante del Milan ma senza citarlo -. In questo club, in questa squadra, il mio ego è al di sopra di ogni altra persona, di ogni giocatore. Non mi piace quando Erling segna tre gol e tutti i focus sono su di lui. Sono così geloso! Onestamente, sono così geloso", la sarcastica replica di Guardiola che ha poi aggiunto. "Ho detto: 'Erling, per favore basta fare gol, altrimenti i giornali non parleranno di me, e solo di me'. Lui ha ragione, mi conosce perfettamente. Adesso può leggere un altro libro. Il mio ego è enorme".

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Il futuro di Ibra

Appesi gli scarpini al chiodo al termine della scorsa stagione, avara di soddisfazioni a livello personale con una sola rete segnata in appena quattro presenze con il Milan, all'invidiabile età di 42 anni Zlatan Ibrahimovic ha voltato pagina. In numerose interviste il fuoriclasse svedese non ha fatto mistero di voler intraprendere la carriera di allenatore.

La visita al Milan

In questo contesto s'inserisce anche la visita a Milanello dopo la durissima lezione subita dall'Inter nel derby di campionato. Ibra si è trattenuto a lungo con Pioli e con i dirigenti rossoneri, approfondendo un discorso che potrebbe anche, eventualmente, contemplare un suo ritorno in società in vesti differenti. Lui intanto studia e si aggiorna, il futuro è tutto in divenire. Riguardo invece al complicato con Guardiola, si può dire che sia in buona compagnia, come dimostrano due vecchie interviste rilasciate da Eto'o e dal compianto Mino Raiola...

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L'attacco di Raiola a Guardiola

"Guardiola? Come allenatore è fantastico, ma come persona è zero. Un vigliacco, un cane, il classico prete: fai come ti dico, non fare quello che faccio. Aveva detto a Zlatan di andare da lui se avesse avuto problemi o lamentele, ma poi lo ha semplicemente ignorato e non lo faceva giocare. Non lo ha nemmeno salutato quando lo hanno ceduto. Ha fatto lo stesso con Maxwell, che è un ragazzo adorabile. Cosa ho fatto? Ho detto a Zlatan di andare a parcheggiare la sua Ferrari nel posto dell’allenatore. Sono andato a cercarlo negli spogliatoi di Wembley, mi ha fermato Galliani. Una fortuna per Guardiola", le parole del compianto Mino Raiola, storico procuratore - tra gli altri di Ibrahimovic - nel marzo del 2018.

L'attacco di Eto'o a Guardiola

"Pep ha vissuto tutta la sua vita a Barcellona, ma durante gli anni che ho passato a Barcellona non ha capito il modello. Non ha vissuto la vita del nostro gruppo. Ho detto a Guardiola: 'Mi scuserai, perché sono io quello che farà vincere il Barcellona, non Messi'. Ero quello che ha fatto vincere il Barça e Pep dovrebbe chiedermi perdono. Questa era la situazione in quel momento. Messi sarebbe emerso più tardi, quella era la mia era. La mia cessione all'Inter? Il mio avvocato mi disse che il club mi aveva messo in vendita nel mercato dei trasferimenti e che era su richiesta di Guardiola. Fino ad oggi è chiaro che quel movimento e l'opportunità che Pep mi ha dato rimarranno nella storia, perché mi ha permesso di essere una parte ancora più grande della storia del calcio quando sono andato all'Inter. Ha permesso all'Inter di fare il miglior trasferimento nella storia del calcio", furono invece le parole di Samuel Eto'o nell'aprile del 2019.

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"Guardiola codardo, gliel'ho urlato: Non hai le palle". È il clamoroso sfogo di Zlatan Ibrahimovic, che torna sul suo passato al Barcellona e non risparmia accuse al suo ex allenatore, Pep Guardiola. Il fuoriclasse svedese ex Juve, Inter e Milan ha fatto luce sul suo complicato rapporto con il tecnico catalano ai tempi della comune militanza in blaugrana, ??ammettendo di aver disubbidito al suo ordine di non presentarsi al centro di allenamento in Ferrari: "Cosa ho fatto? Ovviamente ho portato la mia fottuta Ferrari. Poi, ho urlato: 'Non sei nessuno, str...', e peggio ancora ho aggiunto: 'Puoi andare all'inferno!'".

Le critiche a Guardiola

"A Barcellona non avevo più la libertà in campo e ne avevo bisogno per avere successo". Dopo il divieto sulla Ferrari, Ibra prosegue e ammette di aver "completamente perso la testa", ma anche che "mi aspettavo che Guardiola mi dicesse qualche parola in risposta, ma è un codardo senza spina dorsale". Un concetto, in realtà, che Ibrahimovic ha rimarcato anche nella propria autobiografia. Del resto, non è la prima volta che i due arrivano ai ferri corti mediaticamente ed è impressa negli annali una famosa conferenza stampa dell'attuale tecnico del Manchester City...

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