Uefa, Ceferin durissimo sul City: "Fuori dalla Champions, avevamo ragione"

I Citizens sotto processo in Inghilterra per 115 violazioni supposte e il numero uno del calcio europeo rincara la dose: "Il Tas ci ha fermati ma per noi non dovevano partecipare"

La legge "non" è uguale per tutti. Non ha dubbi il presidente della Uefa Aleksander Ceferin che, in un'intervista al tabloid inglese Telegraph, parla della squalifica comminata ai danni del Manchester City poi annullata dal Tas. Per il numero uno del massimo organo calcistico europeo i Citizens avrebbero dovuto ricevere una pena esemplare per aver violato le norme sul fair play finanziario, ma, nonostante il club in Inghilterra sia sotto processo per ben 115 presunte infrazioni delle regole finanziarie della Premier, da Losanna è arrivata la grazia. "Sappiamo che eravamo nel giusto - afferma Ceferin -. Non avremmo deciso in quel senso se non avessimo pensato di avere ragione".

Ceferin sul Manchester City e le violazioni alle norme sul Fair Play finanziario

"Ho fatto l’avvocato per 25 anni, e so che a volte vinci una causa che sei sicuro di perdere, e a volte si perde una causa quando si è sicuri… In una democrazia seria - continua - bisogna semplicemente rispettare la decisione del tribunale. Non voglio parlare del caso in Inghilterra. Ma confido che la decisione del nostro organismo indipendente sia stata corretta”. Il club di proprietà degli arabi di City Group, dunque, l'avrebbe fatta franca solo grazie all'intervento del Tribunale Arbitrale dello Sport. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

"Le multiproprietà sono un problema"

Ceferin parla poi del problema legato alle multiproprietà: "Il problema più grande è quello della percezione. Conosci il calcio. Un grande club inglese può perdere 3-0 contro un piccolo club portoghese, se vuoi, perché ha una brutta giornata. Immaginate che siano della stessa proprietà… Questo è il mio problema più grande a cui non ho una soluzione. Potremmo sempre dire: va bene, puoi farlo a queste e queste e queste condizioni. Ma il pieno controllo di due o più club va vietato. Per ora questa è la mia opinione. Non siamo arrivati ??a una soluzione concreta"

Ceferin sulla sicurezza negli stadi

Altro annoso guaio è quello della sicurezza negli stadi. Dopo i disordini in occasione della finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid a Parigi e dell'ultimo atto dell'Europeo tra Inghilterra e Italia a Wembley (Londra), c'è grande attenzione sull'argomento in vista dei prossimi appuntamenti (Europei e Olimpiadi): “Il mondo sta impazzendo. Sono tempi folli, la preoccupazione più grande è la sicurezza. La mia paura non riguarda solo gli stadi. Perché gli stadi, ne sono sicuro, saranno protetti adeguatamente. Ma i tifosi saranno ovunque. Siamo ottimisti. Penso ancora che tutto andrà bene con il sostegno delle autorità tedesche, che sono molto determinate ad aiutarci”. A proposito della tragedia sfiorata allo Stade de France dice che la Uefa si è presa una parte considerevole della colpa per il caos ed è pronta a mantenere la sua promessa che non si ripeterà: “Non posso immaginare che una cosa del genere possa accadere di nuovo. Ora, la voce dei rappresentanti dei tifosi viene ascoltata e riconosciuta sia nella preparazione che nello svolgimento della partita”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Ceferin e il capitolo Arabia Saudita

Ceferin ammette poi di non essere preoccupato dalla tendenza del calcio moderno di spostare i riflettori sull'Arabia Saudita, sempre più epicentro del calciomercato e delle sfide più importanti. Il Mondiale in Qatar, la Supercoppa di Spagna e italiana a Riad ne sono solo un esempio: "I tifosi non seguono il giocatore sulla luna - commenta - . Non sono affatto preoccupato. Perché il calcio europeo ha radici molto forti. Questo fa parte della cultura, della nostra storia. Non puoi comprarlo. Non puoi. Vanno lì perché i contratti sono enormi. E non li biasimo per questo. Se sono vicini alla fine della loro carriera, forse è una nuova avventura e guadagni un sacco di soldi. Non voglio incolparli. Madire che stai andando da qualche parte per aiutare, è ridicolo...”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

La Superlega e il terzo mandato

A proposito della Superlega non ha dubbi: "È finita". Mentre sulla nuova formula del Mondiale per Club, aperto a 32 squadre e da disputare ogni quattro anni, commenta: “Ero contrario alla proposta che si facesse ogni anno. Perché non ha senso. Tutti e 12 i club europei vinceranno, batteranno le altre squadre… La Champions League è la Champions League e resterà tale".

In merito alla nuova candidatura a capo della Uefa chiosa: “Questa è una questione di fatto, non una questione legale.Non ho ancora deciso se voglio candidarmi di nuovo oppure no. Sinceramente sono molto stanco“

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La legge "non" è uguale per tutti. Non ha dubbi il presidente della Uefa Aleksander Ceferin che, in un'intervista al tabloid inglese Telegraph, parla della squalifica comminata ai danni del Manchester City poi annullata dal Tas. Per il numero uno del massimo organo calcistico europeo i Citizens avrebbero dovuto ricevere una pena esemplare per aver violato le norme sul fair play finanziario, ma, nonostante il club in Inghilterra sia sotto processo per ben 115 presunte infrazioni delle regole finanziarie della Premier, da Losanna è arrivata la grazia. "Sappiamo che eravamo nel giusto - afferma Ceferin -. Non avremmo deciso in quel senso se non avessimo pensato di avere ragione".

Ceferin sul Manchester City e le violazioni alle norme sul Fair Play finanziario

"Ho fatto l’avvocato per 25 anni, e so che a volte vinci una causa che sei sicuro di perdere, e a volte si perde una causa quando si è sicuri… In una democrazia seria - continua - bisogna semplicemente rispettare la decisione del tribunale. Non voglio parlare del caso in Inghilterra. Ma confido che la decisione del nostro organismo indipendente sia stata corretta”. Il club di proprietà degli arabi di City Group, dunque, l'avrebbe fatta franca solo grazie all'intervento del Tribunale Arbitrale dello Sport. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Uefa, Ceferin durissimo sul City: "Fuori dalla Champions, avevamo ragione"
2
 
3
Ceferin e il capitolo Arabia Saudita
4
La Superlega e il terzo mandato