Scudetto a tavolino assurdo, ed è stato assegnato l'altro!
Anche volendo sforzarsi di riconoscere tutte le più tremende malefatte della società juventine e fingendo che la Cassazione abbia affermato l'opposto di ciò che ha scritto, e che i bianconeri abbiano dunque condizionato tutte le partite e la classifica finale, rimane l'assurdità di quel premio, per due motivi che non sono oggetto di discussione. Intanto, le famigerate telefonate interiste incredibilmente ignorate nel 2006 e pressoché cancellate dalle nostre parti anche una volta venuta a galla nel 2010, certamente incompatibili con un premio assegnato a tavolino sulla base di un principio etico: in breve, si voleva premiare il primo che non avesse parlato al telefono di griglie e arbitri e magari non avesse chiacchierato direttamente perfino con i designatori di gara (condotta vietatissima). Oggettivamente, questa squadra non poteva essere l'Inter. Ma non basta, ed è qui che bisogna essere chiari: il campionato regalato dal suo ex consigliere d’amministrazione Guido Rossi è infatti un altro, non quello sotto indagine! All’Inter non viene assegnato il titolo revocato alla Juve del 2004-05, di cui si occupa in modo piuttosto chiaro anche l’ultima pronuncia della Cassazione sulla classifica non alterata, bensì quello successivo, mai oggetto di indagine, con designatori diversi ma con l’esito rimasto identico, come pressoché tutta l’era Moratti pre rovesciamento del calcio italiano: Juve prima, Milan secondo, Inter lontanissima.
In breve: sull'albo d'oro del campionato italiano rimangono due scudetti revocati nonostante nessuno abbia alterato la classifica dell'unico campionato sotto indagine e un titolo a tavolino relativo all'anno successivo, mai oggetto di indagini, senza intercettazioni e con designatori diversi, assegnato per motivi etici e rimasto incredibilmente lì nonostante le telefonate venute fuori. Niente di clamoroso. Solo dei pensieri ad alta voce, qualche riga per dare solidarietà a Platini, il bentornato a Paratici, ricordare i tempi così recenti eppure così lontani in cui la giustizia sportiva aveva una fretta pazzesca e mettere un po’ in ordine la storia di Calciopoli, aggiornata dalla Cassazione mentre qualcuno pensa, beato lui, di aggiungere una stella all'anno.

