Pagina 3 | Orgoglio Tudor, in lacrime e diretto a Giuntoli sul futuro: "Si decide prima del Mondiale, non dopo"

La Juventus espugna il “Penzo” di Venezia con un rocambolesco 3-2 che vale oro: i bianconeri, al termine di una gara al cardiopalma, strappano il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions League. Una vittoria sofferta, segnata da un’altalena di emozioni, che ha visto la squadra di Tudor andare sotto, rimontare, subire il pareggio e infine sigillare il successo grazie a un rigore trasformato da capitan Locatelli. Al termine del match, oltre agli occhi lucidi mostrati andando sotto al settore dei tifosi bianconeri, Igor Tudor ha commentato la gara e il suo futuro, smentendo di fatto le parole di Giuntoli nel pre gara.

Tudor e l'obiettivo Champions

Tudor ha parlato del momento della Juventus ai microfoni di Sky Sport, con lucidità e una punta di orgoglio. “Due anni fa, col Verona, eravamo sotto 3-0 e abbiamo vinto 4-3. Oggi è stata una partita simile, un finale pazzesco, tantissime emozioni e un’adrenalina incredibile considerando cosa c’era in ballo”, ha esordito il tecnico croato. “Ci siamo meritati questo traguardo, e lo abbiamo conquistato con sudore e determinazione”.

Il tecnico ha poi analizzato il percorso della squadra e le potenzialità del gruppo, facendo riferimento anche alle difficoltà legate agli infortuni: “In queste nove partite che ho allenato, mancavano sempre dei titolari. Serve essere al completo per vedere davvero il valore della rosa. Con Bremer, Koopmeiners e Cabal, questa è una squadra seria”. Tudor è convinto che, con alcuni innesti mirati, la Juventus possa tornare subito competitiva ai massimi livelli: “Con due o tre pezzi giusti, si può lottare per vincere. Serve un po’ di esperienza, perché in certi momenti siamo ancora un po’ verdi”.

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Il futuro e il Mondiale per Club

Sulla questione del suo futuro, Tudor ha voluto chiarire: La conferma? Si saprà presto, sicuramente prima del Mondiale per Club. Non sarebbe giusto andare lì senza aver preso una decisione, né per me né per la società. Serve un po’ di pazienza, ma ci sarà chiarezza. Infine, il tecnico croato ha riflettuto sul significato del successo e sul proprio approccio alla professione di allenatore: “Se oggi non avessimo vinto, non sarebbe cambiato nulla nel mio modo di essere tecnico. Lavoro su me stesso e non permetto a nessuno di giudicare il mio valore in base a un risultato. Certo, quando si vince si è più felici, ma ciò che conta è il percorso. Bisogna trovare il piacere di allenare, al di là delle pressioni”.

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Tudor, il commento a Dazn

Anche a Dazn, Tudor ha voluto fare i complimenti alla squadra: "Mi sono piaciuti tanto i ragazzi. Non è facile quando vai in svantaggio, complimenti a loro che si sono messi a disposizione dal primo giorno. Tre partite fuori casa contro le dirette concorrenti non erano facili da affrontare".

Sulle problematiche avute: "Le partite sono sempre diverse e noi le abbiamo sempre affrontate senza titolari, squalificati, infortunati. Questa è stata un’enorme difficoltà. La Champions ce la siamo meritata. Futuro? Si saprà presto, è giusto così. Giusto saperlo prima del Mondiale per Club, non ha senso andare senza futuro. Non è corretto, penso che è una cosa logica. Qualsiasi cosa succede nella vita l’accolgo a braccia aperte. Non ne abbiamo parlato, siamo stati concentrati sulle partite".

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Un messaggio ai tifosi e l'obiettivo scudetto

Igor Tudor, allenatore della Juventus, ha parlato anche in conferenza al termine della gara con il Venezia: "I ragazzi sono stati disponibili fin dal primo giorno, su quelle che erano le mie richieste. Noi chiediamo, poi vincono loro le partite con la qualità, era importantissimo visto ciò che c'era in ballo. Erano in tanti con i crampi". Sulle emozioni lasciate alla squadra: "Abbiamo vissuto tante emozioni in poco tempo, ed è finita con una partita pazzesca. I ragazzi ci tenevano, volevano centrare questo obiettivo. Non è facile reggere certe pressioni, è stato difficilissimo, in ogni gara sono mancati uno o due titolari, fra squalifiche e infortuni. Una difficoltà enorme. Al traguardo si gode ancora di più".

Sul futuro ha ribadito: "Non pretendo niente, è un mio pensiero che chiarisco prima. Se uno va al Mondiale, non è una cosa che un club di qualsiasi livello può fare. Cosa mi direbbero i giocatori? Mi direbbero: 'Tu cosa vieni a fare?'. Vorrei che ci sedessimo prima per decidere assieme al club. Accetto tutto, gli allenatori vanno sempre su e giù, provo a godermi il percorso e non il risultato. È bello vedere come provi a raccogliere certe cose e ce la fai". Un messaggio ai tifosi: "Sono stati grandi, li ho salutati tanto e ringraziati. Vorrei dirvi le parole di Gatti in spogliatoio: ha fatto i complimenti a tutti quanti, dicendo che questo deve essere il punto di partenza. Ho concordato con lui e c'è stato un grande applauso". A chiudere sui rinforzi: "Lottare per lo scudetto? Tutti al completo e due-tre acquisti mirati, di spessore"

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Tudor, il commento a Dazn

Anche a Dazn, Tudor ha voluto fare i complimenti alla squadra: "Mi sono piaciuti tanto i ragazzi. Non è facile quando vai in svantaggio, complimenti a loro che si sono messi a disposizione dal primo giorno. Tre partite fuori casa contro le dirette concorrenti non erano facili da affrontare".

Sulle problematiche avute: "Le partite sono sempre diverse e noi le abbiamo sempre affrontate senza titolari, squalificati, infortunati. Questa è stata un’enorme difficoltà. La Champions ce la siamo meritata. Futuro? Si saprà presto, è giusto così. Giusto saperlo prima del Mondiale per Club, non ha senso andare senza futuro. Non è corretto, penso che è una cosa logica. Qualsiasi cosa succede nella vita l’accolgo a braccia aperte. Non ne abbiamo parlato, siamo stati concentrati sulle partite".

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