Bellingham, i primi esaltanti report: "È un 2003? Pensavo di aver capito male"

Alle origini di Jude: le parole di Andres Manzano, consulente di mercato del Birmingham, alla vigilia del Clasico tra Barcellona e Real Madrid
Bellingham, i primi esaltanti report: "È un 2003? Pensavo di aver capito male"© EPA

In Spagna c'è tanta attesa in vista della super sfida tra Barcellona e Real Madrid allo Spotify Camp Nou di domani, sabato 28 ottobre alle ore 16:15. Un orario insolito per il match clou dell'11esima giornata della Liga con le due squadre divise soltanto da un punto in classifica: 25 per i blancos, uno in meno per i blaugrana. Ma l'attesa della gara è anche per vedere - non in Inghilterra - all'opera i tanti talenti da una parta e dall'altra, soprattutto Jude Bellingham: l'inglese è sempre più nel cuore dei tifosi e con 11 gol in appena dodici presenze - numeri alla Cristiano Ronaldo - è entrato già nella storia dei galacticos. A Sport, Andres Manzano - consulente sportivo del Birmingham e ds del Cornellà - ha parlato del centrocampista visto giocare per la prima volta con la maglia del club inglese: "Quando mi hanno detto fosse del 2003 non ci credevo e ho dovuto richidere un'altra volta. Ho pensato subito fosse di un altro livello". 

Bellingham, Clotet e il mercato

Andres Manzano ha raccontato le origini di Bellingham e di quanto sia stato importante l'arrivo di Clotet al Birmingham: "L'idea, nel 2019, era quella di fare il pre stagione con la prima squadra, anche se l'allora allenatore, Garry Monk, non la vedeva così. Fortunatamente per Jude, la società ha deciso di cambiare guida tecnica: è arrivato Josep Clotet, con il quale avevamo avuto la fortuna di lavorare a Cornellà una decina di anni prima ed è stato tutto molto più facile perché eravamo d'accordo nella nostra analisi". Nella prima stagione coi grandi "avrebbe dovuto giocare 500 minuti. Ne avevamo parlato anche con la famiglia, ma alla fine ne fece 2300: praticamente ha giocato tutto l'anno in Championship e spesso da titolare".

Da qui è arrivato l'interesse di tante squadre tra cui la Juventus, con l'affare a un passo, e il Manchester United: "Sembrava buono per lui potesse andare a Manchester perché è un club più vicino a Birmigham ma lui e la famiglia hanno optato per il Borussia Dortmund. Ha avuto ragione". I tedeschi l'hanno pagato 30 milioni agli inglesi, cifra record per un giocatore di 17 anni e pochi anni dopo l'hanno ceduto al Real Madrid per oltre 100 milioni. Una stagione importante grazie al ruolo che gli ha cucito addosso Ancelotti: trequartista con licenza d'offendere, bravo negli inserimenti e Manzano è sicuro: "Vincerà il Pallone d'Oro" oltre a essere uno dei candidati per il Golden Boy. 

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