Lo riconoscete? L'ex Juve e il retroscena Ronaldo, "Giocava dove voleva lui"

L'attaccante si racconta parlando anche del suo passato in bianconero e degli allenamenti con il portoghese

Non capita a tanti di poter giocare al fianco di Cristiano Ronaldo. Quando succede, però, non puoi far altro che ammirarlo e imparare da lui, dai suoi modi e dalla sua voglia di migliorarsi per restare in testa ai giocatori più forti del Mondo. Lo dimostrano i suoi cinque palloni d'oro conquistati dopo aver trascinato le squadre alla conquista di trofei importanti. Chi ha avuto questa occasione è Stephy Mavididi, attaccante classe 1998 inglese, ora al Leicester ma con un passato alla Juve al fianco del portoghese. Proprio lui ha raccontato com'è stato allenarsi con lui e gli altri campioni bianconeri oltre a svelare qualche retroscena extra campo su CR7. 

Mavididi, esperienza Juve e Ronaldo

L'attaccante inglese è arrivato alla Juve nella stagione 2018-19 lasciando casa per giocare con l'U23. In bianconero ha trovato anche l'esordio in Serie A con Sarri in panchina. Mavididi ha raccontato al The Sun il retroscena con l'agente: "Non capita tutti i giorni di avere un'opportunità del genere, non vorrai guardarti indietro un giorno e avere dei rimpianti, mi disse il mio procuratore. Così ho preso lezioni di italiano e mi sono abituato alla cultura, con l'obiettivo principale di fare bene in campo".

E sull'esperienza in bianconero: "Davvero bellissimo poter condividere lo spogliatoio con tutti questi giocatori di livello mondiale. Non era un brutto gruppo. C'erano Cristiano Ronaldo, Douglas Costa, Joao Cancelo, Leonardo Bonucci, Miralem Pjanic e potrei stare qui tutto il giorno a nominare tutti i grandi giocatori. Erano anche dei gran lavoratori e vedere come si comportavano in allenamento, in viaggio per le partite, negli alberghi, è stato istruttivo. Mi ha fatto crescere la fiducia in me stesso, sapendo che stavo gareggiando con e contro questi giocatori di livello mondiale, è stato davvero piacevole".

L'attaccante poi è andato nello specifico e ha spiegato com'è stato allenarsi con Ronaldo: "Cristiano ha inventato la sua posizione, ha giocato dove voleva. È stato pazzesco averlo come compagno di squadra. Quando c'è lui in squadra in allenamento si vince, sia che si tratti di partite a campo ridotto che di cross e conclusioni. Ma quando giochi contro di lui è un incubo perché è bravissimo in ogni aspetto del gioco. Non si può semplicemente guardare un giocatore di livello mondiale e dire: 'Lo copierò'. Ognuno è diverso e devi scoprire cosa funziona meglio per te". Poi ha svelato un curioso retroscena sul portoghese...

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Mavididi, Ronaldo e le macchine

Mavididi ha rivelato: "Ogni giorno si presentava all'allenamento con un'auto diversa, che non avevamo mai visto in vita nostra. Erano tutte auto sportive spettacolari, di alta gamma. Ricordo che una volta andò a Monaco per il Gran Premio. Il giorno dopo si presentò con un'incredibile McLaren sportiva, non avevamo mai visto nulla di simile. Credo che la gente gli regalasse auto da provare e lui ne aveva una collezione incredibile. Ma alla fine della giornata, quando lo conosci, è un uomo normale. Lo vedevo al lavoro, in un ambiente professionale, solo un ragazzo che si presentava al lavoro e faceva il suo lavoro!". 

Poi l'attaccante inglese ha continuato sulla sue esperienze: "La Francia è stata una grande opportunità nei primi tre anni, poi ho iniziato a sentire la nostalgia di casa. Ho avuto la sensazione di essere stato in vacanza troppo a lungo e avevo voglia di tornare in Inghilterra. Era il momento giusto per tornare da mia figlia così ho deciso di accettare la proposta del Leicester". Sugli obiettivi: "E' giocare in Premier League con il Leicester. Non ho mai giocato a Wembley, non ci sono mai stato nemmeno per una finale di coppa o per una nazionale inglese. Giocare lì significherebbe molto per me, non mentirò. Ora manca solo una vittoria e voglio che accada".

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Non capita a tanti di poter giocare al fianco di Cristiano Ronaldo. Quando succede, però, non puoi far altro che ammirarlo e imparare da lui, dai suoi modi e dalla sua voglia di migliorarsi per restare in testa ai giocatori più forti del Mondo. Lo dimostrano i suoi cinque palloni d'oro conquistati dopo aver trascinato le squadre alla conquista di trofei importanti. Chi ha avuto questa occasione è Stephy Mavididi, attaccante classe 1998 inglese, ora al Leicester ma con un passato alla Juve al fianco del portoghese. Proprio lui ha raccontato com'è stato allenarsi con lui e gli altri campioni bianconeri oltre a svelare qualche retroscena extra campo su CR7. 

Mavididi, esperienza Juve e Ronaldo

L'attaccante inglese è arrivato alla Juve nella stagione 2018-19 lasciando casa per giocare con l'U23. In bianconero ha trovato anche l'esordio in Serie A con Sarri in panchina. Mavididi ha raccontato al The Sun il retroscena con l'agente: "Non capita tutti i giorni di avere un'opportunità del genere, non vorrai guardarti indietro un giorno e avere dei rimpianti, mi disse il mio procuratore. Così ho preso lezioni di italiano e mi sono abituato alla cultura, con l'obiettivo principale di fare bene in campo".

E sull'esperienza in bianconero: "Davvero bellissimo poter condividere lo spogliatoio con tutti questi giocatori di livello mondiale. Non era un brutto gruppo. C'erano Cristiano Ronaldo, Douglas Costa, Joao Cancelo, Leonardo Bonucci, Miralem Pjanic e potrei stare qui tutto il giorno a nominare tutti i grandi giocatori. Erano anche dei gran lavoratori e vedere come si comportavano in allenamento, in viaggio per le partite, negli alberghi, è stato istruttivo. Mi ha fatto crescere la fiducia in me stesso, sapendo che stavo gareggiando con e contro questi giocatori di livello mondiale, è stato davvero piacevole".

L'attaccante poi è andato nello specifico e ha spiegato com'è stato allenarsi con Ronaldo: "Cristiano ha inventato la sua posizione, ha giocato dove voleva. È stato pazzesco averlo come compagno di squadra. Quando c'è lui in squadra in allenamento si vince, sia che si tratti di partite a campo ridotto che di cross e conclusioni. Ma quando giochi contro di lui è un incubo perché è bravissimo in ogni aspetto del gioco. Non si può semplicemente guardare un giocatore di livello mondiale e dire: 'Lo copierò'. Ognuno è diverso e devi scoprire cosa funziona meglio per te". Poi ha svelato un curioso retroscena sul portoghese...

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