No alla Juve, ni all’Inter. Così Dybala è rimasto con il cerino in mano

Dopo avere rifiutato per mesi il rinnovo del contratto con i bianconeri, giudicandolo inadeguato, l’argentino ha traccheggiato con Marotta che ha ripreso Lukaku e ora tiene Paulo a bagnomaria, dovendo prima sistemare Sanchez. E all’estero solo il Siviglia cerca la Joya
No alla Juve, ni all’Inter. Così Dybala è rimasto con il cerino in mano© www.imagephotoagency.it

La verità è che è sempre una questione di scelta di tempo. Sinora, Dybala e chi ne cura gli interessi non l’hanno azzeccata. A cominciare da quando, in tempi non molto vicini, era l’autunno scorso, la Juve propose all’argentino di prolungare il contratto in scadenza il 30 giugno 2022. Il tira e molla è andato avanti per settimane, sull’entità dell’ingaggio e sulla durata del nuovo rapporto. Tuttavia, a mano a mano che aumentavano le perplessità societarie, causate dalla discontinuità di rendimento del giocatore, il solco fra le parti si allargava, sino a diventare incolmabile, sfociando nella rottura. Poi è arrivata l’Inter.

L'8 giugno

Marotta, che Dybala aveva portato alla Juve e del medesimo è sempre stato un interlocutore privilegiato, ventotto giorni fa ha formulato una proposta articolata e vantaggiosa per l’interessato: 4 anni di contratto, 6 milioni netti a stagione, 1 milione di bonus legato ad almeno il 50 per cento delle presenze, fra campionato e coppe. Ma Antun, l’uomo di fiducia, ha preso tempo una settimana; Marotta non ha eccepito, ma non essendo tipo che rimanga con le mani in mano, si è,buttato a capofitto nell’operazione Lukaku, coronata da un clamoroso successo. Risultato: Lukaku è trionfalmente tornato all’Inter e Dybala è piombato in uno stato di bagnomaria: l’Inter ha precise esigenze di bilancio e deve sottostarvi, quindi prima parte Sanchez e poi arriva Dybala, ma alla condizioni dell’Inter, altrimenti non se ne fa nulla. Tant’è vero che ieri Marotta ha usato l’imperfetto Parlando dell’occasione Dybala, ma forse l’ha fatto apposta per tenere sulla corda controparte. Milan, Roma e Napoli restano alla finestra. RedBird nicchia sull’ex juventino, ritenendo troppo onerosa un’operazione quadriennale per un giocatore che in ottobre compirà 29 anni. I Friedkin e De Laurentiis sono sulla stessa linea, a meno che Dybala, messo alle strette da una situazione che di certo non immaginava mai potesse farlo prigioniero, non riveda al ribasso le sue richieste. Dall’estero, per ora si è fatto vivo solo il Siviglia. Ma Paulo vuole rimanere in Italia.

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