Direste no a 90 milioni di euro netti in 3 anni, cioè a 84 mila.507 euro al giorno, cioè a 3.521 euro all'ora? Romelu Lukaku l'ha fatto, respingendo per la terza volta in due settimane l'astronomica offerta dell'Al-Hilal. È il ricchissimo club saudita pronto a pagare al Chelsea 68 milioni di euro per il cartellino del campione belga. Il quale l'ha detto e ripetuto: vuole solo continuare a giocare nell'Inter.
Il problema, per l'Inter, adesso è capire quale sia il costo dell'operazione poiché i Blues sono eufemisticamente irritati con il giocatore. Il quale, cordialmente se n'infischia. Ha ribadito le sue intenzioni a Zhang e a Marotta, ha respinto anche il pressing milanista in quello che è diventato un derby a tutto campo (Lukaku, Frattesi, Thuram), ma Romelu ha fretta di capire che cosa intenda fare l'Inter che, inizialmente puntava a rinnovare il prestito dell'attaccante.
Lukaku, 90 milioni di furia Chelsea: due di picche agli arabi
Lukaku, intreccio Chelsea-Inter-Milan-Al Hilal
Ora, però, la situazione si è complicata per i nerazzurri: il Chelsea sa che Al-Hilal e Milan (grazie all'operazione Tonali), sono pronti ad acquistare il cartellino del giocatore. Suning deve accelerare, se non vuol perdere l'attaccante che Inzaghi riabbraccerebbe già oggi. La manovra interista su Thuram potrebbe essere solo un diversivo. Potrebbe. Intanto, una soddisfazione per i nerazzurri c'è: Lukaku ha dimostrato che i soldi non sono tutto nella vita.