Allegri e l’estate calda di Max: nessuna proposta dall’Arabia, le novità

Finora il tecnico della Juve non ha ricevuto offerte saudite. E dal suo entourage confermano che non sarebbe interessato. Il tecnico è in vacanza in Sardegna, segue il mercato, ma non quello che lo riguarda

TORINO - Hai voglia a dire che Massimiliano Allegri se ne andrà in Arabia, che di fronte a cifre stratosferiche è difficile opporre un rifiuto. Da settimane l’offertona saudita, 20 milioni a stagione per tre anni poi rilanciata a 30 milioni per ogni annata rispetto all’attuale stipendio di 9 milioni con bonus che gli versa la Juventus, sta facendo impazzire il web con i tifosi divisi sul destino del tecnico livornese. Però, finora, nessuna proposta circostanziata è arrivata direttamente ad Allegri oppure al suo entourage.

Probabilmente sarà nei progetti o nelle intenzioni degli arabi, che stanno facendo man bassa in Europa per portare i campioni a disputare la Saudi League, ingaggiare anche il tecnico della Juventus, ma né a Montecarlo, dove Allegri ha trascorso qualche giorno di vacanza due settimane fa, né in Sardegna, dove si trova al mare adesso, è arrivata l’offerta da capogiro.

Per di più, proprio per le regole del mercato arabo, assai diverse dal resto del mondo, non è emerso neppure il club che vorrebbe Allegri in panchina (si parla di uno tra l’Al-Hilal e l’Al-Ahli Saudi) perché è la Federazione che si fa carico dei trasferimenti e si è posta come obiettivo quello di ingaggiare top player e allenatori per i club principali così da rendere appetibile e trasformare il campionato saudita in uno dei primi cinque al mondo, come ha rivelato Cristiano Ronaldo, attaccante dell’Al Nassr, nella sua ultima intervista.

E la notizia di ieri, con Gennaro Gattuso corteggiato dagli arabi, lo conferma: l’ex tecnico del Valencia starebbe trattando neppure con la Federazione ma direttamente con il primo ministro saudita. Quest’ultimo, quando e se troverà l’accordo economico con l’allenatore, gli proporrà poi il progetto tecnico di una delle squadre più importanti del Paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In panchina

A dispetto del can can mediatico, con il web scatenato anche sul nome dell’ipotetico successore sulla panchina bianconera (da Zidane a Tudor), Allegri è in questo momento saldamente il tecnico della Juventus per la prossima stagione. Anche se è (ed è stato) oggetto di feroci critiche da parte dei tifosi, che hanno mal digerito il gioco espresso dalla squadra nell’ultima annata: le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il club non sono un alibi perché ben prima la Juventus era vergognosamente caduta in casa del Maccabi Haifa uscendo dalla Champions e anche in campionato aveva rimediato figuracce imbarazzanti.

Non solo, anche all’interno della società e della squadra Allegri era oggetto di una divisione che, adesso, anche per il bene del club, appare ricompattata.

A dispetto di un’offerta al momento non ancora arrivata (e chissà se mai arriverà), la volontà di Allegri è quella di allenare la Juventus: alle persone a lui vicino ha spiegato le sue intenzioni, cioè di non voler ascoltare nessuna sirena araba, ma di essere concentrato sul progetto che più gli interessa, ovvero rilanciare la Juventus, forte anche di un contratto fino al 2025. Nessun segnale di cedimento da parte del tecnico, ma il ferreo proposito di voler continuare in bianconero per riscattare l’annata deludente (ma anche quella precedente non era stata delle migliori, con zero titoli vinti) e riannodare il filo con le tante stagioni vincenti che hanno caratterizzato gli anni della sua prima avventura a Torino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il mercato

Ovvio che siamo soltanto a fine giugno e che il mercato può riservare sempre sorprese: la situazione al momento è questa, ma non si può neppure escludere che nelle prossime settimane gli arabi ufficializzino davvero ad Allegri o al suo entourage una proposta, magari da 100 milioni in tre anni, che potrebbe far vacillare i buoni propositi allegriani.

E allora il tecnico livornese dovrà compiere non soltanto una scelta professionale, ma anche di vita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Hai voglia a dire che Massimiliano Allegri se ne andrà in Arabia, che di fronte a cifre stratosferiche è difficile opporre un rifiuto. Da settimane l’offertona saudita, 20 milioni a stagione per tre anni poi rilanciata a 30 milioni per ogni annata rispetto all’attuale stipendio di 9 milioni con bonus che gli versa la Juventus, sta facendo impazzire il web con i tifosi divisi sul destino del tecnico livornese. Però, finora, nessuna proposta circostanziata è arrivata direttamente ad Allegri oppure al suo entourage.

Probabilmente sarà nei progetti o nelle intenzioni degli arabi, che stanno facendo man bassa in Europa per portare i campioni a disputare la Saudi League, ingaggiare anche il tecnico della Juventus, ma né a Montecarlo, dove Allegri ha trascorso qualche giorno di vacanza due settimane fa, né in Sardegna, dove si trova al mare adesso, è arrivata l’offerta da capogiro.

Per di più, proprio per le regole del mercato arabo, assai diverse dal resto del mondo, non è emerso neppure il club che vorrebbe Allegri in panchina (si parla di uno tra l’Al-Hilal e l’Al-Ahli Saudi) perché è la Federazione che si fa carico dei trasferimenti e si è posta come obiettivo quello di ingaggiare top player e allenatori per i club principali così da rendere appetibile e trasformare il campionato saudita in uno dei primi cinque al mondo, come ha rivelato Cristiano Ronaldo, attaccante dell’Al Nassr, nella sua ultima intervista.

E la notizia di ieri, con Gennaro Gattuso corteggiato dagli arabi, lo conferma: l’ex tecnico del Valencia starebbe trattando neppure con la Federazione ma direttamente con il primo ministro saudita. Quest’ultimo, quando e se troverà l’accordo economico con l’allenatore, gli proporrà poi il progetto tecnico di una delle squadre più importanti del Paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Allegri e l’estate calda di Max: nessuna proposta dall’Arabia, le novità
2
In panchina
3
Il mercato