Nico Gonzalez, è la settimana Juve: cosa manca per chiudere, cifre e formula

Thiago Motta ha fretta soprattutto per completare la dotazione degli esterni d’attacco che attualmente può contare solo su Weah e Yildiz

TORINO - Il “bollino nero” per il traffico c’entra poco per il rinvio, ma almeno Nicolas “Nico” Gonzalez e il suo autista hanno evitata di rimanere bloccati in qualche ingorgo sulla infuocata direttrice Firenze-Torino. Ma, stavolta, sembra davvero solo questione di tempo e di incastri di mercato, più che di traffico sulle autostrade: la Fiorentina è pronta a liberare l’argentino (che ieri non ha neppure partecipato all’amichevole in Germania contro il Friburgo) ma prima vuole essere certa di poter contare sull’ingresso di Gudmundsson dal Genoa. Anche in questo caso il trasferimento dovrebbe essere oramai apparecchiato con i viola pronti a versare i 25 milioni totali (tra prestito oneroso e riscatto obbligato) per assicurarsi l’islandese, nonostante i malumori di Alberto Gilardino e del tifo genoano.

Nico Gonzalez-Juve, ci siamo

Poi, appunto, toccherà alla cessione di Gonzalez alla Juventus: una operazione intorno ai 30 milioni che i bianconeri potrebbero “caricare” sul bilancio successivo se riusciranno a convincere i dirigenti viola al prestito. Distinte, invece, le discussioni che riguardano possibili viaggi verso i viola: da Kostic a McKennie fino ad Arthur sono in ballo. Ma la priorità resta l’argentino perché Thiago Motta ha fretta soprattutto per completare la dotazione degli esterni d’attacco che ora può contare solo su Weah e Yildiz, visto che persiste la linea dell’ostracismo progettuale nei confronti di Chiesa, non convocato neppure per l’amichevole di oggi in Svezia contro l’Atletico Madrid.

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Le altre piste

E, insomma, da domani ogni giorno sarà buono per la fumata bianca e per l’arrivo dell’esterno argentino alla Continassa, in vista del debutto in campionato di lunedì 19 in casa contro il Como. E Gonzalez (per lui quadriennale a 3,6 milioni netti l’anno) garantirebbe maggiori soluzioni per il tecnico bianconero - a destra sulla fascia, ruolo che predilige, ma anche sulla sinistra e perfino accentrato accanto o alle spalle di Vlahovic - per poter variare sistema di gioco (sempre fluido eh, per carità) in corso d’opera. Thiago aspetta, Giuntoli lavora e con i suoi collaboratori valuta altre opzioni in aggiunta per gli esterni offensivi perché, in persistenza della situazione Chiesa, un solo arrivo in più non basterebbe. I candidati restano gli stessi i cui nomi si sono rincorsi in queste settimane, con qualche spiffero che riporta d’attualità pure Sancho la cui situazione con lo United sembrava invece appianata.

Da tenere d’occhio, come buona norma nelle fasi finali del calciomercato, così come non va trascurata la (flebile) pista che riguarda Sterling a patto, però, che vi siano condizioni favorevoli da parte del Chelsea. Le prime scelte, però, restano una tra Galeno e Conceiçao del Porto: bottega cara, però. Ora, comunque, la priorità è di evitare sorprese con Nico Gonzalez.

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TORINO - Il “bollino nero” per il traffico c’entra poco per il rinvio, ma almeno Nicolas “Nico” Gonzalez e il suo autista hanno evitata di rimanere bloccati in qualche ingorgo sulla infuocata direttrice Firenze-Torino. Ma, stavolta, sembra davvero solo questione di tempo e di incastri di mercato, più che di traffico sulle autostrade: la Fiorentina è pronta a liberare l’argentino (che ieri non ha neppure partecipato all’amichevole in Germania contro il Friburgo) ma prima vuole essere certa di poter contare sull’ingresso di Gudmundsson dal Genoa. Anche in questo caso il trasferimento dovrebbe essere oramai apparecchiato con i viola pronti a versare i 25 milioni totali (tra prestito oneroso e riscatto obbligato) per assicurarsi l’islandese, nonostante i malumori di Alberto Gilardino e del tifo genoano.

Nico Gonzalez-Juve, ci siamo

Poi, appunto, toccherà alla cessione di Gonzalez alla Juventus: una operazione intorno ai 30 milioni che i bianconeri potrebbero “caricare” sul bilancio successivo se riusciranno a convincere i dirigenti viola al prestito. Distinte, invece, le discussioni che riguardano possibili viaggi verso i viola: da Kostic a McKennie fino ad Arthur sono in ballo. Ma la priorità resta l’argentino perché Thiago Motta ha fretta soprattutto per completare la dotazione degli esterni d’attacco che ora può contare solo su Weah e Yildiz, visto che persiste la linea dell’ostracismo progettuale nei confronti di Chiesa, non convocato neppure per l’amichevole di oggi in Svezia contro l’Atletico Madrid.

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