Inter, il gesto di Lukaku dopo l’Atalanta: vuole scavalcare Dzeko e restare

A metà giugno l’attaccante torna al Chelsea come da contratto, ma la sua volontà è quella di vestire ancora la maglia nerazzurra

"Io resto qui". Romelu Lukaku l’ha mimato con decisione dopo il gol con cui sabato sera ha stappato Inter-Atalanta dopo neanche un minuto. Un gol sulla carta semplice, ma che ha confermato una volta di più il suo strepitoso momento di forma, soprattutto realizzativa. Dal 23 aprile, infatti, Lukaku da centravanti titolare dell’Inter in campionato ha realizzato la bellezza di 7 gol in sei partite - a segno nelle ultime quattro di fila -, con 3 assist per completare l’opera. L’Inter, se si esclude il rotondo successo di Verona (6-0), partita nella quale il belga non ha giocato riposando in panchina, nelle restanti sei gare disputate dal successo per 3-0 di Empoli ha messo insieme 16 gol e Lukaku ha partecipato a 10 di essi. Se l’Inter è passata da metà aprile, ovvero dopo il ko interno col Monza, dal rischiare di non entrare nelle prime quattro a staccare il biglietto per la Champions ’23-24 con un turno di anticipo, gran parte del merito lo deve al belga. Che sui social ha festeggiato il traguardo postando diverse foto, alcune con l’amico Lautaro Martinez, e scrivendo: "Benvenuti al LuLa Park". Post commentato, fra gli altri, anche da Alessandro Bastoni che, col sorriso ripensando alla prima metà di stagione dell’attaccante, ha così scritto: "Bravo Rome, finalmente è atterrato l'aereo da Londra". Aereo che Lukaku dovrà riprendere a metà giugno per tornare al Chelsea, come da contratto per fine prestito, ma la sua volontà, come fatto capire ad ampi gesti anche sabato sera, è quella di rimanere a Milano. Lo sa l'Inter, lo sa il Chelsea, lo scoprirà anche Pochettino, prossimo allenatore dei londinesi. Ma la trattativa fra Inter e Blues entrerà nel vivo più avanti, oggi la testa è su altro.

Inter, Lukaku punta la finale di Champions

Lukaku tornerà a Londra solamente a metà giugno e non già dopo il primo weekend del prossimo mese, perché sabato 10 sarà impegnato con i compagni nella finale di Champions a Istanbul. Appuntamento che il belga vorrebbe disputare da protagonista. Il suo rendimento sul campo spinge per un impiego dal primo minuto contro il Manchester City, ma lo stato delle cose, ad oggi, prevede per Lukaku un ruolo da attore non protagonista. O meglio. Inzaghi ha raggiunto l’ultimo atto della Champions con la coppia Lautaro Martinez-Dzeko, sempre titolari dagli ottavi alla semifinale, e con loro pensa di cominciare la battaglia dell’Ataturk. Lukaku sarà “l’arma” da utilizzare nella ripresa, se già dopo 55-60 minuti o poco dopo, molto dipenderà dall’andamento della partita. Chiaramente quanto fatto da Lukaku nell’ultimo mese, ma anche nel 2023 rispetto a Dzeko - 12 gol per “Big Rom”, solo 5 per il “Cigno di Sarajevo” - sta facendo sorgere dei dubbi nella testa di Inzaghi e i prossimi tredici giorni avranno un peso nella scelta del tecnico che sta già studiando la squadra di Guardiola e quale sia il piano gara migliore da attuare, dunque se partire con Dzeko o Lukaku. Oggi l'ex City può però dirsi in vantaggio, diciamo con una percentuale vicina al 51%: ma Romelu spinge.

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