Inzaghi, rinuncia con promessa: il patto stipulato con l’Inter

L’allenatore nerazzurro è disposto a lavorare in scadenza, ma si aspetta una conferma dal mercato
Inzaghi, rinuncia con promessa: il patto stipulato con l’Inter© Marco Canoniero

Il rinnovo può attendere, Lukaku no. Il patto stretto da Simone Inzaghi con l’Inter è chiaro. L’allenatore è disposto a iniziare la stagione con il contratto in scadenza (nonostante il peso dei risultati raggiunti nell’annata appena andata agli archivi...), però ha chiesto a gran voce di poter lavorare ancora con il centravanti belga che deve essere la pietra angolare di un’Inter che punta allo scudetto della seconda stella. Non deve stupire il fatto che Inzaghi non rincorra il rinnovo: pure nell’ultima stagione alla Lazio ha lavorato in scadenza di contratto (e l’addio non è stato certamente dovuto a questo) e, più in generale, come sottolineato dopo la vittoria in Coppa Italia con la Fiorentina, ritiene che, se non c’è la fiducia, per sciogliere un contratto bastano pochi giorni. Non c’è poi problema che questo possa delegittimare l’allenatore agli occhi della squadra, anche perché Inzaghi la fiducia l’ha conquistata sul campo. Piuttosto fa riflettere la linea dettata da Giuseppe Marotta che pure nell’ultima stagione, prima di essere smentito dai risultati, era stato il più critico nel giudicare l’operato dell’allenatore.

Inter, Simone Inzaghi ancora sotto esame

La scelta di congelare il discorso rinnovo fino a ottobre (ma Steven Zhang potrebbe anche accorciare i tempi della firma, memore di quanto Inzaghi ha fatto incassare al club) è strettamente connessa al malcontento dell’amministratore delegato su come è finito il campionato: l’Inter, secondo il giudizio di Marotta, anche nelle difficoltà (gli infortuni di Lukaku e Brozovic), avrebbe dovuto essere più competitiva in Serie A, mentre soltanto grazie a un grande rush finale è riuscita a riacciuffare la posizione Champions. Agli atti restano però le dodici sconfitte, decisamente troppe per un’Inter che nella stagione precedente aveva perso lo scudetto solo in volata contro il Milan. È evidente che Marotta, prima di prolungare il contratto a Inzaghi, voglia vedere quale sarà l’approccio della squadra alla stagione, considerato che l’anno scorso i problemi erano iniziati già nel pre-campionato.

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Inter, Inzaghi chiede il rinnovo di Lukaku

Inzaghi è disposto ad accettare la “sfida”. A lui, come sottolineato, più che il rinnovo, interessa che la squadra sia competitiva e attrezzata per puntare agli obiettivi che gli vengono chiesti. E, in tal senso, ha posto in cima ai suoi desiderata il nome di Lukaku. Giocatore che l’anno scorso l’allenatore ha coccolato, aiutato nei momenti di difficoltà potendo infine tastare con mano quanto sia determinante avere nel motore un centravanti così se sta bene. I numeri nella volata che ha portato l’Inter a chiudere al terzo posto, sono emblematici: Lukaku ha giocato da titolare 7 partite delle ultime 8 gare in campionato (è rimasto in panchina per 90’ a Verona) e l’Inter ne ha vinte 6, perdendo solo a Napoli con una squadra però imbottita di seconde linee. E Il suo ruolino stato impressionante: 7 gol e 4 assist. Da lì vogliono ripartire Inzaghi e il suo staff confidando come l’infortunio, con ricaduta, patito a fine 2022 sia l’eccezione per un giocatore che in carriera non aveva mai patito guai seri. Inzaghi si aspetta che l’Inter riesca a trovare una soluzione che possa soddisfare le richieste del Chelsea dopo che i Blues hanno detto no a un prestito-bis. La strada maestra potrebbe essere un prestito molto oneroso ma con diritto di riscatto: la cifra complessiva dell’affare dovrebbe essere pari a 43 milioni (quanto peserà a bilancio il cartellino di Big Rom nel 2024/25) anche se i Blues potrebbero comunque accettare di cedere subito Lukaku a quella cifra, anche facendo una pesante minusvalenza (oggi è a bilancio per 65 milioni) pur di liberarsi dell’ingaggio. Quasi scontato pensare che l’Inter, al massimo, possa seguire la prima via, che è comunque alquanto tortuosa.

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Il rinnovo può attendere, Lukaku no. Il patto stretto da Simone Inzaghi con l’Inter è chiaro. L’allenatore è disposto a iniziare la stagione con il contratto in scadenza (nonostante il peso dei risultati raggiunti nell’annata appena andata agli archivi...), però ha chiesto a gran voce di poter lavorare ancora con il centravanti belga che deve essere la pietra angolare di un’Inter che punta allo scudetto della seconda stella. Non deve stupire il fatto che Inzaghi non rincorra il rinnovo: pure nell’ultima stagione alla Lazio ha lavorato in scadenza di contratto (e l’addio non è stato certamente dovuto a questo) e, più in generale, come sottolineato dopo la vittoria in Coppa Italia con la Fiorentina, ritiene che, se non c’è la fiducia, per sciogliere un contratto bastano pochi giorni. Non c’è poi problema che questo possa delegittimare l’allenatore agli occhi della squadra, anche perché Inzaghi la fiducia l’ha conquistata sul campo. Piuttosto fa riflettere la linea dettata da Giuseppe Marotta che pure nell’ultima stagione, prima di essere smentito dai risultati, era stato il più critico nel giudicare l’operato dell’allenatore.

Inter, Simone Inzaghi ancora sotto esame

La scelta di congelare il discorso rinnovo fino a ottobre (ma Steven Zhang potrebbe anche accorciare i tempi della firma, memore di quanto Inzaghi ha fatto incassare al club) è strettamente connessa al malcontento dell’amministratore delegato su come è finito il campionato: l’Inter, secondo il giudizio di Marotta, anche nelle difficoltà (gli infortuni di Lukaku e Brozovic), avrebbe dovuto essere più competitiva in Serie A, mentre soltanto grazie a un grande rush finale è riuscita a riacciuffare la posizione Champions. Agli atti restano però le dodici sconfitte, decisamente troppe per un’Inter che nella stagione precedente aveva perso lo scudetto solo in volata contro il Milan. È evidente che Marotta, prima di prolungare il contratto a Inzaghi, voglia vedere quale sarà l’approccio della squadra alla stagione, considerato che l’anno scorso i problemi erano iniziati già nel pre-campionato.

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