Inter, con Samardzic più occasioni: l’analisi tecnica del centrocampista

Il suo palleggio ragionato può essere utile contro le squadre chiuse. Il serbo potrebbe indurre Inzaghi a variare assetto tattico
Inter, con Samardzic più occasioni: l’analisi tecnica del centrocampista© Marco Canoniero/sync

E così, salvo colpi di scena, Lazar Samardzic raggiunge Davide Frattesi nel nuovo centrocampo che l’Inter metterà a disposizione di Simone Inzaghi. In appena due annate di Serie A (è stato acquistato dall’Udinese nel 2021) il serbo ha convinto la società nerazzurra a investire su di lui, dopo le 7 reti e i 6 registrati dal suo arrivo nel nostro campionato. L’esplosione di Samardzic è venuta proprio nel torneo appena concluso quando il centrocampista è diventato parte importante della formazione friulana, con la quale ha registrato 37 presenze in campionato, segnato 5 gol e prodotto 4 assist: il serbo è così diventato il più giovane giocatore (è un classe 2002) ad aver segnato almeno 4 gol e ad aver prodotto almeno 4 assist nella Serie A 2022-23. Nonostante l’ampia concorrenza nel centrocampo friulano (rappresentata da Roberto Pereyra, Sandi Lovric e Tolgay Arslan) Samardzic è riuscito a ritagliarsi un suo spazio nella formazione di Andrea Sottil. E questo anche se il tecnico bianconero ha utilizzato come sistema base un 3-5-2 che non prevede l’utilizzo di un trequartista.

Samardzic, da 10 di qualità a mezzala

Samardzic nasce infatti da numero 10 di grandi qualità, ma si è saputo adattare anche come mezzala nel centrocampo a tre dell’Udinese. Partendo da questa posizione il giocatore nativo di Berlino riusciva a contribuire sia alla fase di costruzione che a quella di sviluppo della squadra, mettendo in evidenza il proprio bagaglio tecnico, come confermato dal dato relativo ai passaggi precisi prodotti (85.4%). Detto questo, Samardzic dà il meglio di sé nella metà campo offensiva: al di là dei gol e degli assist infatti il neointerista quest’anno ha creato ben 48 occasioni (soltanto Pereyra ne ha registrare di più nell’Udinese) e prodotto 18 i tiri in porta (lo stesso dato di Lovric e solo quattro in meno di Beto). Agendo sulla trequarti offensiva Samardzic può far valere le sue caratteristiche da mezzala di possesso ed il suo buon dribbling (45.2% riusciti). Con Hakan Calhanoglu titolare come play (e Kristjan Asllani come alternativa), l’ex Udinese va a infoltire un reparto di mezzali comprendente anche Henrix Mkhitaryan, Nicolò Barella e il già citato Frattesi.

Samardzic, palleggio ragionato per l'Inter

All’interno di una mediana fortemente offensiva e, sulla carta, verticale, Samardzic va a portare un palleggio più ragionato, che potrebbe rivelarsi estremamente utile soprattutto contro quelle squadre che andranno ad affrontare l’Inter difendendosi con un blocco medio-basso. In una squadra dove spesso l’anno scorso agli interni di centrocampo veniva chiesto di aprirsi per liberare linee di passaggio dirette dalla zona di costruzione alle punte, con Samardzic in campo i nerazzurri avrebbero a disposizione un elemento da abbassare per aiutare Calhanoglu nel primo possesso o da alzare prontamente in zona di rifinitura. Tutto ciò senza escludere la possibilità che Inzaghi inverta il triangolo di centrocampo, passando ad una disposizione 2-1 col trequartista o ricorra ad una soluzione con due numeri dieci alle spalle di un attaccante centrale (Samardzic e un Lautaro più arretrato dietro a Thuram).

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