Mercato Inter, da Zielinski a Taremi: i nomi per allungare la rosa

Non solo il centrocampista del Napoli e l'attaccante del Porto, si guarda a due atalantini per mettere ancora più qualità dietro ai titolari

MILANO - Altro giro, altro incontro. Ieri, grazie a un vertice in sede con l’intermediario che cura l’affare, sono stati fatti ulteriori passi avanti per perfezionare gli accordi con Mehdi Taremi. L’iraniano del Porto, che a fine stagione potrà prendere passaporto portoghese (quindi comunitario), firmerà un triennale a 3 milioni più bonus a stagione e andrà a completare l’attacco, a meno che non si muova qualcosa intorno ad Arnautovic (Sanchez lascerà libero lo slot per il nuovo arrivato). Presto verrà completato pure il puzzle che risponde al nome di Piotr Zielinski, l’altro rinforzo proveniente, lui via Napoli, dal mercato degli svincolati (3 anni con opzione a 4,5 milioni a stagione). Obiettivo primario di Piero Ausilio e Dario Baccin è quello di rendere ancora più qualitative le “coppie” a disposizione di Simone Inzaghi per il suo 3-5-2. L’aspirazione massima è avere venti giocatori di movimento perfettamente intercambiabili e pure un “co-titolare” (per usare un’espressione cara all’ad Marotta) in porta.

Mercato Inter: Musso e il retroscena estivo 

E qui presto andrà aperto il file legato a Emil Audero che per restare all’Inter andrà comprato dalla Sampdoria, con il valore del cartellino già stabilito in 6,5 milioni. Le parti potrebbero anche trovare qualche contropartita, magari tra i canterani nerazzurri, per rendere l’affare a impatto zero. Oppure - scenario sempre più probabile - l’Inter potrebbe sfruttare quanto offre il mercato e non è sfuggito a latitudini nerazzurre il fatto che Juan Musso, dopo essere stato superato da Carnesecchi, a Bergamo viva ormai da “separato in casa”. L’argentino all’Inter verrebbe di corsa come dimostra il retroscena emerso alla fine del mercato estivo in base a cui Musso avrebbe detto sì all’ipotesi di fare da chiocchia a Trubin, qualora fosse stato ingaggiato l’ucraino (Sommer non avrebbe invece lasciato il Bayern senza avere garanzie di titolarità). Poi tutti sanno come è andata ma il portiere - pallino di Ausilio dai tempi di Udine - non ha perso la speranza di accasarsi a Milano. A bilancio Musso pesa per poco più di 5 milioni, valore quindi non molto distante da quello di Audero, un buon motivo - unito alla volontà del giocatore - per tenere i fari accesi sul possibile incastro, sempre che Musso non cambi squadra già entro la fine del mercato, ma l’ipotesi - già negata da Percassi - è resa problematica anche per il fatto che andrebbe garantito a Gian Piero Gasperini un altro portiere all’altezza considerato che l’Atalanta è ancora in corsa in tutte le manifestazioni.

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Gli occhi su Holm e la corsa a Bergvall. Definita la cessione di Sensi

Altro giocatore che piace tantissimo ad Ausilio è Emil Holm che l’Atalanta riscatterà dallo Spezia per 8,5 milioni. Lo svedese era stato valutato molto attentamente prima di virare su Cuadrado e per questo continua a essere monitorato con grande attenzione dagli 007 del ds. Un esterno servirà pure in estate, considerato che tutto porta alla cessione di Dumfries. Il profilo del prescelto dipenderà da come avrà ingranato in questi mesi Tajon Buchanan: se il canadese darà garanzie di poter essere titolare nell’Inter che verrà, il profilo di Holm - che già conosce il campionato italiano, cosa non da poco - sarà da tenere in seria considerazione; in caso contrario possibile che l’Inter punti su un giocatore più esperto.

Restando a latitudini nordiche, l’Inter ha preso informazioni propedeutiche a iscriversi alla corsa per Lucas Bergvall, 17enne talento del Djurgarden che fa gola alle big di mezza Europa (con il Barcellona in prima fila). Più prosaicamente oggi è atteso l’incontro per sistemare il trasferimento di Stefano Sensi al Leicester: in caso di promozione in Premier e in base alle presenze del centrocampista, il club nerazzurro potrebbe arrivare a incassare circa due milioni: non male per un giocatore che si svincola a giugno.

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MILANO - Altro giro, altro incontro. Ieri, grazie a un vertice in sede con l’intermediario che cura l’affare, sono stati fatti ulteriori passi avanti per perfezionare gli accordi con Mehdi Taremi. L’iraniano del Porto, che a fine stagione potrà prendere passaporto portoghese (quindi comunitario), firmerà un triennale a 3 milioni più bonus a stagione e andrà a completare l’attacco, a meno che non si muova qualcosa intorno ad Arnautovic (Sanchez lascerà libero lo slot per il nuovo arrivato). Presto verrà completato pure il puzzle che risponde al nome di Piotr Zielinski, l’altro rinforzo proveniente, lui via Napoli, dal mercato degli svincolati (3 anni con opzione a 4,5 milioni a stagione). Obiettivo primario di Piero Ausilio e Dario Baccin è quello di rendere ancora più qualitative le “coppie” a disposizione di Simone Inzaghi per il suo 3-5-2. L’aspirazione massima è avere venti giocatori di movimento perfettamente intercambiabili e pure un “co-titolare” (per usare un’espressione cara all’ad Marotta) in porta.

Mercato Inter: Musso e il retroscena estivo 

E qui presto andrà aperto il file legato a Emil Audero che per restare all’Inter andrà comprato dalla Sampdoria, con il valore del cartellino già stabilito in 6,5 milioni. Le parti potrebbero anche trovare qualche contropartita, magari tra i canterani nerazzurri, per rendere l’affare a impatto zero. Oppure - scenario sempre più probabile - l’Inter potrebbe sfruttare quanto offre il mercato e non è sfuggito a latitudini nerazzurre il fatto che Juan Musso, dopo essere stato superato da Carnesecchi, a Bergamo viva ormai da “separato in casa”. L’argentino all’Inter verrebbe di corsa come dimostra il retroscena emerso alla fine del mercato estivo in base a cui Musso avrebbe detto sì all’ipotesi di fare da chiocchia a Trubin, qualora fosse stato ingaggiato l’ucraino (Sommer non avrebbe invece lasciato il Bayern senza avere garanzie di titolarità). Poi tutti sanno come è andata ma il portiere - pallino di Ausilio dai tempi di Udine - non ha perso la speranza di accasarsi a Milano. A bilancio Musso pesa per poco più di 5 milioni, valore quindi non molto distante da quello di Audero, un buon motivo - unito alla volontà del giocatore - per tenere i fari accesi sul possibile incastro, sempre che Musso non cambi squadra già entro la fine del mercato, ma l’ipotesi - già negata da Percassi - è resa problematica anche per il fatto che andrebbe garantito a Gian Piero Gasperini un altro portiere all’altezza considerato che l’Atalanta è ancora in corsa in tutte le manifestazioni.

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