Inter, vendere per rinnovarsi
Ma c’è dell’altro. Vero è che il Mondiale per club, la prossima Champions in versione extralarge e un miglioramento generale dei conti (arriverà pure un nuovo sponsor di maglia, vale a dire Betsson) sono tutti fattori molto positivi per il bilancio, però è altrettanto vero che nell’ultima stagione, chiusa con la finale di Champions, il mercato in entrata è stato interamente finanziato dalle uscite. Il saldo deve essere zero e questo costringerà Marotta e Ausilio a valutare con attenzione ogni offerta in arrivo. Al netto degli svincolati in arrivo (Taremi e Zielinski che andranno a sostituire Sanchez e Klaassen), i bersagli per puntellare l’organico sono un altro difensore centrale e un attaccante che sappia portare dribbling al reparto, identikit che corrispondono ad Alessandro Buongiorno (su cui è in pressing tutta la colonia di interisti in Nazionale) e Albert Gudmundsson. Per uno strano scherzo del destino (ma forse no...) Torino e Genoa valutano i loro gioielli 40 milioni l’uno, la cifra che l’Inter potrebbe incassare per Thuram. Posto che è volontà dell’Inter inserire delle contropartite per abbassare il prezzo dei cartellini (Zanotti, Esposito, Satriano, Oristanio in caso di mancato riscatto del Cagliari), è impensabile riuscire a centrare obiettivi tanto ambiziosi senza avere un tesoretto in cassa. E se da Parigi dovesse arrivare l’offertona...