Quando scrisse che “del doman non v’è certezza”, Lorenzo il Magnifico si riferiva alla vita in generale, ma l’affermazione si adatta benissimo al calcio, specialmente d’estate.una certezza, però, che la Juventus 2023-2024 sia stata progettata e abbia appena cominciato a essere costruita, con il riscatto di Milik dal Marsiglia, come la Juventus di Massimiliano Allegri.
Il che significa che da settimane società e allenatore - e per società si intende anche chi della dirigenza non fa ancora parte, ma lo farà a breve e con ruolo di primissimo piano - hanno preso la comune decisione di affrontare assieme la prossima stagione e sulla base di quella decisione stanno operando. Poi la citazione del Magnifico resta valida: la Juventus si è trovata a dover cercare un allenatore addirittura dopo un giorno di ritiro, quando scelse proprio Allegri per sostituire il dimissionario Conte, figurarsi se a due settimane dal raduno si possono fare affermazioni assolute e scolpire percentuali del 100 per 100.
Continuerà ad essere così
Da qualche settimana fino ad oggi, però, e tutto indica che continuerà ad essere così, da ogni mossa della società bianconera sono emerse la determinazione ad andare avanti con Allegri e la convinzione che il tecnico la pensi allo stesso modo. A cominciare proprio dalla pianificazione delle mosse, quelle fatte, quelle in corso e quelle future. Tutte programmate negli incontri tra i dirigenti, Giovanni Manna in primis, e il tecnico andati in scena alla Continassa dopo la fine del campionato. Una di quelle mosse è già andata a buon fine e l’abbiamo citata all’inizio: il riscatto di Milik, giocatore che Allegri aveva chiesto nella scorsa estate e che stima molto per le doti tecniche e la capacità di giocare da prima come da seconda punta.