Weah e gli altri
A breve a Milik si aggiungerà il primo vero e proprio nuovo innesto: Timothy Weah. Un esterno tecnico in grado di giocare sia in un tridente sia come esterno a tutta fascia, ideale sostituto di Cuadrado, dunque, capace rendersi utile sia in caso di conferma del 3-5-2 sia in caso di ritorno al 4-3-3. Come Timothy Castagne, altro obiettivo per la fascia destra dove può fare il terzino in una difesa a quattro o l’esterno in un 3-5-2. Così come può fare sulla corsia mancina Fabiano Parisi, oggi probabilmente il principale candidato a seguire Weah nella lista degli acquisti bianconera.
Acquisti che portano l’imprimatur di Allegri anche per quanto riguarda lo staff oltre che per quanto riguarda la squadra. Per sostituire Paolo Bianco, entrato un anno fa nel gruppo di lavoro del tecnico livornese e appena passato al Modena per dedicarsi alla carriera di allenatore, è infatti in arrivo dal Sassuolo Francesco Magnanelli. Che non solo era uno dei collaboratori di un tecnico che Allegri stima molto come Alessio Dionisi, ma del Sassuolo era un pilastro da quando i neroverdi vinsero campionato e Supercoppa di Serie C1 nel 2007-08, proprio con Allegri in panchina. Ed è stato proprio il tecnico bianconero a cercarlo, come alcuni giorni fa aveva rivelato lo stesso Magnanelli alla Gazzetta di Modena: «C’è stato un confronto con Allegri e ci sto pensando».
Allegri e Rabiot
C’è anche qualcun’altro che “ci sta pensando” dopo un confronto con Allegri. È Adrien Rabiot, della cui situazione potete leggere più approfonditamente a pagina 4. Qui basta ricordare che se la Juventus pur di convincerlo a restare gli ha offerto un solo anno di contratto con lo stesso stipendio dell’accordo in scadenza (così il francese sarà comunque libero di andarsene tra 12 mesi se la Juve non fosse riuscita a rilanciarsi), è perché Allegri (e non solo lui) lo ritiene fondamentale per costruire una squadra competitiva. E se il francese sta pensando di restare in una Juventus che non giocherà la Champions e forse nessuna coppa europea, da un lato è sicuramente perché non ha ricevuto proposte irrinunciabili, dall’altro perché in Allegri ha trovato un tecnico capace di esaltarlo come nessun altro prima. Ed è convinto, nel caso decida davvero di restare, di ritrovarlo alla Continassa tra due settimane.