Rabiot, prova di forza Juve: così Manna ha esaudito il desiderio di Allegri

Il francese firma fino al 2024: "Qui mi sento a casa. Ha vinto il cuore, darò tutto". L’accordo pareva lontano senza Champions e con la forte concorrenza inglese

TORINO - Oui, monsieur Adrien Rabiot ha firmato il tanto atteso prolungamento di contratto con la Juventus. Un’ulteriore stagione, scadenza 30 giugno 2024, a una base fissa del tutto analoga ai 7 milioni (poco più di 9 a bilancio al lordo, grazie ai benefici del Decreto Crescita) percepiti nelle sue prime quattro stagioni a Torino. Ma dietro clessidre e cavalli, emoticon che sui social bianconeri ieri hanno scandito le ore precedenti all’annuncio, c’è molto di più.

Perché la conferma del francese in organico – una delle richieste più pressanti da parte di Allegri nei summit di mercato che hanno anticipato la sua partenza per le vacanze in Sardegna – rappresenta a tutti gli effetti una prova di forza da parte del club. Che, nonostante la burrascosa ultima annata e l’assenza forzata dalla prossima Europa che conta, è riuscito a invertire la tendenza del momento: il centrocampista, a dispetto dei milionari ammiccamenti inglesi e arabi, resterà in Italia. E, così, l’auspicato risorgimento in casa Juventus potrà germogliare (anche) da una delle principali certezze dell’ultimo campionato. Mica poco.   

Rabiot-Juve, scelta di cuore

Rabiot, insomma, non ha ascoltato le pure e sole logiche di portafoglio, a maggior ragione di fronte a una proposta bianconera tutt’altro che misera. Ha ascoltato le pressanti telefonate dello stesso Allegri, che negli ultimi due anni l’ha preso per mano e l’ha accompagnato a esplorare nuovi limiti personali. Ha ascoltato gli altrettanto insistenti vocali dei compagni su Whatsapp, con i vari Perin e Fagioli che già nella serata di ieri hanno esultato sui social di fronte alla notizia della permanenza del transalpino. "La mia scelta arriva dal cuore, mi sento legatissimo ai colori bianconeri: la Juventus, per me, è casa – la confidenza di Rabiot nel video registrato per celebrare il nuovo accordo con il club dove era sbarcato, a parametro zero dal Psg, nell’estate 2019 –. A Torino sono cresciuto sul campo e come uomo: non vedo l’ora di ricominciare, voglio condividere tanti sorrisi e tanti successi con i tifosi. Sì, sono pronto a continuare questa bellissima avventura".

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Rabiot sulla scia di Danilo: Torino è casa

Nonostante le esigenze di bilancio impongano ora dei sacrifici nell’allestimento della rosa, nonostante la giustizia sportiva italiana abbia negato alla Juventus la prossima Champions League. Non era scontato che l’apparentemente algido Rabiot si infilasse nella scia del capitano in pectore Danilo, deciso a rinnovare fin da gennaio, nel pieno della tempesta. Era pressoché pacifico che salutasse, semmai, almeno fino all’apertura concessa nell’intervista esclusiva con Tuttosport dello scorso 22 marzo. Il ragazzone venuto da Saint-Maurice, che in bianconero si è sciolto fino a fermarsi per strada a scherzare con i tifosi sul soprannome di “Cavallo Pazzo”, in terra sabauda adesso si sente per davvero nel suo mondo. Al punto da aver risposto “oui” alla Juventus facendo prevalere le proprie ragioni anche a quelle di mamma Veronique, non per questo necessariamente di segno opposto. 

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TORINO - Oui, monsieur Adrien Rabiot ha firmato il tanto atteso prolungamento di contratto con la Juventus. Un’ulteriore stagione, scadenza 30 giugno 2024, a una base fissa del tutto analoga ai 7 milioni (poco più di 9 a bilancio al lordo, grazie ai benefici del Decreto Crescita) percepiti nelle sue prime quattro stagioni a Torino. Ma dietro clessidre e cavalli, emoticon che sui social bianconeri ieri hanno scandito le ore precedenti all’annuncio, c’è molto di più.

Perché la conferma del francese in organico – una delle richieste più pressanti da parte di Allegri nei summit di mercato che hanno anticipato la sua partenza per le vacanze in Sardegna – rappresenta a tutti gli effetti una prova di forza da parte del club. Che, nonostante la burrascosa ultima annata e l’assenza forzata dalla prossima Europa che conta, è riuscito a invertire la tendenza del momento: il centrocampista, a dispetto dei milionari ammiccamenti inglesi e arabi, resterà in Italia. E, così, l’auspicato risorgimento in casa Juventus potrà germogliare (anche) da una delle principali certezze dell’ultimo campionato. Mica poco.   

Rabiot-Juve, scelta di cuore

Rabiot, insomma, non ha ascoltato le pure e sole logiche di portafoglio, a maggior ragione di fronte a una proposta bianconera tutt’altro che misera. Ha ascoltato le pressanti telefonate dello stesso Allegri, che negli ultimi due anni l’ha preso per mano e l’ha accompagnato a esplorare nuovi limiti personali. Ha ascoltato gli altrettanto insistenti vocali dei compagni su Whatsapp, con i vari Perin e Fagioli che già nella serata di ieri hanno esultato sui social di fronte alla notizia della permanenza del transalpino. "La mia scelta arriva dal cuore, mi sento legatissimo ai colori bianconeri: la Juventus, per me, è casa – la confidenza di Rabiot nel video registrato per celebrare il nuovo accordo con il club dove era sbarcato, a parametro zero dal Psg, nell’estate 2019 –. A Torino sono cresciuto sul campo e come uomo: non vedo l’ora di ricominciare, voglio condividere tanti sorrisi e tanti successi con i tifosi. Sì, sono pronto a continuare questa bellissima avventura".

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