Pogba, niente Francia: come cambia il programma Juve di Allegri

Deschamps non lo convoca: ecco il piano del tecnico bianconero per riportare il Polpo al top sfruttando la sosta

TORINO - Dalle parti della Continassa non si saranno strappati i capelli (eufemismo) per la mancata convocazione di Paul Pogba con la Francia. Spiace, però...

Meglio così, per Massimiliano Allegri: il Polpo potrà restare per due settimane a lavorare a Torino senza dover affrontare trasferimenti, nuove abitudini, altre tipologie di allenamento, aumentando il rischio di farsi male. Paul sarà tutto per Max e nel frattempo, domenica, potrà avere l’opportunità di accumulare altri minuti nelle gambe dopo quelli raccolti con il Bologna. A Pogba non è servito molto tempo per far vedere a tutti quanto possa essere importante, anche giocando quasi da fermo, in attesa di una condizione fisica adeguata: il filtrante per Iling Junior dal quale poi nasce il gol di Vlahovic è il biglietto da visita di un giocatore che non ha bisogno di presentazione.

Le parole di Deschamps

Ha solo bisogno di tornare se stesso. Serve un pizzico di pazienza, ancora. Lo ha sottolineato per primo il ct transalpino Didier Deschamps, che aveva preconvocato il centrocampista bianconero, salvo poi preferire evitare di chiamarlo per i prossimi impegni della Nazionale francese. Deschamps ha spiegato così la decisione: «Paul ha avuto la fortuna di poter giocare venti minuti buoni domenica contro il Bologna. È l’inizio di un percorso ancora lungo rispetto allo scorso anno che per lui è stato bianco. Bisogna avere pazienza, ma io credo in lui e nella sua capacità di trovare il miglior livello. Ha la mente e l’esperienza, però certe cose non succedono schioccando le dita. Quando riuscirà a trovare la migliore condizione, sarà ancora una volta un candidato importante nella Nazionale francese». Le rassicurazioni del ct sono importanti, però non erano nemmeno necessarie: si sa che Deschamps non ha mai perso di vista Paul, nella speranza prima o poi di poterlo riabbracciare nel pieno delle sue potenzialità.

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Su Pogba garantisce Allegri

Perché del resto come il Polpo, sulla carta, non c’è nessuno, parola di Allegri a Dazn: «Quando gioca e si allena, Paul è un giocatore diverso dagli altri. Io mi accontento di averlo nella partita 20-30 minuti ma un giocatore così in forma sposta gli equilibri della partita».

Ecco, spostare gli equilibri della partita: nella passata stagione ci è riuscito Adrien Rabiot, lui sì convocato da Deschamps nella Francia. Dopo il rinnovo annuale e la dimostrazione di attaccamento reciproco (Adrien alla Juve, la Juve ad Adrien), Rabiot è chiamato a ripetersi: buone sensazioni e gol a Udine, meno brillantezza con il Bologna, come del resto un po’ tutta la squadra bianconera. E adesso si va a Empoli, lì dove il ricordo del 4-1 è ancora vivo: quel prepartita, con dieci punti tolti a pochi minuti dal fischio di inizio, può trasformarsi in benzina per ripartire forte. Se la sosta può fare solo bene a Pogba nel percorso di pieno recupero, per tanti bianconeri sarà il solito via vai con le Nazionali.

Szczesny a rischio contro l'Empoli

Nel frattempo proseguono gli allenamenti alla Continassa: Allegri deve scegliere gli undici che affronteranno l’Empoli ed è corsa contro il tempo per Wojciech Szczesny: anche ieri il portiere polacco non si è allenato con il gruppo e ha svolto un lavoro differenziato, dopo l’infortunio che l’ha già costretto a saltare il match dello Stadium con il Bologna. In quell’occasione lo aveva sostituito Mattia Perin, che a questo punto si candida anche per Empoli: dipende da oggi, perché se anche nella seduta odierna Szczesny dovesse lavorare a parte, allora diminuirebbero le possibilità di vederlo titolare domenica.

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TORINO - Dalle parti della Continassa non si saranno strappati i capelli (eufemismo) per la mancata convocazione di Paul Pogba con la Francia. Spiace, però...

Meglio così, per Massimiliano Allegri: il Polpo potrà restare per due settimane a lavorare a Torino senza dover affrontare trasferimenti, nuove abitudini, altre tipologie di allenamento, aumentando il rischio di farsi male. Paul sarà tutto per Max e nel frattempo, domenica, potrà avere l’opportunità di accumulare altri minuti nelle gambe dopo quelli raccolti con il Bologna. A Pogba non è servito molto tempo per far vedere a tutti quanto possa essere importante, anche giocando quasi da fermo, in attesa di una condizione fisica adeguata: il filtrante per Iling Junior dal quale poi nasce il gol di Vlahovic è il biglietto da visita di un giocatore che non ha bisogno di presentazione.

Le parole di Deschamps

Ha solo bisogno di tornare se stesso. Serve un pizzico di pazienza, ancora. Lo ha sottolineato per primo il ct transalpino Didier Deschamps, che aveva preconvocato il centrocampista bianconero, salvo poi preferire evitare di chiamarlo per i prossimi impegni della Nazionale francese. Deschamps ha spiegato così la decisione: «Paul ha avuto la fortuna di poter giocare venti minuti buoni domenica contro il Bologna. È l’inizio di un percorso ancora lungo rispetto allo scorso anno che per lui è stato bianco. Bisogna avere pazienza, ma io credo in lui e nella sua capacità di trovare il miglior livello. Ha la mente e l’esperienza, però certe cose non succedono schioccando le dita. Quando riuscirà a trovare la migliore condizione, sarà ancora una volta un candidato importante nella Nazionale francese». Le rassicurazioni del ct sono importanti, però non erano nemmeno necessarie: si sa che Deschamps non ha mai perso di vista Paul, nella speranza prima o poi di poterlo riabbracciare nel pieno delle sue potenzialità.

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