Mercato Juve, cammino scudetto e opzioni per gennaio: Samardzic gradisce...

Con una squadra sempre più autorevole pensare al titolo non è utopia: i movimenti in vista di gennaio. Intanto il talento dell'Udinese sembra apprezzare
Mercato Juve, cammino scudetto e opzioni per gennaio: Samardzic gradisce...© Ag. Aldo Liverani/Ansa/Getty Images

Se da piccoli, durante il conteggio sino a dieci, si scappa per trovare il nascondiglio segreto dove sparire dalla visuale, la Juventus dopo dieci giornate inizia a sentirsi grande ed esce allo scoperto, finendo inevitabilmente sotto i rifìlettori. Come? Riprendendosi la zona nobile della classifica dopo aver accarezzato anche per una notte quel primo posto che mancava dall’agosto del 2020. Da quando Massimiliano Allegri è tornato alla guida della squadra bianconera mai così in alto. Dieci giornate sono poche o tante, a seconda dei punti di vista. In ogni caso sono oggettivamente abbastanza per pensare che il bottino rimediato non possa essere riconducibile soltanto a casualità o coincidenze. Lo stesso calendario non è stato tutto in discesa con, per esempio, gli scontri diretti disputati e vinti contro Lazio e Milan. Dunque la Juventus dalla muraglia di ferro, lo spirito di gruppo forgiato da una stagione, la scorsa, in cui la giustizia sportiva ha stimolato il sistema immunitario della zebra un giorno sì e l’altro pure, non può che assaporare un gusto che da troppo tempo non finiva sulle papille gustative.

Juve, il cammino e... il mercato

Stare lassù regala ossigeno in grado di offrire energia pulita, capace di far viaggiare meglio il motore: sia a livello di gambe che di testa. E proposito di testa, se era condivisibile a inizio stagione puntualizzare che l’obiettivo principale fosse centrare almeno il quarto posto, ovvero mettere le mani e il portafoglio sulla partecipazione alla Champions League, ora, cammin facendo, pensare allo scudetto come un tabù sarebbe antistorico oltre che autolesionistico. Anche perché questa Juve sta lievitando in maniera progressiva. Lo dimostrano i numeri, ma non solo. La crescita in personalità di Bremer, Locatelli e la parabola dello stesso Kean non sono dettagli. Ma c’è di più. Perché questa Juve è riuscita a salire così in alto senza Pogba, ormai fuori dai giochi per la nota vicenda doping, e con Fagioli che potrà tornare in campo solo all’ultima di campionato per via della squalifica rimediata con le scommesse. E così, per necessità e non solo, il dt Cristiano Giuntoli insieme al ds Giovanni Manna, stanno lavorando sodo per individuare i giusti rinforzi da inserire nella prossima finestra del mercato di gennaio. Sino ad allora il calendario propone altre otto giornate di campionato a cui Inter, Milan e Napoli devono aggiungere tre turni di Champions League. La situazione dunque si fa interessante, almeno potenzialmente, a maggior ragione se la coppia di dirigenti riuscirà a portare sotto la Mole uno o due elementi già pronti all’uso, quindi utilizzabili da Allegri sin dai primissimi turni del 2024.

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Juve, occhi su De Paul e Samardzic

La Juventus, lo avrete sicuramente già letto nelle ultime settimane, si è già mossa allacciando contatti in maniera diretta e indiretta con le società interessate. Tra coloro che sono nel mirino ecco la mezzala De Paul, argentino campione del mondo dalle doti offensive marcate, ora all’Atletico Madrid disposto a cederlo anche in inverno, elemento graditissimo al signor Max visto che ha esperienza, oltre a conoscere la A grazie ai 5 anni passati nell’Udinese. Non soltanto De Paul. Sotto la lente d’ingrandimento bianconero è finito il serbo Samardzic, gioiello del centrocampo nell’Udinese. Piace tantissimo e non si deve considerare una alternativa a De Paul.

Juve-Samardzic: c'è il gradimento (social) del calciatore

Il talento che tiene in vita le speranze di salvezza friulane da tempo ha dato il suo gradimento a un futuro sotto la Mole e le parole tra i rispettivi club fanno pensare che il problema, a questo punto, sia legato più che altro alla tempistica deputata a sigillare l’affare. A gennaio o giugno. Lui, ragazzo dalla visione di gioco che ha sedotto Giuntoli dai tempi del Napoli, ieri ha messo un po’ di sale. Come? Piazzando un like non casuale e innocente, ovvero dando il proprio gradimento, alla foto postata su Instagram dalla LegaserieA in cui c’è Cambiaso che esulta per il suo gol da tre punti al Verona. Un Samardzic già sintonizzato sulla Juve dopo aver illuso l’Inter in estate, scaricata in extremis. A Torino peraltro potrebbe tornare in anticipo Soulè, in versione super a Frosinone. La strada per lo scudetto è lunga, vero. Ma sul cammino è tornata anche la Vecchia Signora.

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Se da piccoli, durante il conteggio sino a dieci, si scappa per trovare il nascondiglio segreto dove sparire dalla visuale, la Juventus dopo dieci giornate inizia a sentirsi grande ed esce allo scoperto, finendo inevitabilmente sotto i rifìlettori. Come? Riprendendosi la zona nobile della classifica dopo aver accarezzato anche per una notte quel primo posto che mancava dall’agosto del 2020. Da quando Massimiliano Allegri è tornato alla guida della squadra bianconera mai così in alto. Dieci giornate sono poche o tante, a seconda dei punti di vista. In ogni caso sono oggettivamente abbastanza per pensare che il bottino rimediato non possa essere riconducibile soltanto a casualità o coincidenze. Lo stesso calendario non è stato tutto in discesa con, per esempio, gli scontri diretti disputati e vinti contro Lazio e Milan. Dunque la Juventus dalla muraglia di ferro, lo spirito di gruppo forgiato da una stagione, la scorsa, in cui la giustizia sportiva ha stimolato il sistema immunitario della zebra un giorno sì e l’altro pure, non può che assaporare un gusto che da troppo tempo non finiva sulle papille gustative.

Juve, il cammino e... il mercato

Stare lassù regala ossigeno in grado di offrire energia pulita, capace di far viaggiare meglio il motore: sia a livello di gambe che di testa. E proposito di testa, se era condivisibile a inizio stagione puntualizzare che l’obiettivo principale fosse centrare almeno il quarto posto, ovvero mettere le mani e il portafoglio sulla partecipazione alla Champions League, ora, cammin facendo, pensare allo scudetto come un tabù sarebbe antistorico oltre che autolesionistico. Anche perché questa Juve sta lievitando in maniera progressiva. Lo dimostrano i numeri, ma non solo. La crescita in personalità di Bremer, Locatelli e la parabola dello stesso Kean non sono dettagli. Ma c’è di più. Perché questa Juve è riuscita a salire così in alto senza Pogba, ormai fuori dai giochi per la nota vicenda doping, e con Fagioli che potrà tornare in campo solo all’ultima di campionato per via della squalifica rimediata con le scommesse. E così, per necessità e non solo, il dt Cristiano Giuntoli insieme al ds Giovanni Manna, stanno lavorando sodo per individuare i giusti rinforzi da inserire nella prossima finestra del mercato di gennaio. Sino ad allora il calendario propone altre otto giornate di campionato a cui Inter, Milan e Napoli devono aggiungere tre turni di Champions League. La situazione dunque si fa interessante, almeno potenzialmente, a maggior ragione se la coppia di dirigenti riuscirà a portare sotto la Mole uno o due elementi già pronti all’uso, quindi utilizzabili da Allegri sin dai primissimi turni del 2024.

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