Colpani, più di 4 anni di corteggiamento: come si sblocca il mercato Juve

Il trequartista del Monza resta in cima alla lista dei desideri bianconeri, ma Galliani adesso avvisa: "Non siamo un supermercato"

TORINO - Era il 24 agosto, a meno di una settimana dalla chiusura del calciomercato, quando Adriano Galliani si espresse così su Fabio Miretti: "Ci piace, ma non è detto che la Juve lo lasci partire. Siamo pronti ad alternative, abbiamo anche altre 2-3 idee". Ora sappiamo come si concluse la vicenda: la Juventus decise di non cedere Miretti e il Monza se ne fece una ragione. Però, come si dice in questi casi abusando di una fortunata citazione, “certi amori fanno giri immensi poi ritornano”. A rinfocolare l’ipotesi di una ripresa della trattativa contribuisce l’interesse dei bianconeri per l’ultimo elemento prodotto dalla proverbiale operosità brianzola: Andrea Colpani.

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Colpani, la Juve e... Galliani

Il centrocampista è da tempo un obiettivo dei bianconeri, fin dai tempi delle giovanili dell’Atalanta quando il ragazzo preferì passare in B al Trapani invece di trasferirsi a Torino dove temeva di interrompere il suo percorso di crescita. La Juve non l’ha mai perso di vista e continua a piacere questo ragazzo in grado di eseguire bene entrambe le fasi della mediana (caratteristica che peraltro piace anche all’Inter...) e così ha provato a sondare le intenzioni monzesi che per ora (per ora) sembrano piuttosto freddine, almeno a giudicare dalle affermazioni dell’ad brianzolo Adriano Galliani a margine dell’assemblea di Lega: "A gennaio il mercato è asfittico. Mai parlato con nessuna squadra né per Colpani né per Di Gregorio". Logico che Galliani giochi in difesa, così come inevitabili sono i sondaggi di una Juve che cerca uno, se non due, rinforzi per provare a colmare il gap di punti, determinato da quelli di numeri e di qualità, che la divide dall’Inter capolista. Il sentiero, però, è molto stretto perché il club bianconero è alle prese con le forche caudine del basso indice di liquidità (apporto tra attività correnti e passività correnti) ora ancorato a 0,2 rispetto allo 0,6 richiesto (e attenzione: è previsto che per le sessioni dei trasferimenti del 2024/25 la soglia minima dell’indicatore di liquidità salga a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8).

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Obiettivo cessioni, Iling e la Premier

Per bypassare il problema tocca vendere, perché non basta la tranche già versata dell’aumento di capitale, ed ecco perché si è affidato il mandato ad alcuni agenti per esplorare le possibilità di cedere Iling in Premier League, così come si prendono in esame tutte le eventuali offerte per gli altri gioiellini della Gran Casa. Uno scambio permetterebbe di bypassare la questione, soprattutto nel caso in cui gli emolumenti versati a chi arriva siano inferiori rispetto a quelli di chi parte.

Mercato Juventus, gli altri obiettivi

Colpani, quindi, resta nei radar nonostante la strategica chiusura di Galliani, ma intanto non si perdono di vista altri obiettivi sia di centrocampo sia in ruoli più offensivi. Ai primi appartengono Pierre-Emile Hojbjerg del Tottenham e Teun Koopmeiners (il preferito) dell’Atalanta, ai secondi Heorhij Sudakov dello Shakhtar Donetsk e Lazar Samadzic dell’Udinese. Tutti profili interessanti, ma pure gravati da variabili non semplici da districare: il danese è bloccato dalle esigenze del Tottenham che perderà alcuni elementi per la Coppa d’Africa (ma intanto ha scelto un agente, come Fabrizio De Vecchi, che conosce bene le dinamiche del mercato italiano); l’olandese è considerato incedibile dall’Atalanta a meno di un’offerta da 40 milioni. Cifra un poco più bassa, ma non troppo, quella richiesta dagli ucraini mentre, infine, l’Udinese non è in condizioni di classifica da potere pensare a cessioni a cuor leggero. Chissà che, alla fine, Colpani non si riveli la soluzione più semplice...

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