Marcandalli, chi è il talento che piace alla Juve: dal Genoa al maestro Nesta

L'idolo Rudiger, la chiamata dell'Italia U20 e le sirene di mercato: la storia del difensore classe 2002 di proprietà dei rossoblù
Marcandalli, chi è il talento che piace alla Juve: dal Genoa al maestro Nesta© LAPRESSE

"A volte la felicità è una benedizione, ma generalmente è una conquista". E se la strada da seguire l'ha scritta Paulo Coelho, Alessandro Marcandalli sta provando a tracciarne le coordinate, perché anche se la vita ti ha benedetto col talento - "Blessed" come si definisce su instagram - poi il posto al sole te lo devi conquistare. I suoi social contengono poco altro, il ragazzo preferisce impegnarsi sul campo per migliorare e "tenere i piedi ben saldi a terra" come gli ripete Nesta, il miglior maestro per un difensore che si sta prendendo la scena in Serie B. Determinazione, voglia di crescere e tanto lavoro, in attesa di un mercato già attento alle prestazioni del classe 2002.

Marcandalli, da Bergamo al Genoa: la scheda

Nato a Bergamo, origini italo-nigeriane, inizia a tirare i primi calci a un pallone con l'Atalanta salvo poi girovagare per diversi club prima di trovare la sua stabilità al Genoa, squadra con cui è legato da un contratto fino al 2026. Il primo assaggio tra i pro arriva in C con la Giana Erminio, poi con i rossoblù in Primavera ha modo di crescere e affinare le sue caratteristiche. Da esterno di corsa, arretra prima a terzino e poi trova il suo habitat naturale da centrale.

Si muove a suo agio, nonostante una stazza imponente da 194 centimetri. Oltre alle doti fisiche importanti, a colpire di lui è scuramente la sicurezza e la personalità con cui riesce a guidare la retroguardia, oltre a un'accelerazione da velocista, doti non comuni soprattutto in un 2002. Tante cose da migliorare, soprattutto nell'impostazione, ma sicuramente un'ottima base su cui poter lavorare per trasformare un diamante grezzo in un giocatore importante per il futuro.

Le sue prestazioni non sono passate inosservate alla Reggiana. I granata con Goretti ne hanno capito subito le potenzialità vedendolo da vicino e da avversario con il Pontedera in Serie C, il passo in B era questione di tempo. "Carpe Diem". Attendi il momento giusto e cogli l'attimo. In estate la chiamata di Nesta e quando chiama un maestro di tale portata è impossibile dire di no...

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Marcandalli, maestro Nesta e idolo Rudiger

Da Alessandro ad Alessandro. Da difensore centrale a difensore centrale. Nel ruolo ci sono pochi che possono insegnare i movimenti e i segreti come Nesta. Il classe 2002 ruba, chiede, impara. E per il suo allenatore è "un cavallo di razza" e se lo dice lui... Non solo carota, ma anche 'bastone'. Il percorso può nascondere ostacoli e imprevisti, il diktat è sempre quello: "Lavoro, lavoro e lavoro". Lo sa bene Marcandalli. Il difensore ascolta Nesta e studia Rudiger, uno dei suoi idoli per "atteggiamento e determinazione". Insomma uno sguardo ai campioni del passato per andare a prendersi il futuro..."se continua così è quello lì". La 'benedizione' di Alessandro Nesta. La Serie A intanto osserva...

Marcandalli e il mercato: Juve, Milan e non solo

Pochi mesi di cadetteria per mettersi in mostra. Due partite contro Pescara e Monza in Coppa Italia per assaggiarne la stoffa, poi il campionato per convincere Nesta e gli addetti ai lavori: a scanso di equivoci...è lui il titolare della Reggiana. Un'assenza per squalifica poi sempre presente al centro della retroguardia granata. Lì dove tanti club si sono mossi per mettere gli occhi sul gigante azzurro.

Milan, Bologna, la vicina Sassuolo e ora anche la Juventus: tutti lo seguono. Alcuni osservatori sono andati al Mapei a visionarlo nella gara contro la Sampdoria, non la sua miglior prestazione ma un momento di flessione e stanchezza è anche normale per chi, come lui, le ha giocate tutte, comprese quelle con l'Italia U20. Proprio i bianconeri con la loro difesa a tre potrebbero aver intravisto in lui l'ideale sostituto per la possibile partenza di Alex Sandro. Il modulo è quello più congeniale per le sue caratteristiche, un punto importante e non di poco conto a favore della Vecchia Signora.

Per portarlo in bianconero c'è da convincere il Genoa, con cui è possibile trovare terreno fertile visti i recenti rapporti ottimali... ultimi De Winter e Dragusin, non a caso altri due difensori. Per ora una semplice idea perché se è vero che 'del doman non c'è certezza', il presente è ben saldo e si chiama Reggiana.

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"A volte la felicità è una benedizione, ma generalmente è una conquista". E se la strada da seguire l'ha scritta Paulo Coelho, Alessandro Marcandalli sta provando a tracciarne le coordinate, perché anche se la vita ti ha benedetto col talento - "Blessed" come si definisce su instagram - poi il posto al sole te lo devi conquistare. I suoi social contengono poco altro, il ragazzo preferisce impegnarsi sul campo per migliorare e "tenere i piedi ben saldi a terra" come gli ripete Nesta, il miglior maestro per un difensore che si sta prendendo la scena in Serie B. Determinazione, voglia di crescere e tanto lavoro, in attesa di un mercato già attento alle prestazioni del classe 2002.

Marcandalli, da Bergamo al Genoa: la scheda

Nato a Bergamo, origini italo-nigeriane, inizia a tirare i primi calci a un pallone con l'Atalanta salvo poi girovagare per diversi club prima di trovare la sua stabilità al Genoa, squadra con cui è legato da un contratto fino al 2026. Il primo assaggio tra i pro arriva in C con la Giana Erminio, poi con i rossoblù in Primavera ha modo di crescere e affinare le sue caratteristiche. Da esterno di corsa, arretra prima a terzino e poi trova il suo habitat naturale da centrale.

Si muove a suo agio, nonostante una stazza imponente da 194 centimetri. Oltre alle doti fisiche importanti, a colpire di lui è scuramente la sicurezza e la personalità con cui riesce a guidare la retroguardia, oltre a un'accelerazione da velocista, doti non comuni soprattutto in un 2002. Tante cose da migliorare, soprattutto nell'impostazione, ma sicuramente un'ottima base su cui poter lavorare per trasformare un diamante grezzo in un giocatore importante per il futuro.

Le sue prestazioni non sono passate inosservate alla Reggiana. I granata con Goretti ne hanno capito subito le potenzialità vedendolo da vicino e da avversario con il Pontedera in Serie C, il passo in B era questione di tempo. "Carpe Diem". Attendi il momento giusto e cogli l'attimo. In estate la chiamata di Nesta e quando chiama un maestro di tale portata è impossibile dire di no...

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