Juve, Champions decisiva
Ecco, appunto. La prospettiva di un immediato ritorno nell’Europa che conta è quantomai concreta, ma non ancora scolpita nella pietra. E, allo stesso modo, pesa l’attuale incertezza sulla partecipazione alla prima edizione del Mondiale per Club. Incognite che impediscono di avanzare ipotesi sulla cifra di cui Giuntoli potrà disporre per rinforzare la squadra in estate, ammontare che inevitabilmente dipenderà anche dal volume delle cessioni. Che pure ci saranno, naturalmente, perché è fisiologico che un 10-15% dei ricavi derivi ogni anno dalla voce plusvalenze, a maggior ragione nel quadro di un club come quello bianconero che vanta oggi un patrimonio tecnico di grande rilevanza. E proprio il “fattore Next Gen”, che tanti giovani di livello sta forgiando, non potrà che contribuire a migliorare, di stagione in stagione, i conti bianconeri: vuoi con ricche plusvalenze in caso di cessioni, vuoi con un nutrito risparmio in contumacia invece di promozioni in prima squadra. Una tendenza cui spinge anche la politica in corso dei rinnovi di contratto, che genera un abbassamento degli ammortamenti annuali, cui si unisce la graduale estinzione degli accordi sanciti dal “vecchio corso” bianconero. Per comprendere il margine di manovra tra le mani di Giuntoli in estate, pur in maniera un po’ semplicistica, è sufficiente pensare a quanto spazio salariale libererà tra quattro mesi l’ingaggio di Alex Sandro. O la conferma della conclusione del caso giuridico di Pogba. O la soluzione del rebus Arthur. E così via.