Chiesa, cosa chiede per restare alla Juve: a Giuntoli una richiesta chiara

C'è una garanzia che l'attaccante vuole nella trattativa a oltranza per cancellare la scadenza 2025 prima dell'Europeo

TORINO - Chi può rinunciare a un Federico Chiesa a tratti scintillante come quello visto all’Olimpico domenica sera? La risposta ovvia è nessuno, ma soprattutto è un lusso che non può permettersi la Juve, così bisognosa di talento e di qualità per spezzare la monotonia che ormai da mesi la avvolge soffocandone i risultati ancor prima che il gioco. Chiesa è così, prendere o lasciare. E il bianconeri sono ben contenti di prendersi quanto di buono il figlio d’arte può dare e sta dando: dopo il grave infortunio - rimediato proprio all’Olimpico a gennaio 2022 - non ha trovato continuità di rendimento, eppure resta un’arma che ha pochi eguali in Serie A. Allegri non è sempre riuscito a sfruttarne le indiscutibili doti, eppure con la Roma si è visto che, se in serata, Chiesa può davvero prendersi la Juve sulle spalle. Il modo in cui ha messo a sedere Pellegrini, prima di sventagliare un pallone chirurgico per Bremer in decollo, basta e avanza per spiegare l’impatto che può avere, soprattutto in una squadra che si affida tanto ai colpi dei singoli per rompere gli equilibri.

Juve, Chiesa mattatore

E il palo della porta sotto la curva nord ancora trema dopo quella accelerazione terminata con un sinistro potente e impreciso solo per questione di millimetri. Chiesa mattatore, dunque: non succedeva da un po’ e anche la Juve, intesa come dirigenza, può sorridere. Perché Fede è una risorsa, in qualunque caso: il club vorrebbe rimetterlo al centro del villaggio bianconero e a livello tecnico si sta già lavorando in questo senso. Infatti la scelta di Allegri di puntare su Cambiaso a sinistra al posto di Kostic è determinata anche dalla necessità di “liberare” Fede, consentendogli di svariare da sinistra a destra per poter fare la differenza. Se Chiesa va spostato al centro della Juve a livello prettamente calcistico, va fatto altrettanto sotto il profilo contrattuale. Lo spettro da scongiurare è l’addio a parametro zero tra poco più di un anno, a giugno 2025, quando andrà a scadere il contratto in essere da 5,5 milioni netti a stagione.

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Chiesa-Juve, Giuntoli e lo stipendio

Chiesa ha, comprensibilmente, ambizioni da top player anche a livello di stipendio e vorrebbe avvicinarsi al tetto massimo percepito dall’amico e compagno Dusan Vlahovic; di contro il dt Cristiano Giuntoli ha la necessità di abbassare il monte ingaggi e punta piuttosto (un po’ come successo per Adrien Rabiot l’estate scorsa) a un accordo ponte che possa permettere al club di allungare la data di scadenza del giocatore e al calciatore stesso, attraverso una clausola, di poter partire nel caso di proposta adeguata anche per la società.

Juve, la valutazione di Chiesa

Per la Juventus in questo momento la valutazione per Chiesa è di almeno 40 milioni, cifra variabile anche considerando che tra giugno e luglio ci sarà l’Europeo e Fede in azzurro ha sempre mostrato una marcia in più. L’idea della dirigenza è però quella di fare il possibile per trovare una soluzione di rinnovo: ecco perché è già stato calendarizzato un nuovo incontro con l’agente dell’esterno offensivo, Fali Ramadani, e l’entourage del calciatore, presumibilmente dopo la finale di Coppa Italia. Pure le scelte bianconere sulla guida tecnica avranno un peso nei discorsi in sede di trattativa. Nell’immediato di sicuro è difficile immaginare questa Juve senza Chiesa, soprattutto quello brillante e decisivo dell’Olimpico.

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TORINO - Chi può rinunciare a un Federico Chiesa a tratti scintillante come quello visto all’Olimpico domenica sera? La risposta ovvia è nessuno, ma soprattutto è un lusso che non può permettersi la Juve, così bisognosa di talento e di qualità per spezzare la monotonia che ormai da mesi la avvolge soffocandone i risultati ancor prima che il gioco. Chiesa è così, prendere o lasciare. E il bianconeri sono ben contenti di prendersi quanto di buono il figlio d’arte può dare e sta dando: dopo il grave infortunio - rimediato proprio all’Olimpico a gennaio 2022 - non ha trovato continuità di rendimento, eppure resta un’arma che ha pochi eguali in Serie A. Allegri non è sempre riuscito a sfruttarne le indiscutibili doti, eppure con la Roma si è visto che, se in serata, Chiesa può davvero prendersi la Juve sulle spalle. Il modo in cui ha messo a sedere Pellegrini, prima di sventagliare un pallone chirurgico per Bremer in decollo, basta e avanza per spiegare l’impatto che può avere, soprattutto in una squadra che si affida tanto ai colpi dei singoli per rompere gli equilibri.

Juve, Chiesa mattatore

E il palo della porta sotto la curva nord ancora trema dopo quella accelerazione terminata con un sinistro potente e impreciso solo per questione di millimetri. Chiesa mattatore, dunque: non succedeva da un po’ e anche la Juve, intesa come dirigenza, può sorridere. Perché Fede è una risorsa, in qualunque caso: il club vorrebbe rimetterlo al centro del villaggio bianconero e a livello tecnico si sta già lavorando in questo senso. Infatti la scelta di Allegri di puntare su Cambiaso a sinistra al posto di Kostic è determinata anche dalla necessità di “liberare” Fede, consentendogli di svariare da sinistra a destra per poter fare la differenza. Se Chiesa va spostato al centro della Juve a livello prettamente calcistico, va fatto altrettanto sotto il profilo contrattuale. Lo spettro da scongiurare è l’addio a parametro zero tra poco più di un anno, a giugno 2025, quando andrà a scadere il contratto in essere da 5,5 milioni netti a stagione.

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