TORINO - Chi può rinunciare a un Federico Chiesa a tratti scintillante come quello visto all’Olimpico domenica sera? La risposta ovvia è nessuno, ma soprattutto è un lusso che non può permettersi la Juve, così bisognosa di talento e di qualità per spezzare la monotonia che ormai da mesi la avvolge soffocandone i risultati ancor prima che il gioco. Chiesa è così, prendere o lasciare. E il bianconeri sono ben contenti di prendersi quanto di buono il figlio d’arte può dare e sta dando: dopo il grave infortunio - rimediato proprio all’Olimpico a gennaio 2022 - non ha trovato continuità di rendimento, eppure resta un’arma che ha pochi eguali in Serie A. Allegri non è sempre riuscito a sfruttarne le indiscutibili doti, eppure con la Roma si è visto che, se in serata, Chiesa può davvero prendersi la Juve sulle spalle. Il modo in cui ha messo a sedere Pellegrini, prima di sventagliare un pallone chirurgico per Bremer in decollo, basta e avanza per spiegare l’impatto che può avere, soprattutto in una squadra che si affida tanto ai colpi dei singoli per rompere gli equilibri.
Juve, Chiesa mattatore
E il palo della porta sotto la curva nord ancora trema dopo quella accelerazione terminata con un sinistro potente e impreciso solo per questione di millimetri. Chiesa mattatore, dunque: non succedeva da un po’ e anche la Juve, intesa come dirigenza, può sorridere. Perché Fede è una risorsa, in qualunque caso: il club vorrebbe rimetterlo al centro del villaggio bianconero e a livello tecnico si sta già lavorando in questo senso. Infatti la scelta di Allegri di puntare su Cambiaso a sinistra al posto di Kostic è determinata anche dalla necessità di “liberare” Fede, consentendogli di svariare da sinistra a destra per poter fare la differenza. Se Chiesa va spostato al centro della Juve a livello prettamente calcistico, va fatto altrettanto sotto il profilo contrattuale. Lo spettro da scongiurare è l’addio a parametro zero tra poco più di un anno, a giugno 2025, quando andrà a scadere il contratto in essere da 5,5 milioni netti a stagione.