Chiesa, la valutazione Juve
E, si diceva, imprevedibile e ingarbugliata. La Juventus valuta Chiesa una quarantina di milioni, ma il contratto in scadenza tra un anno non la mette certo in posizione di forza in una trattativa; il giocatore vorrebbe guadagnare di più dei cinque milioni netti attuali e giocare in un club che disputi la Champions. Paletti che restringono il campo delle possibili operazioni, pur lasciando a Giuntoli e Ramadani spazio per muoversi alla ricerca della soluzione giusta. Uno scambio, per esempio, con un altro giocatore che non rientra nei piani del suo club o vuole lasciarlo. Quest’ultimo caso poteva quello di Di Lorenzo, ma la fermezza del Napoli e di Conte pare aver fatto breccia nel desiderio del terzino di cambiare squadra.
Sancho, la Juve e l'ingaggio
Peraltro l’ingaggio attuale di Chiesa sarebbe già al top per gli azzurri, che non giocheranno le coppe. Il primo caso potrebbe invece essere quello di Jadon Sancho, rientrato al Manchester United dal prestito al Borussia Dortmund ma fuori dai piani dei Red Devils: qui però il problema dell’ingaggio lo avrebbe la Juve, visto che l’inglese guadagna quasi 20 milioni a stagione. Ma queste sono solo due delle tante possibili soluzioni, compresa una cessione “classica” (Chiesa piace al Bayern e non solo). E compreso, se né Giuntoli né Ramadani dovessero trovare il bandolo della matassa che l’Europeo ha ingarbugliato invece di sciogliere, un ritorno al tavolo della trattativa sul rinnovo.