Non solo Pioli, c'è un Milan in bilico: i giocatori sotto esame

Il tecnico ha un contratto fino al 2025, la società ha cominciato le valutazioni per la prossima stagione: sono molti i calciatori che potrebbero cambiare aria

MILANO - Da giorni, se non da settimane-mesi, si parla del futuro di Stefano Pioli, di un ciclo, lungo probabilmente destinato a concludersi a giugno. Il tecnico ha un contratto fino al 2025 e proverà a difenderlo, magari sorprendendo ancora una volta con i risultati sul campo che già in passato gli hanno permesso di ribaltare i pronostici e le profezie sul suo destino. Questi ultimi quattro mesi di stagione, però, non saranno decisivi soltanto per il tecnico. Non solo Pioli si giocherà il domani e la permanenza a Milano. Tutta la rosa extra-large del Milan verrà valutata e giudicata (ovviamente un discorso a parte meriteranno i tanti giovani, con alcuni che magari rimarranno in pianta stabile in prima squadra, mentre altri verranno mandati a giocare in prestito per farsi le ossa). Chi meriterà di rimanere, chi invece lascerà perché ritenuto non più da Milan. E chi, magari, sarà “costretto” come Tonali a dire addio perché riceverà un’offerta tale che sarà difficile da rifiutare, per il giocatore, ma soprattutto per la società.

Retroguardia corteggiata

Di quest’ultima categoria fanno parte diversi elementi del reparto arretrato. Certo, Bennacer a centrocampo - se in questa seconda metà di stagione dovesse tornare quello dello scudetto o dell’anno scorso quando in primavera trascinava la squadra in Europa - o Leao in attacco, sono giocatori che potrebbero attrarre offerte indecenti dall’estero, ma negli ultimi mesi sono finiti sul taccuino dei top club europei soprattutto Maignan, Tomori e Theo Hernandez. Al di là dei possibili interessi in Inghilterra, dove un Newcastle - per citare una squadra non a caso - potrebbe sempre sfoderare una proposta non rifiutabile, tutti e tre i rossoneri sono finiti nel focus del Bayern Monaco. Chiaramente i tedeschi non potrebbero prendere tutti e tre, ma in tempi diversi il mirino è finito soprattutto su Maignan (il futuro di Neuer è sempre un'incognita) e Tomori, gradito a Tuchel. Theo Hernandez, invece, piace a tanti, pure al Psg - dove gioca il fratello - e addirittura al Real Madrid, che lo cedette al Milan nel 2019 per 22.8 milioni. Ovviamente per strapparli al Diavolo, serviranno offerte notevoli: 80 milioni per il portiere, 50-60 per il difensore inglese, 80-90 per il terzino.

Restando al reparto arretrato, anche i giovani Kalulu e Thiaw potrebbero ricevere proposte da far tremare i polsi, ma rendimento e infortuni dell'ultima stagione fanno pensare a un epilogo differente. Se il club, oggi, dovesse comunque scegliere uno dei due da sacrificare, probabilmente il mirino si sposterebbe su Kalulu. In bilico la conferma di Florenzi: il 32enne romano è un elemento importante nello spogliatoio e il Milan non avrebbe difficoltà a tenerlo in organico, ma lo spazio nella prossima annata potrebbe ulteriormente ridursi e quindi la palla potrebbe passare a Florenzi stesso, il cui accordo è comunque fino al 2025. Per quanto concerne invece i contratti in scadenza, potrebbe rinnovare come terzo portiere Mirante, mentre appare difficile la permanenza di Kjaer, sempre alle prese con problemi fisici. Scontato l'addio di Caldara.

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Mediana in sicurezza

Il reparto di centrocampo è stato quello che avuto il maggiore restyling nel corso della sessione estiva. Gli arrivi di Reijnders, Loftus-Cheek e Musah hanno dato un volto nuovo alla mediana milanista, con investimenti sostanziosi da parte della società che per i loro cartellini ha sborsato una sessantina di milioni. Un investimento volto a innestare ritmo e qualità dentro un reparto che, fino a dicembre, era orfano di Bennacer che, tuttavia, si è dimostrato ampiamente complementare con i nuovi innesti. Loro quattro, ad oggi, rappresentano la spina dorsale del centrocampo milanista, i quattro titolarissimi che si giocheranno le tre maglie da titolare anche in futuro. Sulla loro permanenza ci sono pochi dubbi.

Poi molto dipenderà anche da questo finale di stagione, specie per Bennacer, che, come detto, qualora tornasse a grandi livelli, potrebbe riaccendere l’interesse di qualche top club. Anche se, come hanno confermato a più riprese sia il giocatore che il suo agente Enzo Raiola, l'algerino si trova molto bene al Milan e non ha tutta questa smania di lasciare i rossoneri. Saranno fatte delle ulteriori valutazioni anche su Pobega: il ragazzo, adesso fermo ai box per un lungo infortunio, probabilmente tornerà a disposizione per le ultime partite del campionato e solo al termine della stagione si capirà se ci sarà spazio per lui o se le strade, anche in prestito, si dovranno nuovamente dividere. Capitolo diverso per Adli: l’ex Bordeaux sta vivendo una fase positiva nel suo processo evolutivo nel ruolo di regista nel centrocampo a due o tre. Contro la Roma ha trovato anche il suo primo gol e il suo attaccamento alla maglia e all’ambiente, che lo hanno portato a rifiutare soluzioni in prestito nel corso dell’estate, fanno si che possa essere considerato un vero e proprio co-titolare, l’ideale riserva di Bennacer quando la rosa sarà a ranghi completi.

Rebus centravanti

Il reparto offensivo per la stagione '24-25 vedrà innanzitutto l'inserimento di un nuovo centravanti, con Zirkzee primo obiettivo. Giroud ha il contratto in scadenza a giugno e parlerà con la società tra un paio di mesi. Il francese, per il terzo anno consecutivo, è andato in doppia cifra (non succedeva dai tempi di Pato tra il 2008 e il 2011) e si è confermato un ottimo "9", ma la carta d’identità a settembre farà scoccare i 38 anni ed è giusto che il Milan possa pensare di voltare pagina. Discorso diverso per Jovic: il suo destino lo deciderà la dirigenza che ha una clausola unilaterale di estensione per altri due anni del contratto in proprio favore. Maggiori certezze sono sugli esterni: Leao, Pulisic, Okafor e Chukwueze saranno quasi sicuramente ancora in rosa a meno che non arrivi l’assegno a tripla cifra per Rafa a sparigliare le carte.

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MILANO - Da giorni, se non da settimane-mesi, si parla del futuro di Stefano Pioli, di un ciclo, lungo probabilmente destinato a concludersi a giugno. Il tecnico ha un contratto fino al 2025 e proverà a difenderlo, magari sorprendendo ancora una volta con i risultati sul campo che già in passato gli hanno permesso di ribaltare i pronostici e le profezie sul suo destino. Questi ultimi quattro mesi di stagione, però, non saranno decisivi soltanto per il tecnico. Non solo Pioli si giocherà il domani e la permanenza a Milano. Tutta la rosa extra-large del Milan verrà valutata e giudicata (ovviamente un discorso a parte meriteranno i tanti giovani, con alcuni che magari rimarranno in pianta stabile in prima squadra, mentre altri verranno mandati a giocare in prestito per farsi le ossa). Chi meriterà di rimanere, chi invece lascerà perché ritenuto non più da Milan. E chi, magari, sarà “costretto” come Tonali a dire addio perché riceverà un’offerta tale che sarà difficile da rifiutare, per il giocatore, ma soprattutto per la società.

Retroguardia corteggiata

Di quest’ultima categoria fanno parte diversi elementi del reparto arretrato. Certo, Bennacer a centrocampo - se in questa seconda metà di stagione dovesse tornare quello dello scudetto o dell’anno scorso quando in primavera trascinava la squadra in Europa - o Leao in attacco, sono giocatori che potrebbero attrarre offerte indecenti dall’estero, ma negli ultimi mesi sono finiti sul taccuino dei top club europei soprattutto Maignan, Tomori e Theo Hernandez. Al di là dei possibili interessi in Inghilterra, dove un Newcastle - per citare una squadra non a caso - potrebbe sempre sfoderare una proposta non rifiutabile, tutti e tre i rossoneri sono finiti nel focus del Bayern Monaco. Chiaramente i tedeschi non potrebbero prendere tutti e tre, ma in tempi diversi il mirino è finito soprattutto su Maignan (il futuro di Neuer è sempre un'incognita) e Tomori, gradito a Tuchel. Theo Hernandez, invece, piace a tanti, pure al Psg - dove gioca il fratello - e addirittura al Real Madrid, che lo cedette al Milan nel 2019 per 22.8 milioni. Ovviamente per strapparli al Diavolo, serviranno offerte notevoli: 80 milioni per il portiere, 50-60 per il difensore inglese, 80-90 per il terzino.

Restando al reparto arretrato, anche i giovani Kalulu e Thiaw potrebbero ricevere proposte da far tremare i polsi, ma rendimento e infortuni dell'ultima stagione fanno pensare a un epilogo differente. Se il club, oggi, dovesse comunque scegliere uno dei due da sacrificare, probabilmente il mirino si sposterebbe su Kalulu. In bilico la conferma di Florenzi: il 32enne romano è un elemento importante nello spogliatoio e il Milan non avrebbe difficoltà a tenerlo in organico, ma lo spazio nella prossima annata potrebbe ulteriormente ridursi e quindi la palla potrebbe passare a Florenzi stesso, il cui accordo è comunque fino al 2025. Per quanto concerne invece i contratti in scadenza, potrebbe rinnovare come terzo portiere Mirante, mentre appare difficile la permanenza di Kjaer, sempre alle prese con problemi fisici. Scontato l'addio di Caldara.

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