Mediana in sicurezza
Il reparto di centrocampo è stato quello che avuto il maggiore restyling nel corso della sessione estiva. Gli arrivi di Reijnders, Loftus-Cheek e Musah hanno dato un volto nuovo alla mediana milanista, con investimenti sostanziosi da parte della società che per i loro cartellini ha sborsato una sessantina di milioni. Un investimento volto a innestare ritmo e qualità dentro un reparto che, fino a dicembre, era orfano di Bennacer che, tuttavia, si è dimostrato ampiamente complementare con i nuovi innesti. Loro quattro, ad oggi, rappresentano la spina dorsale del centrocampo milanista, i quattro titolarissimi che si giocheranno le tre maglie da titolare anche in futuro. Sulla loro permanenza ci sono pochi dubbi.
Poi molto dipenderà anche da questo finale di stagione, specie per Bennacer, che, come detto, qualora tornasse a grandi livelli, potrebbe riaccendere l’interesse di qualche top club. Anche se, come hanno confermato a più riprese sia il giocatore che il suo agente Enzo Raiola, l'algerino si trova molto bene al Milan e non ha tutta questa smania di lasciare i rossoneri. Saranno fatte delle ulteriori valutazioni anche su Pobega: il ragazzo, adesso fermo ai box per un lungo infortunio, probabilmente tornerà a disposizione per le ultime partite del campionato e solo al termine della stagione si capirà se ci sarà spazio per lui o se le strade, anche in prestito, si dovranno nuovamente dividere. Capitolo diverso per Adli: l’ex Bordeaux sta vivendo una fase positiva nel suo processo evolutivo nel ruolo di regista nel centrocampo a due o tre. Contro la Roma ha trovato anche il suo primo gol e il suo attaccamento alla maglia e all’ambiente, che lo hanno portato a rifiutare soluzioni in prestito nel corso dell’estate, fanno si che possa essere considerato un vero e proprio co-titolare, l’ideale riserva di Bennacer quando la rosa sarà a ranghi completi.
Rebus centravanti
Il reparto offensivo per la stagione '24-25 vedrà innanzitutto l'inserimento di un nuovo centravanti, con Zirkzee primo obiettivo. Giroud ha il contratto in scadenza a giugno e parlerà con la società tra un paio di mesi. Il francese, per il terzo anno consecutivo, è andato in doppia cifra (non succedeva dai tempi di Pato tra il 2008 e il 2011) e si è confermato un ottimo "9", ma la carta d’identità a settembre farà scoccare i 38 anni ed è giusto che il Milan possa pensare di voltare pagina. Discorso diverso per Jovic: il suo destino lo deciderà la dirigenza che ha una clausola unilaterale di estensione per altri due anni del contratto in proprio favore. Maggiori certezze sono sugli esterni: Leao, Pulisic, Okafor e Chukwueze saranno quasi sicuramente ancora in rosa a meno che non arrivi l’assegno a tripla cifra per Rafa a sparigliare le carte.